Chapter 13: Mai più

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Mi muovo sotto le coperte ed dopo un paio di rigirate sul letto apro gli occhi.

Cerco di far mente locale ma non ricordo nulla.
Appoggio la schiena sulla testiera del letto e noto sul comodino un vassoio con la colazione.
Uhm okay.

Prendo il telefono e trovo un messaggio.

Da Aidan
Ti ho preparato la colazione, ieri sera eri un po' stanca ed ubriaca.
Oggi non c'è bisogno di venire, c'è ancora il personale.
Buona giornata.

Non ricordo veramente nulla.
E poi lui mi ha preparato la colazione.
Ciò significa che lui...ha dormito qui?
E non indosso neanche il vestito di ieri.

Aidan Woods mi farai impazzire.

***

Busso alla villa Woods ed attendo che qualcuno mi apra.
Fiona apre la porta e mi fa entrare.
Mi guarda da sopra a sotto e senza neanche salutare mi dice di filare in cucina.
Calma bro.

Indosso il mio grembiule e la aiuto a preparare il pranzo.
Sono troppo in sovrappensiero.
Non riesco a smettere di pensare a tutto ciò che è successo in queste ultime 48h.
Peccato che non ricordo nulla.
Ho tanti dubbi e neanche una risposta.

Tiro le melanzane a frigorifero ed afferro un coltello.
Intravedo Aidan passare dalla cucina e salire al piano di sopra.
Mi passa un'idea per la testa.
Ora o mai più.

Lascio le melanzane che avevo in mano sul bancone e seguo il ragazzo di sopra.
Lo vedo entrare nel suo ufficio e lo raggiungo prima che chiuda la porta.

«Janette ma cosa-»chiudo la porta e incrocio le braccia.
Mi guarda confuso aspettando spiegazione.
A me servono non a te.

«cosa è successo alla fine della festa della beneficienza?»chiedo mantenendo un tono calmo.

Si irrigidisce ed allarga il nodo della cravatta.
«nulla, eri ubriaca e ti ho riaccompagnato»dice appoggiandosi sulla scrivania e guardandomi attentamente.

«senti io non-»cerco di parlare ma mi spinge contro il muro.
Mi guarda dritta negli occhi.
«non fare tante domande, okay?»il suo corpo è spiaccicato sul mio.
Sento il suo respiro sulle labbra.

Mi ritrovo ad annuire.
Agisci fifona.

«perfetto, adesso torna a fare il tuo lavoro».
Ha appena schiacciato il mio cuore.
Perché prendo in giro me stessa?

Si allontana ed io esco dall'ufficio.
La giornata sta partendo malissimo.
Adesso ho solo voglia di chiudermi in una stanza e non uscire più.

Prima di entrare in cucina incontro il signor Woods, mi guarda inarcando le sopracciglia e poi sorride. «buon giorno signorina Miller».
Ricambio e subito dopo sale al piano di sopra.

Alzo gli occhi al cielo sperando che qualche tetto mi crolli in testa ed entro in cucina.
«le melanzane che hai lasciato sul bancone ti aspettano ancora»ci mancava solo lei.
Mi guarda sussurrando quanto fossi inutile.
Come se non la sentissi.

***

Tutta la famiglia Woods è a tavola tranne Aidan ed il signor Woods.
Sono chiusi in ufficio da due ore e stanno litigando sonoramente.
Urlano ma nonostante ciò non riesco a capire cosa dicono.

Fiona accompagna Meredith in giardino per non farla preoccupare.

Osservo la signora Woods e decido di chiedere a lei, magari sa per cosa litigano.
«sa cosa è successo signora Woods?»lei mi guarda indignata e con uno sguardo rimproverante.
Oh mio dio ma adesso non posso neanche parlare.
E che sono intoccabili?

«si faccia i fatti suoi e pensi al suo lavoro»
Fa per alzarsi ma si ferma subito non appena la porta dell'ufficio di Aidan si apre provocando un grande tonfo, sia io che la signora Woods ci giriamo verso le scale.
Aidan scende di corsa le scale.
Il cuore mi si ferma non appena lo vedo.

Del sangue gli cola dalla fronte, ha una ferita.

Senza degnare nessuno di uno sguardo esce dalla villa sbattendo la porta.
Agisco impulsivamente e lo seguo.
Prima di uscire corro in bagno ed afferro il kit emergenza.

Raggiungo Aidan che si è infilato in macchina pronto a partire.
Apro la portiera ed entro.
«che cazzo vuoi?»mi guarda furioso.
Non l'ho mai visto così.
Ha i nervi a mille.

«s-stai sanguinando voglio solo-»mi interrompe urlando.
«senti, è meglio per te andartene okay? Hai già fatto abbastanza»
e lo so, me lo sento.
Io c'entro in questa situazione.

«c'è qualcosa che devo sapere?»azzardo a chiedere,
si gira verso la strada ed appoggia la testa sul volante.
«Janette, lo dico per il tuo bene, vattene e non farti vedere mai più»sussurra.
Mi sta implorando.

«ma io-»mi interrompe urlando:«no Janette, tu niente, vattene»sospiro, si calmerà dopo.
Lascio il kit emergenza ed esco dalla macchina, mi incammino verso il portone ed entro.

Sento il signor Woods parlare con la signora Woods quindi torno indietro ed ascolto la loro conversazione.

«lui non collabora, sta cedendo»lo sento dire.
Chi? Aidan?
E cedere cosa?

«non lo so, ma io non ne posso più»sento dire la signora Woods.

«stai tranquilla entro-»Fiona mi interrompe
tirandomi per l'orecchio.
Mi trascina con lei chiudendomi in cucina.
«sei venuta qui per spiare o per aiutarmi? Non te le hanno insegnante le buone maniere?»mette davanti tre chili di patate ed un coltello.

«lavora»
Sbuffo e comincio a pelare le patate.
Chi le mangia tutte queste?


Holaaaa!
Sono tutti un po' incazzati qua HAHAHA
E vabbè, io non dico NIENTE.
Lasciatemi un voto/commento se vi è piaciuto<3
Ps. I commenti li leggo anche se non rispondo, NON VOGLIO SPOILERARE NULLA AHAHAHAHA.
E SCUSATE IL RITARDO

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