lo sapevo che eri un bravo ragazzo

1K 59 4
                                    

Era la sera del galà. Mancavano soltanto due ore, al grande evento. Era così rinomato che stavano facendo il servizio in TV a riguardo. In tutta la Corea, era famoso per la sua maestosità ed eleganza. Ogni anno c'erano persone che cercavano in ogni modo di imbucarsi all'evento, ma jk assumeva delle guardie che dovevano impedire cose del genere. Non voleva guasta feste al galà, dato che era anche un modo per incontrare nuovi contatti e personaggi per collaborazioni con la sua azienda. Voleva che l'evento filasse liscio dall'inizio alla fine e per farlo doveva calcolare tutte le variabili possibili.

Gli invitati stavo arrivando mano a mano. Tutti in tiro e pronti alla serata. Jk decide di andare a casa di Jimin a prenderlo, per essere sicuro che sarebbe andato al galà. Lo aveva avvertito di ciò e lo aveva minacciato dicendogli che se non si fosse vestito elegante lo avrebbe portato nelle condizioni in cui era. Arrivato sotto casa sua, scese e si diresse al campanello. Suonò aggiustandosi i capelli. Poco dopo vide la porta aprirsi, rivelando un bellissimo Jimin in un completo elegante.
-sei...sei bellissimo-disse jk
-grazie, anche tu lo sei-disse Jimin
-ti ringrazio, andiamo?-chiese jk
-certo-rispose jimin, seguendolo e salendo in macchina con lui. Arrivati al galà tutti iniziarono a fissarli, per la tanta bellezza che emanavano insieme.
-hey jimin, piacere di rivederti...hai visto come è bello mio fratello vestito così?-disse jin, dandogli una leggera gomitata
-HYUNG-disse jk imbarazzato-non farci caso, vieni voglio presentarti qualcuno-continuò jk, portando jimin da un gruppo  di persone poco lontane
-signor Kim, lui è Park Jimin il ragazzo di cui le parlavo-disse jk
-salve signor Park, è più bello di quello che Jungkook mi ha detto-disee il signor Park
-la ringrazio-disse Jimin
-sa io lavoro in una casa di moda molto famosa la KimT e cerchiamo ogni giorno nuovi modelli da utilizzare per i nostri modelli. Fino adesso abbiamo sempre usato mio figlio Taehyung, ma non mi dispiacerebbe aggiungerne altri. Lei ha dei bei lineamenti...se fosse interessato questo è il mio biglietto-disse il signor Kim
-la ringrazio ci penserò-disse Jimin
-papà sempre ad importunare ragazzi per farli lavorare con noi-disse Tae arrivando- ciao io sono Taehyung, il figlio che tanto elogia-disse lui ridendo
-ciao io sono Jimin-disse Jimin stringendogli la mano
-ciao Jimin, beviamo qualcosa? Anche tu jk se ti va-disse Tae
-certo,andiamo-dissi jk prendendo jimin per il polso. I tre si avvicinarono al bancone iniziando a bere, finché Jimin non fu ubriaco.
-ma lo sai quante stelle ci sono nel cielo?-chiese Jimin a jk
-no quante?-rispose jk, sorreggendolo
-tante-rispose Jimin ridendo
-forse è meglio che ti porti a casa-disse jk, mettendo il braccio di Jimin dietro il suo collo. Lo portò fino alla macchina e lo poggiò delicatamente sul sedile del passeggiero.
-guarda che bel viso che hai-disse Jimin ridendo
-si sì grazie, ma ora fai il bravo-disse jk, cercando di legargli la cintura
-ok ok, sto buono-disse Jimin ridendo ancora
-l'alcool non lo reggi proprio eh?!-disse jk ironicamente.
Durante il tragitto, Jimin si era addormentato rannicchiandosi sul sedile. Dormiva come un bambino. Jk lo sguardava ogni tanto, per controllare che fosse tranquillo. Arrivati davanti casa di jimin, prese le sue chiavi nella sua tasca e poi prese lui a modo di sposa. Si diresse verso casa sua e davanti alla porta lo poggiò a terra per un attimo, tempo si aprire la porta. Dopo di che lo riprese e lo porto dentro. Si diresse direttamente alla camera da letto, adagiandolo delicatamente su di esso. Iniziò a togliergli le scarpe e i calzetti.
-mhhh lasciami stare-disse Jimin lamentandosi un po'
-voglio solo toglierti i calzetti cosi starai piu comodo-disse jk
-si sì i calzetti, io lo so dove vuoi arrivare....prima mi togli i calzetti e un secondo dopo sei dentro di me-disse Jimin
-cosa? No non farei mai una cosa così...almeno non mentre tu sei ubriaco-disse jk
-e se io lo volessi?-chiese Jimin
-aspetterei comunque che tu fossi sobrio e capace di decidere consapevolmente-disse jk
-lo sapevo che eri un bravo ragazzo, l'ho visto da primo momento- disse Jimin-ora voglio solo verificare una cosa-comntinuò
-cosa?-chiese jk e Jimin si precipitò a baciarlo. Jk sbarrò gli occhi, non aspettandosi una cosa così.

SEI COME MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora