Capitolo 39

36 3 0
                                    


"Prendi tempo per riflettere
ma quando  è giunta l'ora di agire smetti
di pensare e scendi in campo."
(Napoleone Bonaparte)

"Alla fine del concerto ti aspetta una sorpresa, ascolta bene, mi raccomando"  mi dice puntandomi addosso i suoi occhi che adoro, mi bacia e poi sale sul palco accompagnato dal boato del pubblico che lo accoglie calorosamente, facendomi provare ogni singola emozione come se fosse la prima volta.

"Megan alza il culo, è quasi mezzogiorno", apro gli occhi, e nonostante io veda tutto sfocato riconosco quel troglodita di mio fratello.

No Zayn no! Non andartene dedicami tutto quello che vuoi

"Heeeeric" urlo sedendomi nel letto affiancata da mio fratello; mi strofino gli occhi ancora impregnati di sonno e mio fratello inizia a ridere, una di quelle risate semplici ma che ti coinvolge involontariamente.
"E adesso perché ridi?!" dico scazzata, mentre lo guardo storta
"Avanti panda vatti a lavare la faccia" mi dice ridendo
"Panda? Perché panda? Cosa c'entrano i panda adesso?" dico svegliandomi tutt'un tratto mentre il mio pensiero va ad una sola persona.
"Eiei calma, non c'entrano nulla, semplicemente hai gli occhi tutti neri" dice mentre esce dalla stanza scuotendo la testa borbottando.

Mi catapulto in bagno e mi posiziono davanti allo specchio, dove un sorriso mi nasce involontario vedendo quelle macchie nere attorno ai miei occhi, facendomi pensare a come io assomigli proprio all'enorme pupazzo sulla poltrona della mia stanza regalatomi da James, Kung fu Panda.

Ricordo quel giorno come se fosse ieri: per farsi perdonare mi trascinò senza darmi alcun tipo di spiegazione al Luna park; provammo tutte le giostre, scherzammo e risi come poche volte. Qualcosa in me mi ha sempre detto che James era speciale anche quando mi fingevo sorda.

Scontroso, narcisista, egocentrico e strafottente dal primo momento che lo sentì parlare;dalla sua bocca uscivano cattiverie, feriva le persone e sembrava che quel che facesse non fosse nulla di che.
Mi chiedevo sempre come questo suo modo di trattare gli altri potesse convivere con i suoi occhi.
Si propio gli occhi, si notava come stonassero con tutto quello che dava a vedere.
Lui conosce il dolore e la perdita ed è proprio per questo che ho sempre notato un qualcosa che non andava,non è mai stato completamente se stesso, o almeno fino a ieri, quando mi ha mostrato il vero James.

Non ho fatto altro che pensarci da quando mi ha lasciata sotto casa di Harley per recuperare la mia moto.Dopo che siamo usciti dal cimitero non ho detto nulla ma in quel silenzio qualcosa era cambiato, ne sono certa, anche se tutto apparentemente era rimasto invariato, quindi cosa non era più lo stesso?..forse io?
La paura delle emozioni che lui mi sta facendo provare mi sta addosso marcandomi come fa un difensore di una squadra di calcio, ma la cosa che mi spaventa di più è: quanto ancora riuscirò a tenerle a bada?

Esco dal bagno dopo essermi lavata e incomincio a frugare nell'armadio alla disperata ricerca di qualcosa da indossare. Dieci minuti e molta più confusione dopo, finalmente sono riuscita a vestirmi in modo molto "normale" per essere Natale. Un semplice jeans nero mi fascia le gambe mentre sopra una banalissima maglia aderente con una scollatura a barca bianca mi ripara dal freddo.
"Meg scendi a pranzare o no?"
Pranzare? Confusa sblocco il telefono e noto che sono già le 12:39 ,così, decisa a darmi una mossa apro l'armadio alla ricerca dei tacchi che mi ha regalato Heric.
Inizio a fare il mio consueto disordine lanciando scatole e scarpe a destra e a sinistra quando da sotto una delle mie sciarpe invernali vedo  spuntare il regalo di James, e scordandomi dell'ora mi perdo a fissare la scatola blu cobalto tra le mie mani.
Il suo regalo è ancora qui...
Quando l'ho preso, in realtà, non so bene cosa mi diceva la testa di tanto assurdo da spingermi a comprarlo. Ieri non era sicuramente l'occasione adatta per consegnarglielo e dopo aver scoperto il vero motivo che si cela dietro il suo odio per i regali, tutto questo mi sembra così terribilmente sbagliato.

BINARY STARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora