Capitolo 5

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"Bocca ubriaca scopre il fondo del cuore"

(Proverbio)

E' passata ben una settimana da quella giornata caotica. Adesso mi trovo al centro commerciale con Harley, mi sta costringendo a comprare dei vestiti aderenti. Io li adoro ma non trovo che il mio corpo sia molto adatto. Sono nella media, non mi reputo chissà che cosa. Mi sta facendo provare l'ultimo completo che ha scelto per me;

Mi sta davvero bene, mi sento anche a mio agio, circonda tutte le mie forme alla perfezione

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Mi sta davvero bene, mi sento anche a mio agio, circonda tutte le mie forme alla perfezione. A giudicare dalla faccia di Har, la pensa come me; infatti dice
"Cazzo Meg ti sta una bomba, è fatto per te" le rispondo subito
"Allora prendo questo?"
"Si ovvio, andiamo a pagare, io alla fine ho scelto quello nero con i brillantini", sorrido perchè ha ascoltato il mio consiglio e andiamo a pagare. Usciamo dal negozio con un sacco a testa. Decidiamo di recarci al Bar del centro commerciale. Mentre camminiamo ci imbattiamo in Evelin, una nostra compagna di corso, una ragazza simpatica e riservata, ci ferma, ci abbraccia e dice
"Ragazze notizia bomba; domani sera, alle 9:30 c'è la festa di fine estate, a casa mia e non accetto un no per risposta" io e Harley ci guardiamo e entrambe pensiamo <finalmente una cazzo di festa>, rispondo io ad Evelin "Allora ci saremo, poi mandami l'indirizzo" lei salta vittoriosa, ci saluta e va via. Non riesco a fermare l'entusiasmo di Harley che mi ha già chiesto 4 volte cosa avessi intenzione di mettere; credo che metterò questo nuovo completo. Ci sediamo al tavolo del bar e un cameriere viene a prendere le ordinazioni; io ordino un succo alla pesca e un cornetto vuoto mentre Harley, ordina un cappuccino e una brioches. Finiamo le nostre ordinazioni ed usciamo dal centro commerciale, saliamo sulla mia moto e partiamo, accompagno Harley a casa e vado a comprare gli alimenti che mi aveva chiesto mio padre. Torno a casa e sistemo la spesa fino a quando non sento delle mani sulle mie cosce e, subito dopo i ritrovo in braccio a mio fratello che mi abbraccia. Gli do un bacio in fronte e poi lo costringo a mettermi giù. Mi aiuta a sistemare la spesa e poi decidiamo di fare un bagno insieme in piscina. Salgo in camera metto un semplice costume nero e scendo al piano di sotto. Trovo mio fratello già in piscina e decido di buttarmi di peso su di lui urlando
"Prendi questa stupido gigante". Ha solo quindici anni ma è veramente alto; in confronto al mio metro e sessantacinque è sul serio un gigante. La serata procede tranquilla, preparo la cena insieme a mio padre, ceniamo e poi sono andata a dormire;

Era giunta l'ora di prepararmi per la festa, così ho messo tutte le cose che mi servivano all'interno di una borsa. Sono salita sulla mia moto e mi sono recata a casa di Harley che mi aspettava con ansia. Scendo dalla moto, suono e mi apre Carmen, la madre di Harley.
"Ciao Carmen" mi risponde con "Ciao tesoro" e mi abbraccia. Salgo di corsa in camera di Harley, se no mi uccide, e trovo un casino assurdo. Esce dal bagno con i capelli già fatti e mi abbraccia. Mi dice
"Devi aiutarmi a scegliere cosa mettere, non riesco proprio a decidermi".
"Secondo me devi mettere il vestito che hai comprato ieri ti sta benissimo" lei annuisce e lo prova "Har ti sta benissimo sul serio, metti questo" lei si guarda allo specchio e risponde "Lo so, ma non ti sembra un po'troppo corto?" "No Har è della stessa lunghezza della mia gonna, stai tranquilla" si decide e mi sprona a vestirmi; metto il completo e vado a passarmi la piastra. Har ha deciso che deve truccarmi lei, non ho intenzione di contraddirla, è molto più brava di me. Mi mette il copri occhiaie, mascara, illuminante e un lucidalabbra rosato che risalta la forma delle mie labbra. Una volta pronte scendiamo e prendiamo un taxi perchè non mi andava di guidare con la gonna. Ci facciamo lasciare dal tassista davanti casa di Evelin. A pochi metri di distanza da noi, c'è una villa a due piani con tanto di giardino con piscina e gazebo, capeggia il quartiere, pieno di auto parcheggiate. Sicuramente appartenenti a tutti i presenti alla festa.
"O mio dio! Magan, adesso ci dobbiamo divertire da pazze" urla Harley saltellando sul posto euforica. In un secondo mi sento prendere per il polso da Har che, mi trascina fino al grande portone di legno massello tinto di nero. Senza darmi il tempo di fiatare, suona il campanello e ad aprirci è Evelin che, con uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti, ci invita ad entrare indicandoci dove sono disposte le bevande, prima di perdersi tra la folla. La casa straborda di gente intenta a ballare o meglio strusciarsi e a bere litri e litri di superalcolici. "Vado in cucina a vedere che trovo. Tu vuoi qualcosa?" dico ad alta voce ad Har per sovrastare la musica forte.
"No grazie, io vado a salutare alcuni ragazzi del mio corso di spagnolo", "Ah ehm.. Meg ci vediamo in pista ok?" mi dice aspettando una mia risposta.
"Ok, a dopo"

Sul bancone c'è di tutto: Gin, Rum, Jack Daniels e tantissime casse di birra. Opto per della vodka liscia che butto giù tutta in un sorso, sento un leggero bruciore percorrere la gola che non mi dispiace affatto, anzi. Un'ora dopo sono in pista con Harley, Evelin e altre compagne di corso. Ballo come una pazza senza fermarmi, merito dei 5 shot di vodka alla pesca che ho appena mandato giù. Sulle note della mia canzone preferita, mi lascio completamente andare. Amo le feste, ballare e divertirmi.. un tempo lo facevo molto spesso. Ero più espansiva e meno diffidente con tutti. A vedermi oggi sembro tutt'altra persona ma che posso farci? La vita ci porta a cambiare anche se non ci piace. Nuovamente mi sono persa nei miei pensieri. E' impressionante come anche da brilla non riesca a sgomberare la mente. A farmi uscire definitivamente dal mio stato di trans, sono due braccia muscolose che mi cingono i fianchi da dietro. Mi giro, guidata dal ragazzo che asseconda i miei movimenti che si avvicina sempre di più al mio volto. La musica è altissima, le luci basse e io sono completamente andata. Senza pensarci due volte mi avvicino ancora di più al viso di questo misterioso ragazzo di qui non riesco a vedere bene il volto a causa delle luci. Istintivamente gli circondo il collo con le mie braccia, sussultando al tocco del metallo freddo, di quel che penso credo sia una collana; scendo più giù appoggiando le mani sul suo petto muscoloso coperto da una t-shirt morbida e leggera, e faccio ciò che da sobria non avrei mai fatto. Unisco le nostre labbra in un bacio tutt'altro che casto. In un attimo di lucidità mi stacco bruscamente dal ragazzo, prendo Harley per il polso e la trascino fuori da quella festa prima che facessi un'altra sciocchezza. Ma che cazzo mi è saltato in mente?!

James

Apro la porta di una delle tante stanze di questa mastodontica villa, lasciandomi alle spalle, ancora intenta a rivestirsi, una ragazza universitaria che ho incontrato un'ora fa a questa festa. Forse Alex ha fatto bene a convincermi a venire. A proposito devo trovare quel coglione per evitare che si riduca come fa sempre alle feste. Oggi non mi va proprio di badare al suo corpo privo di sensi come un cazzo di baby-sitter. Scendo le scale per raggiungere il piano terra, dove tutti ballano sulle classiche canzoni che mettono a questo genere di feste liceali. Supero la pista da ballo, facendo cadere il mio sguardo per qualche secondo di troppo sui corpi delle numerose ragazze in pista. Giro mezza casa, fino ad arrivare in giardino ed è lì che trovo quel deficiente di Alex a fare una gara di chi beve più shottini di seguito. Intorno a me c'è chi fuma erba, chi beve, chi vomita e addirittura chi si butta in piscina. Spazientito prendo Alex per il colletto della sua camicia e lo trascino dentro la casa vicino la pista da ballo.
"Ma che cazzo ti passa per la testa?! Sono mancato per qualche minuto e guarda come ti sei ridotto! Mancava poco e ti trovavo sul  punto di spogliarti davanti a tutti!" sbraito incazzato,
"E dai James, solo un altro sorso daiii, l'ultimo giuro!" mi dice scoppiando a ridere subito dopo. Lo faccio sedere su uno sgabello accanto al muro per non farlo cadere e mi giro guardando verso la pista. Una ragazza attira la mia attenzione; è bassina e il suo corpo da urlo è fasciato da un completino in pelle aderente. Guardo Alex e lo trovo addormentato sullo sgabello allora, mi tolgo la giacca e rimango in t-shirt e jeans. Mi avvicino a questa ragazza, mi porge le spalle così le cingo i fianchi avvicinandola a me. Balliamo così per non so quanto tempo, più la tocco più desidero levarle la gonna che indossa e portarla in una delle tante camere da me già inaugurate. La faccio voltare verso di me e lei mi circonda il collo con le sue esili braccia, facendo arrivare le mani lentamente sul mio petto. Non la riconosco, le luci sono troppo basse ma, un attimo prima che mi baciasse, una luce a intermittenza le illumina il volto rivelandomi il viso di Megan Devis, l'ultima ragazza che mi sarei aspettato di trovarmi davanti. Le nostre labbra sono unite, le sue sono morbide anche se hanno un gusto chiaramente di alcool. Mi lascio andare a questo bacio pieno di passione. Sento un brivido attraversarmi tutto il corpo, le mani tremare leggermente e la lingua assecondare i suoi movimenti. Ad un certo punto annulla il contatto delle nostre labbra e scappa dalla pista in preda al panico lasciandomi lì in mezzo come un coglione.

~Spazio autrici ~
Che festa movimentata quella del nuovo capitolo!
L'ironia della sorte ha fatto sì che la nostra Meg tra tutti i presenti baciasse propio il ragazzo che meno sopporta.Ma si sa ,siamo solo all'inizio ...
Esprimete il vostro parere e lasciate una stellina mentre aspettate il prossimo capitolo.
Un abbraccio.
-Giulia e Alice💕

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