Risveglio dell'anima

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Dopo aver litigato anche con Viola e mio fratello che mi avevano tenuto allo scuro di tutto, ho ritenuto necessario per la mia salute psichica ed emotiva, mettere una pietra sopra a questa storia, so che lo hanno fatto per me.
Non volevano che mi sentissi in colpa, ma in questo modo hanno scelto per me, togliendomi la possibilità di stargli accanto in un momento così delicato.
Ma la sua vita non è in pericolo di Vita e questo è tutto ciò che chiedo a Dio.
Quindi non mi voglio concentrare sugli aspetti negativi di questi ultimi giorni.

Oggi è un gran giorno lo sveglieranno dal coma indotto  perché ormai le ferite riportate non sono più così gravi.
Sono stata giorno e notte con lui per oltre tre settimane.
Ma ora ho una paura che mi attanaglia  tutte le giunture dell'anima.
Non posso rimanere qui.
Fu molto chiaro quella sera, le nostre strade si sarebbero dovute dividere.
Inoltre era solo colpa mia, se aveva dovuto sopportare tutto questo.
Quali banali parole avrei potuto dire,se io per prima non sapevo ancora bene cosa volessi che fosse per me.
E Claudio?
Che peso gli dovrei dare, era li in ginocchio pronto a fare il grande passo ed io lo mollato per venire da suo fratello.
Sono tre settimane che non lo vedo, ne lo sento.
Sono tormentata dal rimorso e dalla paura che potessi far male anche a lui.
Quante, troppe domande per la mia testa.
Sapevo di non avere tutte quelle risposte così ho deciso di darmi tempo.
Tornai a casa, con mille idee da attuare, alcune anche molto drastiche come il voler partire con Riccardo.
Con i proventi del premio per la fotografia e dei vari sponsor che mi avevano contattato non avevo problemi economici per mantenere me è mio figlio.
Sarei potuta scomparire e non far sapere a nessuno dove ero.
Ma non sarebbe stato giusto, che diritto avevo di scegliere di allontanare Riccardo da suo padre.
Sarei diventata come tutti gli altri, prendere decisioni al loro posto.
È come potevo dare quest'altro dolore a Claudio.
Dovevo trovare una soluzione che mettesse tutti d'accordo ma che sopratutto  che ricomponesse quella  ragazza determinata  e decisa che una volta era Samira.
Prima di tutto questo, avevo dei progetti, dei sogni, degli obbiettivi ed ora era venuto il momento di riporli di nuovo come priorità nella mia vita.
Se voglio ricominciare devo chiudere con il passato e questo significa parlare innanzitutto con Claudio.
Dopo aver forzato la mia mano per prendere il cellulare, faccio il suo numero in maniera così disinvolta, come quando stavamo assieme.
Il telefono squilla per minuti
interminabili, ma nessuno risponde,forse perché sapeva esattamente cosa gli avrei detto .
Ma non mi rassegno perché  prolungare questo addio significa fare del male a tutti noi.
Quindi vado da lui.
Anche questa volta c'è Marc che mi accoglie ma non ho il tempo di seguirlo e farmi annunciare quindi lo ringrazio e gli dico che farò da sola.
Mi dirigo nella sua camera e lo trovo al suo pc.
Sono felice di vedere che non è tornato a bere, non me lo sarei mai perdonato.
Con la sua solita ironia spietata mi dice:
"Visto che non sei più la mia principessa dovresti bussare e farti annunciare, non puoi piombare nella mia camera"

"Hai ragione Claudio, scusami" sussurro

"Però devi davvero dirmi qualcosa di grave se mi dai ragione e ti scusi"

Riesce a farmi sorridere anche in questo momento, ma devo concentrarmi sulle parole che mi sono preparata con cura.
Inizio di getto,prima che le gambe mi vengano meno:

" Claudio mi dispiace avevo davvero creduto che potessimo stare insieme, creare quella famiglia che entrambi volevamo.
Ma in questi anni ho imparato che l'amore non è questione di chimica ne attrazione fisica e non è nemmeno il desiderio di fare la cosa giusta.
Ma è un riconoscersi,un ritrovarsi anche tra mille persone, e sentire che quell'unica persona può farti avere la certezza di non essere da sola.
Io non posso sposarti,anche se só che ti prenderesti cura di me e di Riccardo nel miglior modo possibile.
Ma questo non basta non sarebbe giusto per te.
Stare con me ora è complicato ci sono ferite che devo rimarginare e pensieri che devo sistemare nel mio cuore.
Ma mi devi promettere che anche nei giorni più bui resi grigi dai temporali della vita i tuoi occhi brilleranno di felicità. Quella felicità e quella spensieratezza che contraddistinguevano il mio Claudio.
Promettimi che avrai sempre il tuo innato desiderio di vivere di sperimentare di costruire quella vita che tanto hai immaginato,falla diventare realtà.
Trova una donna che ti ama completamente e rendila felice come solo tu sai fare, costruisci quella famiglia che tanto ti è mancata senza dimenticare me Riccardo che faremo sempre parte del tuo cuore e della tua vita.
So che queste parole oggi ti faranno del male ma fra qualche tempo capirai esattamente quello che ti sto dicendo e forse ci sarà la possibilità di starci accanto com'è il papà e la mamma di Riccardo come due persona che si vogliono un gran bene e soprattutto come due ottimi amici.

So che queste parole oggi ti faranno del male ma fra qualche tempo capirai esattamente quello che ti sto dicendo e forse ci sarà la possibilità di starci accanto com'è il papà e la mamma di Riccardo come due persona che si vogliono un gran bene e ...

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Claudio mi ascolta senza interrompermi e questo è davvero una cosa strana per lui.
Ma probabilmente dal mio tono di voce capisce che non è facile per me fare questo discorso.
So che è agitato ormai lo conosco bene Ma le parole che mi dice quando ho finito di parlare sono nettamente diverse da quello che mi aspettavo.

" Samira io l'ho sempre saputo.
Anche se ho sperato, ho pregato e ho fatto anche stronzate più grandi per averti.
Ma non eri nel mio destino e l'accanimento a questo ha solo portato dolore.
In questi anni ho avuto l'innato desiderio di finire ciò che mi ero prefissato.
Eri diventata la mia ossessione.
Ho posto te come un traguardo e ho provato a raggiungerti a tenerti vicino Ma questo era solo un illusione.
La tua anima si librava nell'aria ogni volta che credevo di averla afferrata, non ci sono state catene che ho potuto mettere al tuo cuore,che puntualmente si rifugiava tra le sue braccia.
Siamo destinati ad amarci ma come amici e non si può cambiare ciò che è scritto per quanto questa fosse la cosa che più desideravo.
Ho agognato questa amore ho pregato perché un giorno tu ti innamorassi di me ma la realtà è che il tuo filo rosso non è attaccato alla mia mano.
Ora sei tu che devi farmi una promessa, cerca l'uomo che ami qualunque esso sia e costruisci la tua felicità fallo per te stessa per Riccardo e per tutti quelli che ti amano compreso me."

Lo ringrazio con lo sguardo perché in questo momento non ho bisogno di rovinare tutto con il mio senso di colpa.
Sappiamo entrambi che non è un addio ma è un arrivederci a quando non farà tanto male stringersi forte.
So esattamente cosa mi sta dicendo,avevo solo paura di accettarlo a me stessa.

PRICIPESSA IN UN MONDO REALE.     (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora