perche ti interessa?

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I giorni passarono. Dal galà i jikook non avevano più passato tempo insieme, tranne che sul lavoro. Infatti Jimin era molto concentrato ad assolvere i suoi doveri di segreterio, era più il tempo che passava fuori dagli uffici per le commissioni che quello che passava dentro. Ogni giorno usciva presto e rientrava quasi alla fine del suo turno. Era un periodo molto intenso, dato che sto stava avvicinando la settimana della moda. Jimin doveva correre qua e là a prendere e consegnare cose. Jk da canto suo, nonostante non ci fosse mai Jimin, cercava di richiamarlo a sé più che poteva ma quasi invano dato che poco dopo doveva uscire di nuovo.
Jimin stava rientrando in ufficio, per riportare degli abiti che aveva appena ritirato. Quando entrò nell'edificio si diresse direttamente all'ascensore, diretto al quinto piano dove tenevano l'atelier. Al secondo piano, però ,vide salire jk, il quale lo salutò con un sorriso da farlo rabbrividire per la sua bellezza.
-buongiorno Jimin-disse jk con guardò fiero, tenendo una mano in tasca
-buongiorno a te jk-rispose Jimin, cercando di non far cadere gli abiti.
-vuoi una mano a portarli?-chiese jk
-no no ce la faccio, grazie-rispose Jimin.
-che fai stasera? Ti va di andare a bere qualcosa?-chiese jk, intanto l'ascensore era al quinto piano. Non appena si fermò,Jimin si precipitò fuori ma si girò un momento per rispondere a jk
-stasera non posso, magari un'altra volta..scusami-disse Jimin per poi scappare velocemente. Le porte si richiusero e Jk riprese la corsa verso il suo ufficio. Verso le 16, jk chiamò Jimin nel suo ufficio. Quest'ultimo, arrivò rapidamente li.
-senti, mi servirebbe il book dei vestiti della nuova collezione e anche.....ti sei cambiato?-chiese jk, mentre parlava notando che l'abito che indossava Jimin era diverso
-eh si...visto che dopo non faccio in tempo a tornare a casa, mi sono cambiato qui-rispose Jimin
-ah capisco-rispose jk
-ti prendo il book-disse Jimin, jk annuii facendo una faccia perplessa.
* Cosa avrà da fare stasera per vestirsi in quel modo? Con chi soprattutto?* Pensò jk, non accorgendosi che Jimin era di nuovo lì davanti ai suoi occhi
-jk...jk...ecco il book-disse Jimin dandoglielo
-ah si...grazie-disse jk, risvegliandosi dai suoi pensieri
-ok allora vado-disse Jimin girando sui tacchi
-aspetta!-esclamò jk- siediti un attimo-continuò
-ok...dimmi pure-disse Jimin sedendosi sulla sedia davanti alla scrivania di jk. Quest'ultimo si alzò posizionandosi con il sedere sulla scrivania davanti a Jimin. Lo iniziò ad osservare, non dicendo niente. Questo provocò, imbarazzo da parte di jimin, il quale arrossí e abbassò lo sguardo. Jk allora sua tenera reazione sorrise. Dopo di che si avvicinò al suo volto, alzandogli il mento con due dita, costringendolo a guardarlo negli occhi. Jimin incontrò subito gli occhi di jk ed iniziò a guardarlo come stregato dalla sua bellezza. Jk senza aggiungere altro, iniziò ad avvicinarsi al suo viso. Quando fu a pochi centimetri, il telefono di Jimin squillò rovinando il momento che si era creato.
-oh scusami, devo rispondere-disse Jimin, alzando il telefono e rispondendo.
-hey Yoongi, dimmi-rispose jimin,jk sentendo quel nome alzò gli occhi al cielo e sospirò. *Compare sempre al momento giusto* pensò, tornando alla sua scrivania.
-si sì ho capito ci vediamo li-disse Jimin per poi chiudere la chiamata
-quindi vedi Yoongi stasera? Appuntamento romantico?-chiese jk un po' acido
-anche se fosse? Non sarebbero affari tuoi-disse Jimin
-sta attento o ti farà del male-disse jk
-cosa? Non lo conosci nemmeno-rispose Jimin leggermente alterato
-si invece, li conosco i tipi come lui...ti ferirà ne sono sicuro-disse jk
-prima cosa come puoi giudicare una persona che neanche conosci, secondo non sono affari tuoi quello che faccio o con chi mi vedo e terza cosa perché ti interessa tanto quello che faccio?-disse Jimin ormai alterato. Jk non rispose, lo guardò in silenzio.
-come pensavo, lascia stare-disse Jimin deluso-ora vado... buonaserata jk-disse Jimin uscendo arrabbiato dall'ufficio. Jk rimase fermo lì a guardarlo per un momento andarsene. In quel momento il suo amico Nam, lo chiamò. Jk prese il telefono e dopo un momento di esistazione rispose.
-hey-disse
-hey jk, stasera ti va di uscire un po' insieme?-chiese Nam
-nam, ho bisogno di parlarti dove sei?-chiese jk
-sono qui sotto al tuo ufficio-rispose Nam
-sali è urgente- disse jk
-ok arrivo, due minuti e sono li-rispose Nam chiudendo la chiamata.

SEI COME MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora