Il mio primo giorno di lavoro

940 83 17
                                    

Cerco di aprire gli occhi dopo aver fatto l'ennesimo sbadiglio,nonostante ieri sera sono andata a letto presto stamattina ho un sonno pazzesco.
Dopo essermi rotolata per altri cinque minuti nelle coperte mi alzo e inizio a prepararmi,in effetti sapere già cosa indossare facilità molto la cosa.
Oggi ho deciso di mettere il taeilllur a pantalone, in questo modo posso indossare  le scarpe con la zeppa, quel autista e così sproporzionatamente alto, ed io con i miei comodissimi  mocassini sembro  una bimba al'asilo, che da la mano a suo fratello adolescente, nel pieno della crescita ormonale.
"Adesso che c'entra, l'asilo la mano, il fratello ma sopratutto perché penso all'autista che tra l'altro nemmeno sa dove abito"
La mia testa ragiona da sola ma per fortuna non l'ascolto e finisco di prepararmi.
Sono pronta in dieci minuti ed ho anche il tempo di farmi una fetta biscottata con Nutella.
Esco convinta di dovermela fare a piedi, ma  la stessa voce che ieri mi diede brividi di calore inappropriati, mi chiama:


"Signorina Samira venga sono qui"


"Salve come ha fatto a trovarmi credevo di non aver lasciato il mio indirizzo"


"Tranquilla non c'è nessuna donna che può scapparmi,so tutto di te "

Mi dice con quella faccia da schiaffi.


Non mi lascio insultare gratuitamente e prendo l'occasione al volo e lo rispondo dicendo:

"Me ne ero accorta dal tuo modo di porti  che potevi essere un maniaco.
Comunque visto che sei qui portami a lavoro per favore."


"Ai suoi ordini principessa"


-"A dimenticavo non mi piace che mi chiami con questo soprannome per ora se ti va chiamami solo Samira senza convenevoli"


"Va bene principessa Samira"


Che impertinente fastidioso,ma non voglio disturbarmi la giornata quindi lo ignoro.
Il viaggio trascorre tranquillo anche se mi accorgo che il suo sguardo si appoggia spesso allo specchietto retrovisore per potermi osservare,ma lo lascio fare incurante.


"Arrivati"

Mi dice con un sorrisetto malizioso e subito dopo si precipita a venirmi ad aprire la porta.
Quanta gentilezza anche i muli la conoscono penso nella mia testa è un sorriso mi viene spontaneo sul viso.


Ma come se leggesse nella mia testa mi dice :

" Non abituarti principessa quando uscirai con me fuori dal lavoro te lo scordi che ti apro la porta"


"-Tranquillo" 

Lo rassicuro

 "Non capiterà mai"


Che ragazzo inappropriato se voleva fare colpo su me non ci è riuscito per nulla,anzi mi ha fatto solo arrabbiare,è poi che sicurezza di se è convinto che accetterei un invito da lui,ma non lo farò mai.


"Ma ora Samira pensa a te"

Dice sottovoce la mia testa.


Quindi mi avvicino al portone e ad aprirmi c'è Marc che dopo le ultime raccomandazioni mi fa entrare in presenza della signorina Viola.

 
Ad aspettarmi c'è anche la nonna una donna davvero inquietante ma per fortuna riesco a presentarmi e a salutare in maniera magistrale, le ripetizioni di Margaret su come mi sarei dovuta presentare all'alta aristocrazia mi sa che mi sono servite a far stare zitta quella sgradevole vecchietta della nonna.


Comunque la signorina Viola è davvero una bella persona oltre ad essere molto bella sembra una bambola di porcellana per il suo candore e per la sua delicatezza.
Peccato che abbia questo problema anche se a dire il vero non sembra affatto che abbia un handicap si muove come se vedesse perfettamente anche se è in un ambiente nuovo.

PRICIPESSA IN UN MONDO REALE.     (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora