Chapter 5: eleganza e smorfie

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Anche oggi sono alla villa Woods.
Mi trovo in cucina ad aiutare la signora Fiona.
Oggi sarebbe venuto il signor Woods, torna da un viaggio che aveva fatto per lavoro.
Chissà se sarà bello come il figlio.

A proposito del figlio.
«quanti anni ha Aidan?»chiedo alla signora Fiona che pela le patate accanto a me.
Mi guarda come sconvolta.
Che ho detto di male?
«il signorino Woods»mi corregge.
«il signorino Woods»ripeto.
Ma perché insiste così tanto?

La signora Fiona scuote la testa e torna a pelare le patate.
Accendo il fuoco e metto a bollire l'acqua.
«quindi...?»faccio riferimento alla domanda fatta prima che ancora non ha ricevuto risposta.

«signorina Miller, le ricordo che è qui per lavoro e non per fare...altro»dice riservandomi una sguardo rimproverante.
«assolutamente signora Fiona, volevo solo...»mi guarda di nuovo con lo sguardo di prima«niente.»rispondo.
Manco avessi fatto un crimine mamma mia.

«esattamente, adesso pensi solo a preparare la cena signorina Miller»mi rimprovera la signora Fiona.
Bene adesso faccio antipatia anche a lei, complimenti a me.

Il campanello suona e la signora Fiona mi ordina di andare ad aprire.
Mi incammino verso la porta e non appena arrivo la apro.

Mi trovo davanti un uomo, indossa uno smoking total black. Nella mano destra tiene un trolley mentre nella mano sinistra una ventiquattrore nera.

Non mi ci vuole molto per realizzare che sia il signor Woods.
Mi guarda inarcando le sopracciglia«salve, lei deve essere il signor Woods? È un piacere conoscerla»gli porgo la mano aspettando che la stringa.

Dopo qualche smorfia me la stringe«mi scusi signorina ma se permette vorrei entrare a casa mia»mi schiaffeggio mentalmente, sono proprio imbarazzante.
«chiedo venia signor Woods»"chiedo venia" i miei neuroni ridono di me in questo momento.

Mi sposto per far passare il signor Woods e chiudo la porta.
Il signor Woods entra e si rifugia nel piano di sopra probabilmente scandalizzato di aver appena visto uno scarafaggio conosciuto come Janette Miller.

Arrivata in cucina la signora Fiona mi dice di raggiungere il signorino Woods perché mi vuole nel suo ufficio.
Salgo le imponenti scale e raggiungo l'ufficio del signorino.
Stavolta non mi sono ne persa ne ho rotto qualcosa.

Arrivo nell'ufficio del signorino e lo trovo seduto sulla sua sedia girevole.
«mi voleva signorino Woods?»mi riserva una strana occhiata per poi scuotere la testa.
«volevo solo avvisarti che dopodomani dovrai venire con me ad un colloquio»ho sentito bene?

«e mettiti qualcosa di decente»dice regalandomi una bellissima smorfia, insomma sono così orrenda per questa famiglia?

Annuisco e prima di uscire dal suo ufficio lo sento dire:«e comunque ho 22 anni»dice per poi ridere.
E in questo momento vorrei solo sotterrarmi.

***

A parte il "simpatico" incontro con il signor Woods per il momento tutto fila liscio nella Villa Woods.
A parte i rimproveri di Fiona.
A parte le smorfie.
Vabbè avete capito.

Al solito mi trovo ad aiutarla per preparare la cena. Ho chiacchierato un po' con la signora Fiona e mi ha rivelato che lavora qui per la famiglia Woods da 20 anni.
Incredibile. Io tempo un mese mi faccio licenziare.

La cena è quasi pronta ed io e la signora Fiona apparecchiamo la tavola.
La piccola Meredith scende le scale con tanta grazia per poi raggiungere il tavolo e accomodarsi.
Indossa un vestitino lilla.
Ha 10 anni e si veste molto meglio di me.
Ma poi con quale grazia ed eleganza me lo sta dicendo?

Il campanello suona e la signora Fiona si fionda ad aprire mentre io finisco di preparare le ultime pietanze in cucina.

Sento risate e quindi intuisco che qualcuno sia appena arrivato. Prendo il cesto del pane e raggiungo la sala da pranzo.

Tutta la famiglia Woods entra in sala da pranzo seguita da una donna.
Avrà sicuramente 20 anni...una cosa del genere, indossa un tubino color blu notte ed ha sulle labbra un rossetto rosso fuoco.
Elegantissima com'è anche lei mi riserva una bellissima smorfia.
Grazie mille, ormai sono complimenti quelli.

«Sara accomodati, ceni con noi, fine della discussione»il signor Woods la invita a sedersi, lei si siede senza farselo ripetere, e te pareva.

Il signorino Woods mi guarda intensamente ma viene interrotto dalla donna di prima che a quanto pare si chiama Sara.
Si siede accanto a lui e cominciano a chiacchierare vivacemente mentre lei gli tiene la mano.
Mah, meglio dileguarmi.

«scusatemi»dico e faccio per ritornare in cucina. «si accomodi anche lei signorina Miller»il signor Woods, stranamente, mi chiede di accomodarmi ed io accetto.

Mi siedo accanto a Meredith.
Io in mezzo a tutta quella eleganza stono.
Sono tutti in completo e vestiti eleganti mentre io indosso dei comunissimi Jeans ed una maglia a maniche corte.
Imbarazzante però vabbè.

***

Finito di cenare aiuto Fiona a pulire per poi uscire dalla cucina e prendere la mi borsa.
Meredith si avvicina a me«te ne stai andando?»mi chiede dolcemente, mi abbasso alla sua altezza e le accarezzo la guancia«si, ma tornerò domani»almeno a lei sto simpatica.

Ripenso a Sara e dato che Meredith è qui ne approfitto per chiederle qualcosa su di lei«Meredith, mi sai dire chi era la donna di prima?»le chiedo a bassa voce«Sara?»mi chiede, annuisco«era la ragazza di Aidan»
Ora si spiega il motivo per cui gli stava appiccicata.

Esco dalla Villa Woods e faccio per tornare al mio appartamento.
«Janette?»il signorino Woods spunta dal nulla avvicinandosi a me. «torni a casa tua?»chiede«si, signorino Woods»rotea gli occhi, probabilmente gli dava fastidio il fatto che gli davo del lei e non lo chiamavo per nome.

Peccato che se lo avessi chiamato per nome Fiona spunterebbe dal nulla e mi infilzerebbe qualche coltello in bocca.
Ew ho immaginato la scena.

«ti accompagno»afferma,«g-grazie signorino Woods»salgo nella sua lussuosa macchina e mi accompagna fino al mio appartamento, o meglio, topaia se vogliamo metterlo a confronto con l'imponente Villa Woods.

Esco dalla macchina del signorino Woods e lo ringrazio per il passaggio.
Giro i tacchi e mi avvio verso il mio appartamento.
«dormi bene Janette»
Ho sentito bene?

Si hai sentito bene mia cara Janette;)
Evabbe ragazzi, cercheremo di far avvicinare questi due.
Sperando che non venga uccisa la nostra cara;)))
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Ps. Aggiorno domani

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