siete impazziti?

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Mentre i poliziotti investigavano,jin e hobi cercavano possibili indizzi e prove per capire, chi avesse interesse nel rapire i loro fratelli. Ogni giorno si alzavano all'alba ed andavano a dormire a notte fonda. Facevano ricerche su ogni parte, ma non era troppo bravi ad hackerare computer o telefoni. Avevano necessariamente bisogno di qualcuno, in grado di farlo. Dovevano chiamare qualcuno che li potesse aiutare e fortunatamente jin sapeva chi poteva fare al caso loro. Non appena arrivò a casa di Hobi si precipitò ad aprirgli
-ciao Nam, grazie dell'aiuto-disse jin vedendolo entrare e sorrifendogli
-hey jin...nessuno problema qualsiasi cosa per jk-disse Nam entrando e sistemando subito le sue cose sul tavolo, pronto ad iniziare a cercare ovunque. Passarono diverse ore e jin decise di preparare qualcosa da mangiare per tenere tutti in forza. Si avvicinò a Nam per dargli la sua scodella di riso e vedere come procedeva
-tieni Nam, mangia- disse jin e nel farlo gli toccò una spalla. Nam al suo gesto reagí guardandolo con dolcezza ed appoggiando la sua mano su quella di jin. I due iniziarono a guardarsi intensamente,sotto gli occhi di Hobi che li fissava sorridendo
-ti ringrazio-disse continuando a guardarlo,dandogli poi l'occhiolino
-ok piccioncini continuerete dopo, ora concentriamoci sui nostri fratelli-disse Hobi intervenendo sorridendo. Tra i Namjin c'era sempre stata molta chimica. Si conoscevano da molti anni, dato che Nam era il migliore amico di Jk. C'era sempre stato un qualcosa tra loro, che andava oltre l'amicizia ma nessuno dei due aveva mai fatto il primo passo.  Mentre stavano lavorando, sentirono il campanello. Erano sorpresi dato che non aspettavano nessuno
-vado io-disse Jin, visto che era già in piedi. Aprendo la porta, perse un battito. Vide davanti a sé i poliziotti e crebbe subito al peggio. Era già sull'orlo del piano. Credeva che la loro presenza li fosse per comunicare cattive notizie riguardante i jikook. Fece un sospiro profondo, preparandosi alla cattiva notizia che stava per abbattersi su di loro.
-salve....nnnnovità? Avete trovato i nostri fratelli?-chiese titubante della risposta che potesse arrivargli
-lei è il signor soekjin?-chiese un dei due
-si...mio fratello sta bene?-chiese subito agitandosi, non capendo tanto interesse nei suoi confronti piuttosto che nei jikook
-signor soekjin lei è in arresto per il rapimento di Jungkook e Jimin-disse il poliziotto tirando fuori le manette con aria molto seria
-cosa? State scherzando spero-iniziò a gridare jin arrabbiato. In quel momento sia Hobi che Nam accorse da lui, non capendo il motivo di tanto trambusto
-che succede?perché lo state arrestando?-chiese Hobi, confuso
-andiamo fatto delle ricerche ed è emerso che i soldi della società da un anno siano stati trasferiti in un conto a suo nome-rispose il poliziotto
-cosa? Un conto a mio nome? Io non ne so niente...dovete credermi-disse jin cercando di difendersi 
-certo e io sono il presidente, deve venire con noi,abbiamo delle domande da farle-disse il poliziotto prendendo jin per un braccio
-vi state sbagliando...lui non ha fatto niente-disse Nam cercando di convincerli, ma invano. Hobi e Nam li guardarono portarlo via, non potendo fare diversamente. Nam rientrò subito, rimettendosi al PC.
-devo trovare qualcosa che lo scagioni....so che non è stato lui-disse Nam lavorando ancora più intensamente

Alla stazione di polizia
-bene signor Jin ci dica come sono andati i fatti?- disse il poliziotto interrrogandolo
-ve l'ho già detto. Io non so niente di questo conto e non so niente sul rapìmento di mio fratello.....io voglio bene a mio fratello, è tutta la mia famiglia e ciò che ne rimane-disse jin
-certo...io invece credo che lei abbia trasferito i soldi in questo ultimo anno e che poi si sia liberato di suo fratello per ereditare la compagnia di suo padre-disse il poliziotto
-senta a me non interessa niente di quella compagnia, ne dei soldi-disse jin, ormai sull'orlo dell'esaurimento
-lei ce l'aveva con suo padre perché non gli aveva lasciato la compagnia e allora ha cercato di riprendersela-disse il poliziotto. Jin fece un respiro profondo e poi parlò di nuovo
-senta, quando mio padre è morto aveva lasciato la compagnia a me. Io ho rinunciato a tutti i miei diritti e alle mie azioni. Non mi è mai importato di un'azienda di moda e mi è sempre andato bene così. Ho lasciato tutto a mio fratello di mia spontanea volontà, che bisogno avrei avuto a rapirlo ed imprigionarlo? Siamo fratelli, se avessi voluto indietro le mie azioni lui lo avrebbe fatto.-disse jin con tono calmo ma preoccupato
-secondo me invece lei ci ha provato ma suo fratello gli ha detto di no e lei lo ha fatto sparire-disse il poliziotto e jin uscì pazzo
-SENTA COME GLIELO DEVO DIRE...IO NON HO RAPITO MIO FRATELLO, IO AMO MIO FRATELLO, È L'UNICA PERSONA CHE MI RIMANE E INVECE DI PERDERE TEMPO CON ME QUI PERCHÉ NON CERCATE LUI E JIMIN. ADESSO POTREBBERO ESSERE IN PERICOLO CHISSA DOVE, POTREBBE ESSERE IN FIN DI VITA O PEGGIO. LA PREGO TROVI MIO FRATELLO INVECE DI PERDERE TEMPO CON ME-urlò jin inziando a piangere. In quel momento un altro agente arrivò,dicendo qualcosa nell'orecchio del collega. Lui fece un'espressione strana poi si allontanò. Dopo pochi minuti rientrò nella stanza, tornando da jin
-signor, abbiamo fatto un errore...può andare-disse. Jin sbarrò gli occhi
-lo avete trovato vero?-disse in preda al panico- ME LO DICAAA-urlò jin
-non abbiamo trovato ancora sua fratello, ma ora sappiamo chi è stato e lo arresteremo presto-disse il poliziotto
-mi dica chi...chi li ha rapiti?-disse jin
-non posso signore, ma le assicuro che riporteremo a casa sano e salvo suo fratello....deve fidarsi di noi-disse il poliziotto togliendogli le manette

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