Ritrovare me stessa

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Ricapitolando la mia vita, ho lasciato un uomo eccezionale che mi amava alla follia e che ha curato le mie ferite quando erano profonde e sanguinanti con profonda pazienza e tenerezza.

Ma in quel momento il mio cuore non ne voleva sapere,trovando ogni scusa plausibile per accettare le sue scelte.
Il mio sguardo era rivolto ancora una volta a quella mano che ha procurato quelle ferite.
E come se non bastasse ormai il mio carnefice non è più interessato alla sua preda ma rincorre una nuova avventura.
La mia vita sembra davvero una favola come quelle che sognavo tanti anni fa con un'unica differenza adesso il finale non è roseo come si può immaginare.

" Dai Samira sopravvivrai anche questa volta"

Da quanto tempo non sentivo la mia voce interiore parlare probabilmente adesso ha capito che sono davvero distrutta e quindi cerca di incoraggiarmi.

Ho la sensazione di scrivere la mia vita con una matita cancellabile, per avere la sicurezza di poterla cambiare dettata dalla paura.
Ma ho scelto io di tracciare questa vita perché non ho il coraggio di usare una biro rossa.
Rosso come il desiderio di avere Claudio al mio fianco.
Rosso come il cuore che batte per ogni suo sorriso.
Rosso per la gelosia che provo quando lui è con le altre.
La mia vita dovrebbe essere colorata di rosso ma mi ostino ancora scrivere con un grigio sbiadito di una matita cancellabile.

La mia vita dovrebbe essere colorata di rosso ma mi ostino ancora scrivere con un grigio sbiadito di una matita cancellabile

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Una manino perfetta viene a stringere il mio viso pensante e mi riporta alla realtà.
È mio figlio il mio unico grande amore ed è per lui che devo reagire non merita di avere una mamma triste quindi mi faccio coraggio e gli dico di uscire per fare una passeggiata.

Ne approfitto e porto anche la mia Canon, ormai ho davvero tante macchinette fotografiche importanti ma per i miei momenti quelli importanti con le persone che amo gli scatti li faccio solo da questa macchinetta fotografica.

Porto Riccardo giù al lago è sempre stato il mio posto preferito prima di Claudio, prima di Manuel, e prima di Riccardo,quel posto rappresenta me e la mia anima.
Mi siedo distratta su una delle altalene che fanno da cornice al lago, di solito qui ci sono molti bimbi a giocare ma questa volta forse per l'ora io e Riccardo stiamo da soli,è lui gioca sullo scivolo che è di fianco.
Mi viene in mente di scattarmi una foto che mi rappresenti e quindi assicurandomi che Riccardo giocasse metto l'autoscatto e mi faccio una foto.

Mi viene in mente di scattarmi una foto che mi rappresenti e quindi assicurandomi che Riccardo giocasse metto l'autoscatto e mi faccio una foto

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Nella mia vita é capitato spesso di fotografarmi e non per autocelebrazione ma per ricordare quel istante della mia vita.
E vedermi seduta su quella panchina con affianco l'altra vuota mi ha fatto venire  in mente la mia attuale  vita, sono consapevole che con Riccardo sono completa ma quel qualcuno che dovrebbe occupare quella panchina adesso è molto lontano tra le braccia di un'altra donna progettando un futuro che era mio e donandogli un amore che apparteneva a me.
Ma la vita è anche questo,una volta guardai e fotografai un gabbiano che guardava l'orizzonte da solo.
Quella Samira pensò che quell'uccello fosse felice,e che si stesse godendo la sua libertà,ed ora a distanza di anni quella stessa Samira non deve piangersi addosso ma deve reagire e guardare verso l'orizzonte.

Credo che questa passeggiata mi abbia fatto davvero bene mi ha ricordata chi ero e cosa volevo.
Ora bisogna attuarlo devo spazzare dalla mia testa tutto ciò che mi fa rimanere bloccata,cominciando da questa tristezza che mi accompagna da giorni.
Riporto Riccardo a casa,ormai è davvero tardi e il piccoletto anche se pieno di forze ha bisogno di riposare.
Ma Riccardo come al solito non ne vuole sapere e per convincermi mi fa gli occhi dolci e mi chiama principessa.
Di sicuro avrà sentito questo termine da suo padre.
È assurdo come un bambino di 1 anno possa assomigliargli così tanto.
Sembra la sua esatta fotocopia, naturalmente spero che da grande non diventerà come lui ma che sia solo un fatto momentaneo.
Comunque come non facevo vincere il padre, non faccio vincere il figlio e ritorniamo senza indugio a casa.

Da quel giorno sono passate altre settimane e mi è capitato di incontrare Claudio con Angelica ormai sembrano una coppia di fatto.
Ma la mia vita  finalmente ha ricominciato ad andare avanti ho accettato di partecipare al Sony World Photography  Awards.
È un progetto davvero ambizioso il concorso di fotografia più importante del mondo.
So di non avere alcuna possibilità di vincita ma avevo voglia di mettermi in gioco e soprattutto di rimanere distratta da tutto quello che mi circondava qui.
Ho inviato diversi scatti che ritenevo belli ma che soprattutto per me avessero un significato importante.
Finalmente un giorno come tanti il postino suona il campanello della porta e mi porge una busta che riconosco subito dal timbro che vi è appoggiato sopra.
La ritiro tremante ma non ho il coraggio di aprirla, fino a quel momento mi sono sempre ripetuta di non poter vincere ma l'ansia di avere quella busta tra le mani era davvero forte.
Dai Samira  si tratta solo di ricevere una risposta negativa e tutto riprenderà il suo corso.
Mentre cerco di farmi coraggio alla mia maniera,Manuel entra in casa ed essendo anche lui un fotografo tra l'altro di fama internazionale che ha vinto già diverse volte quel premio riconosce subito la busta che ho tra le mani.
Mi guarda perplesso perché non sapeva che avessi partecipato, in fondo volevo tenere per me questa cosa era solo un modo per distrarmi per giocare e per mettermi in discussione ma di certo non mi aspettavo un esito positivo.

Il suo sguardo si fa sempre più interrogativo e come una bambina devo spiegare il motivo per cui non ho detto niente, poi lo rassicuro tranquillo:
"Tanto non ho vinto"
Ma la risposta che mi dà mi coglie impreparata:
" Come fai a saperlo se non apri la busta con quello che vali potresti aver vinto anche il primo premio"

-"Se prenditi pure gioco di me Manuel"

Gli dico sorridendo, ormai la tensione che avevo è svanita quando c'è lui con me è sempre così quindi apro la lettera e leggo frasi per me incomprensibili..
Cerco di leggerla con calma ma le parole sono sempre le stesse..
Devo avere una faccia bianca perché Manuel si avvicina preoccupato.

E quando sbircia ciò che sta scritto sulla lettera mi stringe forte a sé urlando di gioia.
"Non ci posso credere ho vinto il premio più prestigioso di questo concorso vogliono farmi fare una mostra con tutti i miei scatti."

Manuel mi guarda teneramente e mi dice che merito quel premio e che devo essere fiera di me stessa.

Un altro bigliettino cade dalla lettera che non avevo visto prima è un invito ad un party esclusivo dove riceverò il primo premio per la fotografia.

"Non potrò mai andarci non avrò mai il coraggio di farmi vedere davanti a tutta quella gente importante"

La voce saggia di Manuel ancora una volta mi dice:
" Non dire sciocchezze qualche anno fa saresti stata pronta a fare il ballo delle debuttanti davanti a decine di persona che ti avrebbero puntato il dito perché non eri come loro ed ora hai vergogna di partecipare ad un evento che meriti in cui ci saranno persone che ti guarderanno con apprezzamento per il tuo talento.
Quindi smettila di piangerti addosso chiama Viola e vai a fare shopping ti aspetta una serata brillante."

"Ok lo faccio a patto che tu vieni con me, qui dice di portare un accompagnatore."

Mi fa un inchino mi prende la mano e baciandola mi dice:
" Sono onorato di fare il tuo cavaliere."

Quando Manuel è al mio fianco tutto sembra facile.

PRICIPESSA IN UN MONDO REALE.     (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora