Era ormai piena notte, circa le 3 e 30. Jimin era ancora sveglio sul suo letto a ripensare a quella serata. Non riusciva proprio ad addormentarsi. Non capiva perché jk si comportasse in quel modo e per lo trattasse in quel modo. Improvvisamente sentí il campanello suonare, che lo svegliò da quel suo stato di trans. Istintivamente, pensando che vista l'ora se lo stava immaginando, aspettò un attimo prima di alzarsi, voleva essere sicuro che fosse reale. Lo sentii suonare di nuovo, così decise di alzarsi a vedere chi fosse.
-chi può essere a quest'ora?-si chiese mentre camminava nel corridoio verso la porta d'ingresso. Non appena fu lì accese la luce ed aprí la porta. Si ritrovò davanti qualcuno che non credeva si sarebbe presentato lì a quell'ora.
-jk...-disse e lui lo guardò
-che ci fai qui?-chiese Jimin
-posso entrare?-chiese jk
-certo, vieni-disse Jimin facendogli segno con la mano di entrare e così lui fece
-posso offrirti qualcosa?-chiese Jimin iniziando a camminare per spostarsi dall'ingresso.
-no Jimin-disse jk prendendolo per il polso per farlo fermare. Jimin si girò di scatto sentendo la sua presa
-che succede jk?-chiese Jimin preoccupato, ma lui non rispose guardando in basso. Jimin, allora, si liberò della sua presa e portò le sue mani sulle guance di jk.
-piccolo, se hai un problema puoi..-cercò di dire jimin,ma jk lo fermò
-finiamola qui-disse jk secco. Jimin perse un battito, sperando di aver capito male
-c-ccosa?-chiese Jimin confuso
-lasciamoci-ripeté jk e Jimin sbarrò gli occhi, sentendo le sue mani iniziando a perdere la presa
-ma.... perché?-chiese Jimin
-non ti amo più-rispose ancora di scatto Jk. Jimin sbarrò gli occhi nuovamente, appoggiandosi al petto di Jk, il quale aveva lo sguardo fisso nel vuoto
-come puoi dire che non mi ami più? Fino a ieri mi saltavi addosso quando avevi occasione e ora mi vieni a dire che non mi ami più?-chiese Jimin alterato e confuso. Jk non rispose
-rispondimi cazzo...che ti prende? -chiese Jimin avvicinando il suo corpo a quello di jk finché non lo toccò. Iniziò a guardarlo dritto negli occhi, sperando di carpire informazioni da questi. Jk era immobile, passivo come se non fosse lì in quel momento. Mentre Jimin era attaccato a lui si rese conto di qualcosa. Qualcosa che faceva cadere quello che jk aveva appena detto.
-non mi ami più eh?-chiese Jimin e Jk spostò lo sguardo verso il basso
-allora spiegami perché il contatto del mio corpo con il tuo ti ha provocato un'erezione?! Eh?! Spiegamelo...se ti mi ami più e non ti eccito più perché ora lo sei?-chiese Jimin irritato. Jk restò fermo e muto
-DIMMELO-gli urlò contro Jimin e Jk lo spinse via dal suo corpo, facendolo andare a sbattere contro il muro dietro di lui.
-mi dispiace devo andare-disse jk, per poi prendere la porta ed andarsene senza aggiungere altro. Jimin puntò gli occhi al cielo per un secondo poi diede un pugno al muro di cartongesso, facendoci un buco. Dopo di che iniziò a piangere, facendosi cadere a terra.
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SEI COME ME
FanficJungkook è il capo di una grossa azienda in Corea, lasciatagli da suo padre. Jimin farà un colloquio per lavorare lì e verrà assunto.Cosa succederà? Tutto è frutto della mia immaginazione P.s in alcuni capitoli possono esserci scene +18