Sono ormai due mesi che io é Claudio siamo una coppia, anche se non ho ancora voluto fare il grande passo di vivere assieme.
L'idea che Riccardo possa vivere suo padre mi alletta molto,ma tra noi ci sono ancora questioni da chiarire.
Ad esempio quella lavorativa,per lui è solo un optional il mio lavoro un di più che dovrei considerare un hobby.
Dapprima c'era la preoccupazione che il mio lavoro mi portasse lontano, poi che mi stancassi troppo ed infine se ne è uscito che Riccardo ne poteva soffrire..
Tutte scuse non plausibili per la sua ossessione che potessi incontrare Manuel.
La sua gelosia nei confronti del fratello non è diminuita nonostante io avessi scelto per tre volte lui.
Inoltre da quella sera Manuel era partito e di lui non avevamo più notizie o almeno io ero allo scuro di tutto, perché sicuramente Viola lo sapeva.
Più volte ho cercato di scoprire qualcosa ma mio fratello e mia cognata sono coalizzati a non far trapelare nessun indizio.
Mi manca da morire, ma non sarei così egoista da cercarlo, vorrei solo sapere come sta.
Ogni giorno mi riprometto di non pensarlo ma ancora sono qui che immagino cosa stia facendo.Purtroppo oggi devo sbrigarmi ho una cena con la nonna di Claudio.
La cosa non mi piace particolarmente, ma non posso disubbidire a sua maestà.
Inoltre non capisco perché Claudio insistesse così tanto,mi ha addirittura comprato un abito per l'occasione che a dir il vero per quanto sia molto bello lo vedo poco attinente ad una cena tra parenti.
Ma non voglio discutere anche su questo,quindi lo indosso con tutti gli accessori che mi ha preso e aspetto che mi venga a prendere.
Riccardo è già lì con loro da stamattina, se l'è venuto a prendere molto presto dicendo che dovevano sbrigare faccende da uomini.
Meglio non indagare in quali pasticci devono infilarsi.
Sento un clacson mi affaccio e trovo la sua macchina ma ad aspettarmi è un vero autista.
In tanti anni è la prima volta che Claudio lascia la sua macchina a qualcuno ma forse questa volta la nonna l'ha convinto a non farmi da autista.
Comunque salgo e mi accingo a andare al castello tra poco scoprirò perché non mi è venuto a prendere.Anche l'accoglienza di Marc è molto strana ma forse avrà litigato di nuovo con Giovanna la cuoca.
Chiedo dove sta Claudio è Riccardo e mi risponde che mi stanno aspettando nella sala da pranzo grande.
Conosco a memoria il palazzo potrei arrivare prima di Mark alla porta ma mi è sempre piaciuto seguirlo e aspetto che mi annuncia.
Nel momento in cui entrò mi accorgo che è tutto buio, è una musica di un Valzer inizia a suonare.
Sono così frastornata dalla sorpresa che non mi accorgo che Claudio è davanti a me i smoking e mi porge la mano chiedendomi di ballare.
Adesso ricordo bene questa musica ci siamo allenati su questo ballo per tanti mesi,
Sarebbe dovuta essere la colonna sonora del nostro fidanzamento al ballo delle debuttanti.
Gli do la mano e iniziamo a ballare, era proprio qui che ci esercitavamo due anni fa.
Ma in 2 anni quante cose sono capitate, in un attimo mi viene il pensiero di Manuel non mi rimase da sola quel giorno.
E quanti altri giorni non mi ha lasciata sola è stato fondamentale per me.
Non riesco a capire sto ballando con l'uomo che ho scelto è ancora penso a Manuel che ormai starà vivendo la sua vita.
La mia razionalità mi viene in aiuto e dice alla mia testa e al mio cuore di godermi questa serata non capita sempre di sentirsi principesse in questo mondo.
Appena la musica finisce le luci si accendono vedo arrivare il mio piccolo Riccardo vestito per l'occasione.Porta un cuscino con degli anelli...
Appena si avvicina, Claudio prende la parola e inginocchiandosi di fronte a me mi chiede di sposarlo.
Era tutto quello che ho sempre immaginato il mio principe azzurro che in ginocchio mi chiede di sposarlo.
E la Samira di qualche anno fa, che viveva nel mondo dei sogni avrebbe già detto si.
Ma ora la mia testa e il mio cuore tardano a farmi dare una risposta.
Un flashback di istanti della mia vita vengono rinchiusi in pochi secondi e mi accorgo che riguardano tutti i momenti passati con lui..
Per fortuna a togliermi dall'imbarazzo e l'arrivo inaspettato della nonna.
Con voce sarcastica e applaudendo mi dice:
" Brava sei riuscita ad accalappiare anche quest'altro nipote non ti bastava aver fatto sposare la mia bella Viola a quel pezzente di tuo fratello, e di aver mandato in ospedale Manuel, ormai impazzito per te.
No dovevi rovinare anche Claudio come se non bastasse che l'avevi incastrato già con un figlio.
Mi complimento con te, la tua amica Margherita ti ha istruito bene."Non riesce più a dire nulla perché Claudio arrabbiato la zittisce e si scaraventa contro facendo nascere una discussione insureale.
Ma io non faccio altro che concentrarmi su quelle parole, Manuel in ospedale per colpa mia.Mi rivolgo a Claudio che sta ancora litigando con la nonna, e gli urlo di dirmi dov'è Manuel e cosa è successo.
Dai miei occhi capisce che non può mentirmi, e mi confessa che quella sera quando mi disse addio decise di partire per un servizio fotografico come Report in zone di guerra.
Qualche settimana dopo fu ferito gravemente è portato di nuovo in Italia.
Ora non è più a rischio, ma è in coma farmacologico da più di un mese."Come hai potuto non dirmi nulla?"
"Samira non è stata una scelta facile ma non volevamo che ti sentissi in colpa".
Quindi voi sapevate tutti che lui era in ospedale e che rischiava la vita?
È l'unica che doveva saperlo davvero e stagli vicino era all'oscuro di tutto.Claudio si avvicina e cerca di abbracciarmi dicendo:
"Calmati adesso sta bene".
Ma delle parole incomprensibili escono dalla mia bocca:
" No non mi calmo perché l'uomo che amo è in ospedale."Vedo gli occhi di Claudio cadere in un abisso, ma in questo momento non posso razionalizzare quello che ho appena detto per cercare di capire cosa sto provando davvero.
Prendo Riccardo e vado immediatamente in ospedale da Manuel.La scena che si presenta è devastante per il mio cuore, il mio Manuel la mia forza il mio coraggio è inerme in quel letto d'ospedale.
Non so se mi sentirà o se può percepire la mia presenza ma ho bisogno di dirgli tante cose, e forse solo così troverò il coraggio per chiedergli scusa.
Mi avvicino al suo letto e gli accarezzo dolcemente i suoi capelli, mentre l'altra mia mano stringe la sua.
Fino a qualche mese fa era lui che stringeva la mia mano e mi conduceva a combattere le mie paure ed ora se lui avrebbe voluto ero qui per non lasciarlo mai più.
Vorrei poter chiudere gli occhi e in un istante riportare Manuel qui da me.
Quante cose dovrei farmi perdonare,e quante dovrei chiarire,ma sé i suoi occhi sono chiusi io non so da dove trarre la forza per parlare.
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PRICIPESSA IN UN MONDO REALE. (COMPLETATA)
RomanceTrovarsi catapultati in una realtà migliore di ogni sogno,ma accorgersi che non si può tornare indietro per riprendersi la propria ingenuità le proprie speranze e la propria essenza di se stessi. La storia che sto per raccontarvi sono le vicende de...