La mia famiglia

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Mio padre Antonio è un uomo molto buono e comprensivo e forse proprio per questo motivo e ben voluto da tutto il Borgo.
Nella vita avrebbe potuto aspirare a diventare molto altro che un semplice falegname, ma la sua unica pretesa e forse anche la sua unica dannazione è quella di voler rendere felice la sua famiglia,ed è per questo che in passato ha rinunciato a non pochi viaggi di lavori, e ad opportunità che lo avrebbero reso forse fiero di se stesso. 

Papà é un bravissimo artigiano del legno, per lui oltre che un lavoro  è una passione trasformare piccoli pezzi di legno in qualcosa di meraviglioso e raffinato che può variare da oggetti di arredo a oggetto di stile.
Fa il falegname da quando era un bambino,ha imparato il mestiere da suo padre che a sua volta lo aveva imparato da mio nonno.
E da sei generazioni che la mia famiglia è conosciuta come falegnami del Borgo.


Ma questa tradizione purtroppo finirà con mio padre perché mio fratello Salvatore nome rigorosamente ereditato da mio nonno e ben lontano dal voler rispettare le tradizioni di famiglia.
Questa è stata una delle cause principali che lo hanno portato a trasferirsi lontano da noi e dal nostro Borgo.
Perché rompere gli schemi,non è accettabile per una famiglia tradizionalista come la nostra.
La sua partenza è stata una vera è propria doccia ghiacciata per me.
Era il mio migliore amico quello con cui condividevo i miei sogni, quello che mi capiva senza dovermi per forza consigliarmi,ma soprattutto l' unica persona che non mi faceva sentire giudicata e inappropriata.
Quando i miei mi urlavano di crescere ,di maturare perché come al solito ero nel mio mondo fantasioso,lui era li a difendermi prendendo su di lui le urla e gli sguardi di disapprovazione.
Come uno scudo parava i colpi ben assestati di coloro che volevano diventassi qualcun altro, perché vedevano in me troppo poco.
Il giorno che andò via, non mi fece grandi discorsi, ma mi lascio con un foglietto dove scrisse due righe che ancora conservo.

C'era scritto : "Ogni grande sogno inizia con un sognatore,tu hai in te la forza,la passione e il coraggio per raggiungere le stelle e cambiare il mondo,non permettere che nessuno ti cambi"

Quelle parole le ho scritte a carattere cubitali nel mio cuore e ogni volta che mi sento fuori luogo vado ad attingere coraggio proprio in quelle righe.
Sembra banale che un foglio di carta possa darmi forza,eppure come una formula magica ogni volta che le leggo non mi sento sola.

Nonostante all'inizio nemmeno lui sapeva bene cosa volesse dalla vita era ben certo di cosa invece non volesse fare.
Non voleva seguire uno stereotipo prestabilito da qualcun altro.
Dopo aver fatto mille lavori per sopravvivere e non essersi arreso di fronte alle mille difficoltà che ha dovuto affrontare,ora sembra abbia trovato la sua dimensione si è stabilito in provincia di Milano e ha messo su un piccolo negozio di spedizioni che sta andando molto bene visto che oggi la maggior parte delle persone compra su web.
Il rapporto con i miei é alquanto migliorato negli ultimi tempi, anche perché si vedono una sola volta all'anno,inoltre mio fratello ha alzato dei limiti invalicabili che non devono intercedere con la sua libertà individuale e psicologica,e i miei genitori sembrano essere consapevoli di non poterli superare per non incrinare un rapporto già molto fragile.
Inoltre ora stanno spendendo tutte le loro energie su criticare le mie scelte, quindi questo gli dà la tranquillità di sperare che almeno su me riusciranno finalmente a realizzare i loro sogni.

Infine per avere un quadro della mia vita non potrei non parlare di mia mamma.
Per ordine sarei dovuta partire proprio da lei,ma a volte si sa che le cose dolorose vengono rimandate per riuscire così a metabolizzare un rapporto pieno di increspature mai superate.
La donna che mi ha generato colei che mi somiglia più di chiunque altro fisicamente, eppure  così lontana dal mio essere.
Guardando le foto di mia madre di qualche anno fa potrei farle passare tranquillamente per immagini mie,per quanto ogni lineamento del suo viso è simile al mio.
La somiglianza è sorprendente ma non riesco ancora a trovare una sola affinità emotiva e sentimentale con me.


Caratterialmente Enza (il nome di mia madre), è molto razionale e tradizionale questo connubio non gli permette di lasciarsi andare e di sviluppare uno spirito di curiosità per la vita.
Per lei tutto va secondo le sue regole, secondo ciò che è tradizione e avere una figlia sognatrice lo percepisce come  una vera è propria sconfitta.

 
Negli anni ha convinto anche mio padre che deve allearsi con lei, per cambiare il mio modo di fare, e questo ha portato a fare e a dire cose che hanno sempre più ingigantito il baratro fra noi.

Ed è proprio per colpa di questa alleanza che ora mi trovo a fronteggiare una situazione così disperata,ma vi racconterò tutto dall'inizio.

PRICIPESSA IN UN MONDO REALE.     (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora