Dynasty, MIIA.
Avvistai Tony combattere accanto a un'altra armatura, quest'ultima blu: probabilmente era Pepper.
Non vidi Peter, ma sapevo che sarebbe stato nei paraggi.Mi avvicinai, ma fui fermata da un nemico che quasi mi infilzò in stile spiedino con la sua lancia da combattimento.
Riuscii a difendermi con il fuoco, ma l'avversario era troppo forte per poterlo mettere completamente fuori gioco.
Ad un certo punto il nemico brandì di nuovo la lancia, che mi sfiorò una seconda volta. Ritirò indietro il braccio per prendere lo slancio e scagliarmela contro un'altra volta, ma improvvisamente la lancia gli scivolò dalle mani.
Anzi, qualcuno gliel'aveva strappato via.Notai solo dopo qualcuno svolazzare per il cielo con la lancia, attaccata ad un filo, la quale gli girava attorno e creava un pericolo pubblico.
La lancia fu quella che trafisse il nemico e lo fece crollare a terra, morto in modo definitivo.Osservai il cadavere del nemico, come per accertarmi che fosse davvero morto, prima di voltarmi e vedere la persona che mi aveva salvato finalmente a terra.
Mi mancò il respiro quando notai la tuta rossa.
Persi un battito quando egli si tolse la maschera.Il viso era lo stesso, puro e innocente, gli occhi nocciola che guizzavano per il campo da battaglia fino a quando si posarono su di me: lo sguardo che aveva era dolce, i capelli scuri scompigliati a causa della maschera che aveva appena tolto, e la bocca schiusa che poi formò un sorriso meraviglioso, quello di cui mi ero innamorata.
Quello era il ragazzo di cui mi ero innamorata.
Peter Parker era davanti a me.
E io non sapevo cosa fare.
Tutte le frasi che avevo pensato di dire, i gesti che avevo pensato di fare... improvvisamente tutto era scomparso: il nulla più totale aleggiava nella mia mente.Mi avvicinai a passi incerti, e lo fissai probabilmente con l'espressione più stranita e sconvolta che avessi mai fatto.
Alzai una mano tremante e gliela posai sul viso.Peter notò il mio tremore e alzò anch'egli una mano per posarla sulla mia in un gesto di sicurezza.
"Sei reale?" sussurrai quasi boccheggiando, formulando quella domanda così stupida ma che, al momento, mi pareva la più consona.
"Sì. Sono qui." furono le sue prime parole dopo cinque anni, prima che io lo tirassi in un abbraccio.
Non mi sembrava neppure vero: stavo stringendo tra le braccia il mio primo, vero e unico amore, dopo aver creduto di non poterne mai più nemmeno fare il nome.
Lo strinsi forte come se temessi che potesse andarsene un'altra volta, e sentii i suoi muscoli rilassarsi e le sue mani posarsi sulla mia schiena, ricambiando la stretta.Mi allontanai nell'abbraccio giusto il tanto per poterlo guardare negli occhi, i quali mi fissavano profondamente.
Fu lui stavolta ad avvicinarsi e congiungere le nostre labbra, mentre le mie braccia si legarono dietro il suo collo, per permettermi di approfondire il bacio.Quando ci staccamo, sorrisi.
Le lacrime di gioia e incredulità che mi solcavano il viso avevano più significato di qualsiasi parola potesse essere pronunciata in quel momento.Vedendomi in quello stato, Peter sorrise.
"Ehi... è tutto okay." disse dolcemente, inclinando il capo.Sapevo che il messaggio implicito era 'non preoccuparti, non me ne andrò più via ora'.
Annuii più volte, continuando a sorridere come un'idiota.
Peter mise le mani sui miei fianchi e si avvicinò lasciandomi un bacio sulla fronte.
Sotto il suo tocco, però, parve sentire qualcosa.
Abbassò la testa e vide il mio fianco sanguinante."Ti prego, me lo hanno già chiesto in molti. Sì, sto sanguinando e no, non è niente di grave." lo anticipai, mettendo un po' di menzogna in quella frase giusto per farlo stare tranquillo.
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𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐖𝐚𝐫
Fanfiction• SEQUEL di "Avengers: The Ultimatum" • Tempo di ambientazione: Endgame Sono passati cinque anni. Grace continua a struggersi per le perdite accusate contro Thanos, perchè lei stessa avrebbe potuto impedirle. Gli Avengers sono praticamente smantell...