Capitolo 33

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"Spesso ci  si imbatte nel propio destino...
sulla strada presa per evitarlo"
(Kung Fu Panda)

James
"Ma dov'è cazzo sei finito?! Ci dovevamo vedere alle 6:00 e sono già le sette meno venti e tu non sei ancora seduto accanto a me, come la mettiamo?"
"Alex se tu smettessi di chiamarmi ogni due minuti forse sarei già arrivato non pensi!?"
"Se non ti vedo entrare da quella cazzo di porta entro cinque minuti, me ne vado."dice staccandomi la chiamata in faccia. CERTE VOLTE È VERAMENTE INFANTILE.

Le strade oggi sono più intasate del solito, colpa del Natale ormai alle porte. Tutti staranno andando a comprare stupidissimi regali, CHE SPRECO INUTILE DI SOLDI.
Un regalo non vale un cazzo, non ti può tenere collegato con il suo destinatario, non ti terrà mai quella persona affianco quando non ci sarà con te, quindi a che serve riempire di regali le persone per lasciargli qualcosa che gli faccia ricordare da chi arriva, quando la tua assenza è più frequente dei momenti condivisi insieme?
Ma questo non è un mio problema, non faccio regali, non ci tengo a donare alle persone cose che gli possano far tonare in mente da chi arrivano.

Finalmente dopo 10 minuti di strada a piedi, da lontano vedo il Charleston illuminato da tante luci, messe proprio per dare un 'aria natalizia'.
Due operai con una scala le stanno finendo di sistemare e provare, bloccando il passaggio, costringendomi ad allungare la strada.
Farei di tutto per non sentire ancora quel coglione che ho come migliore amico, anche a costo di fare il giro dell'intero isolato.

Scendo dal marciapiede per non superare l'aria recintata, delimitata per i due operai, quando a tutta velocità un Audi grigia non mi mette sotto per un soffio.
Incredibile, e poi ero io quello che non sapeva guidare! ASSURDO!
Tutti i passanti presenti si fermano, sentendo il rumore delle gomme sull'asfalto durante la frenata, e intorno a me si forma una cerchia di persone che cercano di sapere cosa sia successo, quando io in realtà voglio solo fare il culo a questo pazzo con la patente regalata.

Taci che è meglio, evitiamo altri guai inutili almeno per oggi!

COL CAZZO, FACCIO PENTIRE A QUESTO BAMBOCCIO DI AVER DECISO DI GUIDARE QUALSIASI COSA MUNITA DI RUOTE!!

La macchina è distante poco più di un metro da me, e non solo stava per investirmi per correre come un pazzo NO, come se nulla fosse, il guidatore mi suona per farmi spostare, affinché liberi lo spazio per dargli la possibilità di farlo parcheggiare!

Questo è fuori di testa, sicuro.
Dopo aver posato la macchina e spento il motore, tutta la folla che si era creata si dissolve, vedendo che non succedeva proprio nulla ma io, da qui non mi muovo prima di aver fatto vedere a questo coglione, che gira con i vetri oscurati come se fosse chi sa chi di famoso, quando sarà già tanto se la madre sappia il suo nome, con chi si è messo contro.

James calmati, non fare casini

Certo come no

"Chi cazzo ti ha dato la patente, brutto coglione, se non l'hai ancora notato mi stavi per mettere sotto..." la mia voce cala fino a spegnersi, quando da quest'auto esce una donna in un completo bianco e dei tacchi dieci rosso fuoco.
"Ragazzino non ho tempo da perdere con te, quindi sparisci" sento dire da questa donna con tono infastidito, quasi come se avesse ragione lei.
Si volta e improvvisamente la mia testa va in palla.

Difronte a me vestita elegante, con i capelli raccolti in uno chignon basso e truccata di tutto punto, gli stessi occhi azzurri che mi hanno fatto penare in quest'ultima settimana, mi fissano irritati.
E Come se l'avessi già vista, con gli stessi tratti, gli stessi occhi e colori, però sulla persona che  da giorni evito come la peste.
"Ti sei incantato per caso o sei sordo? Ti ho detto di scomparire." dice e per poco non le scoppio a ridere in faccia, vedendo come una donna all'apparenza così raffinata ed elegante, parli come uno scaricatore di porto.
La donna sconosciuta sbuffa, per poi entrare nel locale infastidita senza voltarsi o degnarmi ancora di uno sguardo, e forse solo quando sento il mio telefono squillare capisco di essermi imbambolato come un coglione. Accetto la chiamata, sapendo già chi è a cercarmi e per mia sfortuna non mi sbaglio.

BINARY STARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora