Una scelta inaspettata

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Cosa avrei dovuto fare?
Parlare con Claudio o con Manuel?
Ma avrei voluto veramente farlo sapere a Claudio?
E Manuel come avrebbe preso la cosa?
Quante domande frullavano nella mia testa.
Rimasi per qualche minuto in ascolto della mia anima, il mio cuore mi suggerì di essere sincera con Manuel soprattutto dopo il bacio di quella sera.
La mattina arrivo ben presto senza aver chiuso un attimo gli occhi, decisi comunque di andare  al corso, non volevo che pensasse che lo stessi evitando per il bacio.


Quando ci incontrammo fuori alla villa però dal mio sguardo capi subito che c'era qualcosa che non andava e immediatamente mi venne a parlare.
Manuel era così saggio e attento ai miei bisogni, ed io non potevo nascondergli la verità era giusto che gli parlassi.
Gli promisi che subito dopo la lezione ne avremmo parlato ma per rassicurarlo gli accarezzai il volto dicendogli che gli volevo molto bene.
La lezione sembrava non finire mai, forse perché avevo preso consapevolezza di cosa gli avrei dovuto dire.
Comunque le 5 ore di lezione finirono ed io e Manuel ci trovammo ad un bar a parlare.
Fui completamente sincera, gli raccontai tutto quello che era successo quella notte, e della scoperta che avevo fatto.
Naturalmente non trascurai il fatto che ero spaventata e che non avrei voluto dire nulla a Claudio.
La coerenza di Manuel però non gli permetteva di accettare questo, aspettavo un figlio da Claudio e dovevo dirglielo.
In circostanze normali avrei accettato senza nemmeno pensarci che era la cosa giusta da fare ma ora non potevo,quindi per avere un consiglio schietto su ciò che avrei dovuto fare gli raccontai per filo e per segno quello che mi aveva fatto Claudio e anche di come ora viveva la sua vita.
Manuel rimase scioccato ma finalmente qualcuno conosceva il fardello che mi portavo dietro da diversi mesi.
La sua prima reazione fu di incredulità, ma sapeva che non mentivo, lo leggeva dai miei occhi.

Quindi dopo poco gli assali la rabbia;Voleva ritornare al borgo e rompergli la faccia, ma lo supplicai di pensare a Viola non avrebbe sopportato questo dolore.
Vidi il suo volto irrigidirsi e i suoi pugni rinchiudersi, ma capi meglio di me che era la cosa giusta da fare, e mi ascoltò.
Sì alzo di scatto e si avvicinò a me, tirandomi al suo petto mi strinse in un abbraccio.
Fino a quel momento non lo avevo ancora capito ma ne avevo così tanto bisogno, presto le mie circostanze sarebbero totalmente cambiate e avrei dovuto dare tante risposte.

Il problema era che non sapevo da dove cominciare, ma per un attimo quell'abbraccio mi fece sentire protetta.
Ero in un luogo sicuro che riconoscevo come casa.

Quando ci staccammo da quell'abbraccio entrambi c'eravamo calmati

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Quando ci staccammo da quell'abbraccio entrambi c'eravamo calmati.
Manuel prese la parola con un tono di voce davvero dolce mi chiese cosa volevo fare?

È una domanda troppo difficile neanche io sono riuscita a farla a me stessa e di sicuro non saprei quale risposta dargli,ma cerco di abbozzare tutto ciò che mi passa per la testa.

"C'erano così tante cose che mi ero programmata prima di rompere con Claudio ma nulla si è concretizzato, e poi ancora una volta ero riuscita di nuovo a chiedermi cosa volessi davvero, ma il destino beffardo aveva mandato all'aria anche questi piani con l'arrivo della gravidanza.


Quindi Manuel ora a questa domanda non so rispondere perché non si può programmare l'incerto."


"Tranquilla Samira qualsiasi sia la tua decisione se tu vuoi io ti staro a fianco come compagno di vita e padre del tuo bambino."


-"Manuel non puoi assumerti un peso così grande solo per senso di responsabilità."

Ora mi ascolti Samira:


-"Quando ti ho visto la prima volta ho sentito subito qualcosa che mi legava a te ma per senso di responsabilità verso mio fratello che non ha mai superato l'abbandono della madre ho rinunciato a te per lui.
E quando ti ho ritrovato per senso di responsabilità non ti ho baciata subito volevo che tu prima stessi bene e ancora una volta ho rinunciato a te.
Ma ora Samira combatterò con tutto me stesso per starti accanto e anche se questo bimbo non è mio figlio è comunque sangue del mio sangue, ed è figlio della donna che amo.
Ora prenditi tutto il tempo che desideri ma sappi che non sei sola a prescindere dalla tua decisione Io ci sarò."

Rimasi senza parole,ma il mio cuore e i miei occhi parlarono per me,l'uomo che ogni donna avrebbe voluto era li davanti a me,e nonostante tutto voleva proprio me nella mia imperfezione e con i miei problemi.

 I mesi che seguirono furono caratterizzati da emozioni contrastanti Manuel si dimostro un compagno attento è un padre amorevole.
Mi coccolava e si prendeva cura di me e del bambino la nostra prima ecografia fu davvero emozionante.
Tutti pensavano che fosse lui il padre e lasciammo credere questa bugia a tutti.
Solo Margaret conosceva la verità a lei non potevo mentire.
Purtroppo non accettava questa situazione continuava a dirmi che era diritto di Claudio sapere.
Ormai Stavamo al settimo mese e il corso era finito e se da una parte Margaret voleva che dicessi la verità dall'altra Manuel continuava a rassicurarmi dicendomi che dovevo darmi tempo per decidere.
Ma io non ho tempo, Il corso è finito e dovevo trovare lavoro, la mia pancia cresceva come un'anguria e presto sarebbe esplosa,ed io non sapevo ancora se volessi parlare della gravidanza con Claudio tanto più dirgli che il bambino era suo.


"Calmati Samira non pensare a tutte le cose che vuoi fare oh che devi decidere affrontiamole una alla volta.."


Come al solito Manuel sa esattamente cosa provo.


"Ho una sorpresa per te"


Di che si tratta dico con ritrovato buonumore le sorprese mi sono sempre piaciute.
Mi porge tra le mani una cartellina con dei documenti la apro aspettandomi il diploma del corso invece trovo un atto notarile a mio nome.
Che significa Manuel ?
Beh visto che Giuliano voleva vendere questa bellissima proprietà è che qui ci sono i ricordi più belli che abbiamo vissuto per la gravidanza del nostro bambino ho pensato di acquistare la proprietà e intestarla a te e al piccolo.
Questo non deve vincolarti se vuoi ritornare al borgo mi occuperò io di tutto.
Di solito sarei arrabbiata perché l'orgoglio non mi permetteva di accettare regali così grandi ma capisco che Manuel lo ha fatto pensando all'interesse del bambino.
Quindi lo abbraccio fortissimo e con le lacrime agli occhi lo ringrazio è un padre attento è una persona speciale ma è giusto che Claudio sappia, gli dico.


"Sapevo che avresti scelto la cosa giusta" mi sussurrò all'orecchio 

"Ma permettimi di starti vicino non ti faro fare altro male, te lo prometto."


Decidiamo insieme che partorirò a Napoli lontano da tutto ma che appena uscirò dall'ospedale e mi sentirò in forma tornerò al borgo per parlare con Claudio.

PRICIPESSA IN UN MONDO REALE.     (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora