L'album mi cade a terra.
Sto tremando e l'ansia non fa altro che salire.
Deglutisco Rumorosamente.Aidan è furioso.
Posa la ventiquattrore sul divano e sbatte la porta del salotto.
Rabbrividisco.Allarga il nodo della cravatta e poi punta i suoi occhi verdi su di me«cosa stavi combinando eh?»si avvicina lentamente per poi fermarsi ad un metro da me.
«i-io stavo solo pulendo la libre-»mi interrompe«e poi ti sei messa a sbirciare tra le nostre cose, mh? Cosa hai visto? Almeno si sincera in questo.»adesso?
cosa faccio?
Gli dico cosa ho visto?Aidan è sull'orlo di scoppiare, sta perdendo la pazienza.
Ed io è come se avessi perso le parole, non so più che dire.«vuoi parlare si o no?»mi afferra per il braccio stringendo la presa.
«s-so di Madeline.»
lascia il mio braccio e si allontana.
Si asciuga la fronte perlata di sudore e mi punta il dito contro.«vattene, sei licenziata.»ed è qui che mi sento tutto il mondo cadere addosso.
«non-»
«basta, ho detto vattene, non ti voglio più vedere.»ringhia.Afferro il mio cellulare e lo infilo in tasca.
Esco dal salotto con le lacrime che mi rigano il volto.
Dietro la porta il signor Woods, la signora Woods, Fiona e Meredith osservano attentamente la scena.Afferro la mia borsa ed esco, corro senza fermarmi fino a quando non raggiungo il mio appartamento.
Entro nella mia stanza e mi chiudo.Soffoco i singhiozzi nel cuscino.
E adesso?
Adesso cosa farò?
Aidan adesso mi odia.
Non tornerò mai più da loro.
Quando tutto sembra andare per la giusta strada poi dal nulla peggiora tutto.Afferro il cellulare e mando un messaggio:
Al signor Williams:
Domani posso tornare a lavoro da lei? sempre se c'è posto.Premo il tasto invio e poso il cellulare sul comodino.
Mi addormento con le lacrime agli occhi e con un mal di testa assordante.***
La mattina mi sveglio e controllo il cellulare, un messaggio del signor Williams spunta nella barra delle notifiche.
Dal signor Williams:
Certo Janette!! Ancora non ho trovato nessuno che possa prendere il tuo posto, quindi si puoi venire già da domani alle 14:00.Almeno questa.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno.
Sfilo i vestiti del giorno prima ed entro nel box doccia.Finita la doccia esco ed afferro la spazzola.
Pulisco lo specchio appannato e caccio un urlo non appena noto due macchie violacee sotto gli occhi.
Perfetto mi mancava solo che mi scoppiassero i capillari.Ho la pelle troppo sensibile.
Tiro fuori una crema e la applico sulle due macchie.
Sono orribile.Dopo essermi vestita vado in cucina per mangiare qualcosa dato che il mio stomaco brontola in continuazione.
Il campanello suona.
Aidan.
È lui.Corro ad aprire la porta e con grande delusione trovo la signora Harris sulla soglia.
Beh cosa mi aspettavo?
Lo ha detto lui stesso che non mi voleva più vedere.«tesoro ci sei?»la signora Harris mi risveglia dai miei pensieri sventolandomi una mano davanti il viso.
«sisi, mi scusi ero un po' sovrappensiero»dico scuotendo la testa e cercando di sorriderle.
«ma che hai tesoro? Cosa sono queste macchie?»indica le macchie sotto agli occhi«nulla una specie di allergia che ho»
annuisce e poi mi porge un vassoio.«ho fatto questi biscotti, mangiane alcuni che ti vedo dimagrita»rido e afferro il vassoio, mi ripete sempre questa frase nonostante mantenga sempre lo stesso peso.
È un amore lei.«grazie signora Harris saranno squisiti come al solito!»mi saluta per poi tornare al suo appartamento.
Chiudo la porta e mi appoggio ad essa, mi viene in mente lui.
Devo dimenticarlo.
Basta, è finita qui.
Posso andare avanti, no?
A fine estate riuscirò ad andare al college e finire gli studi.
Di lui mi dimenticherò.Torno nella mia stanza e mi cambio, indosso un paio di shorts neri ed una maglia corta bianca.
Afferro la mia borsa ed esco diretta verso il mio vecchio e amato Starbucks.Entro ed un profumo di dolci e caffè invade le mie narici.
Ammetto che mi era mancato lavorare qui.
Mi sento come a casa.Il signor Williams nota la mia presenza quindi si avvicina.
«salve signor Williams!»lo saluto sorridendo«ciao Janette! Sai già tutto quindi va a cambiarti e poi a lavoro. Forza!»ed eccolo tornato il mio capo che mi urla addosso ogni giorno.
Nonostante tutto lo adoro.Mi dirigo verso il camerino e indosso il grembiule, il cappello e poi mi metto al bancone.
Vedo Cynthia in lontananza mentre serve alcuni clienti.Non appena mi nota corre verso di me.
«Janette! Ma dove eri finita?!»mi abbraccia soffocandomi.
Mi era mancata anche lei.
«che mi racconti?»chiede sorridendo.
«mah nulla di che»
Si certo.«te che mi dici? Com'era senza di me?»chiedo cercando di evitare la domanda di prima.
«una noia, al solito va»dice lei osservando la clientela.
«ragazze niente chiacchiere! Al lavoro.»ci urla il signor Williams.
Io e Cynthia ci scambiamo una risata e torniamo a lavorare.Forse ce la farò a dimenticarlo.
Non è difficile.
Devo semplicemente smettere di pensarci.
Adesso sarà facile dato che non lo vedrò più.Afferro lo strofinaccio e mi giro a pulire la macchina del caffè.
«un caffè»mi blocco non appena sento quella voce.
No, lo rivedrò eccome.Ciao a tutti!
Come state? Io bene.
Quindi la nostra Janette è stata licenziata e credeva di non vedere più Aidan e invece...
Secondo voi come si evolveranno le cose ?
Beh io non dico niente al solito ahahah
Lasciatemi un voto/commento se vi è piaciuto💗💗Ps. AVEVO AGGIORNATO PER SBAGLIO SENZA AGGIUNGERE UNA NOTA DELL'AUTORE HAHAHAHA QUINDI PER QUESTO SPUNTAVA CHE AVEVO AGGIORNATO SCUSATE SCUSATE ASHAH
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CRIMINAL THOUGHTS
RomanceJanette lavora come barista da Starbucks. Ha bisogno di soldi per potersi pagare il college, ma purtroppo il suo salario non è abbastanza e l'idea di farsi pagare la retta dai genitori è l'ultima dei suoi pensieri. Janette quindi deve dimostrare ai...