Jimin il giorno successivo si svegliò presto. Aveva delle cose da fare, stava approfittando di quei suoi ultimi giorni di ferie per fare tutto quello che non poteva fare di solito. Non appena si svegliò, prese subito il telefono per controllare se jk gli avesse risposto al messaggio della sera prima,ma come sentiva dentro di sé, non c'era risposta
-é serio? Mi sta ignorando di nuovo dopo quello che è successo ieri?....adesso lo chiamo e glie ne dico quattro-disse Jimin componendo velocemente il suo numero ed appoggiando il telefono all'orecchio. Dopo qualche squillo, sentì rispondere dall'altro lato
X
-pronto?Jimin
-jeon Jungkook perché non mi rispondi al messaggio, pensavo che dopo ieri ci fossimo chiariti e ricoinciliati visto quello che è successo...X
-jimin non dire altro....non sono jk, sono jinJimin
-jin? Oddio...dimentica ciò che ho detto...ma perché rispondi tu al telefono di jk?Jin
-lui non so dove sia in realtà...ieri sera dopo la festa stavamo tornando a casa ma lui ad un certo punto mi ha detto di aver dimenticato una cosa ed è tornato indietro...io credevo che fosse una scusa per venire da te e non mi sono preoccupato, ma a quanto pare non è cosiJimin
-quindi non sai dove sia? Ma il suo telefono è a casaJin
-si vedi non lo aveva preso prima della festa ed è rimasto quiJimin
-provo a chiamare in azienda, poi ti dico se lo trovoJin
-va bene, aspetto tue notizieJimin immediatamente compose il numero dell'azienda ed attese. Al telefono, come era prevedibile rispose Lisa.
Jimin
Hey Lisa...jk è lì?Lisa
No oggi non è ancora arrivato... perché?Jimin
No niente tranquilla, dovevo parlargli...grazie ciaoJimin iniziò ad andare nel panico. Non sapeva dove jk fosse, ne con chi fosse, ne se stesse bene. Non sapeva niente e questo lo faceva uscire di testa. Iniziò a telefonare a chiunque, senza ottenere informazioni. Prese la macchina di Hobi ed uscí a cercarlo in ogni dove. Si diresse in ogni posto che sapeva frequentasse, nella speranza di trovarlo li,che stesse bene. Lo cercò tutto il giorno. Verso le 21 richiamò Jin, per riferirgli di non averlo ancora trovato e per chiedergli se avesse altri posti da suggerirgli dove cercarlo, ma jin non ne conosceva altri. Jimin si fermò in un parco, sedendosi qualche momento a riflettere. Era seduto da solo, con la luce di un lampione che lo illuminava e con una leggera brezza che gli scompigliava i capelli. Guardava il suo telefono, cercando posti in quella zona dei quali si ricordava che jk ne aveva parlato. D'improvviso si fermò con le ricerche ed iniziò a fissare il vuoto. Nella sua testa c'era solo l'immagine di Jk che gli sorrideva felice. Si mise una mano sulle tempie massaggiandole, in quanto per lo stess e lo spavento gli era preso un gran mal di testa. Mentre lo faceva, sentí muoversi qualcosa dietro di sé, così si fermò ad ascoltare quel rumore. Cercò di mantenere la calma e rilassarsi, in fondo era in un parco, deserto, da solo e di notte. Si alzò lentamente, cercando di fare il vago quando sentì quel rumore una seconda volta. Dopo aver preso la sua roba, si iniziò ad avviare alla macchina con passo lento ma deciso. Era convinto che qualcuno lo avesse osservato per tutto quel tempo e che ora lo stesse persino seguendo. Continuò a camminare senza sosta, non voltandosi mai indietro.
*Ecco la macchina* pensò vedendola, come se fosse il sacro graal. Con già le chiavi in mano si precipitò ad aprirla, così da essere pronto a salirci, una volta arrivato davanti alla portiera. D'un tratto sentí un forte dolore alla testa e la vista appannarsi.
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SEI COME ME
FanficJungkook è il capo di una grossa azienda in Corea, lasciatagli da suo padre. Jimin farà un colloquio per lavorare lì e verrà assunto.Cosa succederà? Tutto è frutto della mia immaginazione P.s in alcuni capitoli possono esserci scene +18