perché

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Jimin's pov
Erano giorni ormai che jk si comportava in modo strano. Non era il solito jk, almeno non il solito jk quando stava con me. Al lavoro ci vedevamo per si e no due minuti e poi lui scappava dicendo di dover fare cose, mentre io rimanevo li chiedendomi se fossero vere quelle cose di cui parlava. Non capivo perché facesse in quel modo. Ok la settimana della moda era ormai alle porte, ma poteva gestire meglio la cosa. Ero preoccupato di quello che poteva esserci nella sua testa in quel momento, lo stress che doveva sopportare e lo sforzo fisico che lo distruggeva. Avevo paura del troppo lavoro che stava facendo, così decisi di farlo svagare un po'. Non appena il mio turno finí, uscii dall'ufficio ed andai a fare la spesa. Volevo preparargli una sorpresa, ovvero una bella cena e una serata romantica solo per noi. Gli scrissi un messaggio per fargli sapere di venire a casa mia quella sera, senza rivelargli della sorpresa.

Jimin
Hey stasera voglio cenare con te...vieni a casa mia alle 19 e 30

Jk non mi rispose subito. Non gli diedi troppo peso, in quanto sapevo che era indaffarato e che sul lavoro non guardi il cellulare. Attesi la sua risposta, mentre facevo la spesa. Passò un'oretta e mi avviai verso casa, aspettando ancora la sua risposta. Erano ormai le 17 passate, ma di jk ancora nessuna traccia. Sapevo che il suo turno finiva alle 18, così attesi deciso a chiamarlo. Oggi non ci eravamo visti quasi per niente, se non 5 minuti questa mattina per il caffè. Entrai in casa ed iniziai a preparare la cena. Avevo comprato tutti gli ingredienti necessari per preparare del suo piatto preferito. Volevo che fosse felice. Erano ormai quasi le 18 così presi il telefono, aspettando che scattasse l'ora. Non appena scattò composi il numero ed attesi gli squilli. Non mi rispose. Ero molto preoccupato. Era strano che non rispondesse minimamente per tutto il giorno. Non era da lui. Attesi altri 5 minuti e poi richiamai ancora, ma ancora niente. Decisi quindi di chiamare in azienda e chiedere se fosse ancora lì, ma anche lì nessuna risposta. Tolsi il grembiule velocemente e presi le chiavi della macchina col intento di andare a casa sua per vedere se fosse tutto apposto. D'improvviso sentii il rumore di un messaggio. Corsi verso il telefono, lo afferrai e guardai subito sperando fosse di jk.

Jk
Scusami amore, stasera non posso devo lavorare. A domani

Aggrottai le fronte, perplesso.
-cosa? Ancora? E poi me lo dice così dopo che gli ho scritto 1000 volte e l'ho chiamato altrettante?! Ma che gli prende? Perché mi tratta così d'improvviso? Che ho fatto di male per meritare questo trattamento da parte sua? Non sono stato abbastanza attento alle sue esigenze? Non sono stato un buon fidanzato?- iniziai a chiedermi per poi buttare il cellulare sul divano e buttarmi sul letto a piangere. Questa situazione mi stava facendo stare male. Iniziai a fissare il soffitto, ripensando a cosa avessi potuto sbagliare nei suoi confronti. Fissai il vuoto per un po' sperando che non stesse succedendo davvero.

SEI COME MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora