Capitolo 15

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"Una risata è la distanza più breve tra due persone."

(Victor Borge)

Torno a casa ancora scossa dalla bella giornata passata insieme a James e non appena entro noto mio padre che mi guarda storto, per poi abbassare lo sguardo sulla mia figura soffermandosi su ciò che tengo in mano e scoppiare a ridere.
"Che c'è? Perché ridi?"
"NON CI CRE-DO! UN PANDA" dice continuando a ridere. Non so come riesco a trattenermi poiché ha una risata davvero contagiosa, ma non capisco perché i panda lo facciamo così ridere. Che abbia perso improvvisamente il senno?
"Cos'hanno i panda che non va?" dico continuando a non capire,
"Non hanno nulla che non va, solo che quando eri piccola è succes-sa una cosa allo zoo davvero diver-divertente" dice continuando a ridere
"Avanti cosa aspetti a raccontarmela?"dico cercando di trattenere la calma.
"Okok, dammi un secondo" mentre continua a ridere di gusto. Ho un bel rapporto con mio padre, è come se fosse mio fratello, gli piace molto scherzare con me ed Heric, ma non essere a conoscenza delle cose che mi riguardano mi irrita. Parlando del diavolo spuntano le corna si dice no? Heric scende dalle scale disturbato dalle risate e poi, bloccandosi sul penultimo scalino e, dice guardandomi
"Non ci credo, UN PANDA?!" e scoppia a ridere seguendo mio padre
"Avanti mi volete spiegare perché ridete?!"
"Papà, è quello che mi hai raccontato mentre sfogliavamo le foto dell'album?" dice mio fratello mentre mio padre annuisce con le lacrime agli occhi, cercando a tentoni un punto di appoggio per mantenersi in piedi, facendolo ridere ancora di più. Finalmente dopo 5 minuti abbondanti di risate, mio padre si decide a parlare.
"Allora, avevi 5 anni e tuo fratello 3, era luglio e avevo deciso di andare allo zoo per passare una giornata diversa dal solito. Tuo fratello era veramente incantato dalle giraffe che erano nel box affianco ai panda. Tu ti sei allontanata da me e sei andata a vedere i panda che a te piacevano tanto ma, ti sei avvicinata troppo alla rete e il panda ha iniziato a mangiucchiarti i capelli. Hai iniziato a piangere-" e si interrompe per dare vita ad una risata profonda
"e un signore è venuto ad aiutarti ma, tu presa dal panico gli hai morso il naso e fortunatamente sei sfuggita dalla presa del signore e dalla bocca del panda"
"Non dici sul serio" e inizio a ridere di gusto,
"IL NASO?!", mio padre annuisce e iniziamo a ridere tutti e tre, per un tempo che sembra infinito. Una volta finito il lungo momenti ilarità papà ,ancora rosso in viso per le troppe risate ci chiede cosa vogliamo per cena, ma io non avendo fame salgo in camera mia e dopo poco inizio a leggere i messaggi che mi sono arrivati durante il giorno, é solo uno da parte di Harley.

Har
-Non puoi credere a quello che mi è successo oggi mentre aiutavo mia madre a scegliere un vestito per la cena di lavoro che ha dopodomani. Chiamami appena puoi.

Non me lo faccio ripetere due volte e la chiamo, mi risponde dopo il terzo squillo.
"Hey Har, ho visto il tuo messaggio"
"Signorina, il mio racconto può aspettare, Evelin mi ha detto di averti vista salire sulla moto di James all'uscita di scuola, cosa devi dirmi?" sono arrossita, lo sento, ma lei non può vedermi quindi faccio l'indifferente.
"Si è scusato, sinceramente, e poi mi ha portata al Luna Park." dico semplicemente per non entrare nel dettaglio, e lei sembra aver capito che questo argomento mi imbarazza
"Va bene, ne parleremo in un altro momento, non mi scappi"
"Afferrato. Avanti, cosa è successo con tua madre?"
"Oh oh, ce ne saranno delle belle fidati, reggiti forte"
"Dai che mi metto ansiaaaaaaa" dico su tutte le spine
"Ecco, eravamo da Mothern, il negozio dove una volta avevamo accompagnato tuo fratello a prendere un completo elegante, ricordi?"
"Sisi, vai avanti"
"Ecco, mentre aspettavo mia madre che uscisse dal camerino con l'ennesimo vestito, il commesso del negozio che non era niente male, si viene a presentare. Immagina me, felicissima per aver attirato la sua attenzione così mi presento educatamente. Parliamo per un po' e poi esce mia madre dal camerino sbuffando e quando rifiuto anche questa proposta torna dentro a provarne un altro. Ricomincio a parlare con il commesso e dopo aver pensato a cosa fare, decido di uscire le palle e di chiedergli il numero. Quando lo ho fatto, lui dice testuali parole - Mi dispiace non avertelo detto prima ma diciamo che io, non sono interessato alle ragazze- e io non avendo capito un cazzo dico, -oh scusa non pensavo che fossi fidanzato, mi dispiace essere stata indiscreta, se lei è qui da qualche parte vado a scusarmi- ecco dopo che lo ho detto lui scoppia a ridere e non capendo il motivo gli chiedo se avessi detto qualcosa di buffo, lui dice di no e poi specifica -in realtà Harley, mi piacciono i ragazzi, sono gay- e arrivata in quel momento divento rossa come un pomodoro e lui ricomincia a ridere. CIOÈ CAPISCI CHE FIGURA DI MERDA HO FATTO?" dice e io subito dopo aver compreso il tutto scoppio a ridere come mai prima d'ora
"N-Non ci c-credo Har, m-mi sto sentendo malissimo" dico continuando a ridere
"Lo so, lo so ma il peggio è stato che mia madre ha sentito tutto e una volta uscite dal negozio inizia a ridere istericamente attirando l'attenzione di tutti!"
"Har non ci posso credere, sul serio, sarei scoppiata a ridere se fossi stata con te, solo tu puoi combinare certe cose"
Una volta aver finito di parlare con Har decido che è il momento di andare a dormire così mi abbandono alla comodità del mio cuscino.

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