Madness, Ruelle.
"Come fai a capirlo da quel diavolo di un microscopio?"
"È semplice studio, ti ho già detto di non distrarmi."
"Sì bè, tu li hai fabbricati per secoli, ovvio che sai tutto sui proiettili."
"Posso sapere perché abbiamo dato una seconda possibilità a quest'uomo? Perche io non l'ho capito. Continua ad abbaiarmi contro come se fosse colpa mia. Vogliamo parlare di quello che hai fatto tu per questi cinque anni?"
"Smettetela, tutti e due!" esclamò Steve.
La rivelazione del proiettile aveva sollevato un putiferio.
Clint aveva dato di matto, scagliandosi contro Tony senza un valido motivo, sostenendo che tra i rischi della missione non era compreso uno scambio di identità passato-presente dei partecipanti.Lui credeva a quel che avevo detto su Nebula, al fatto che quella vecchia aveva sabotato le particelle Pym della attuale per poter tornare al nostro tempo senza alcun intoppo.
Quello che non mi era chiaro era dove fosse la Nebula attuale.Al di là di questo, Tony si era difeso dicendo che non aveva idea di come avesse fatto a succedere tutto ciò, ma Clint non riusciva a sentir ragione e voleva rendere qualcuno responsabile di quello sparo che mi sarebbe potuto risultare fatale.
Io nel frattempo ero seduta sul tavolo, la garza stretta e il dolore attenuatosi, mentre osservavo Steve cercare di sedare l'accesa discussione tra Clint e Tony.
"Litigare ora è l'unica cosa che non ci serve! - continuò il biondo - Dobbiamo trovare Nebula e rimediare."
"Come? - sibilò Clint - Non sappiamo nemmeno dove si trovi quell'altra."
"Ragazzi, - cercò di intervenire Scott - non possiam-..."
"Guardate in cielo." li interruppi fissando il cielo attraverso il soffitto interamente in vetro, e vedendo una specie di grossa astronave sopra il nostro edificio.
Tutto stava andando in ombra sotto l'ingombrante mezzo che sovrastava la base.
"Grace?" fece preoccupato Rhodey voltandosi verso di me, convinto che il veleno del proiettile mi stesse provocando le allucinazioni.
"Guardate. In. Cielo." scandii lentamente, e anche loro alzarono gli occhi.
Non era un'allucinazione, lo capii dalle loro espressioni.
Ci fu un attimo di silenzio; a interromperlo fu Scott, che domandò:
"Cos'è?"La risposta era piuttosto evidente, ma nessuno voleva davvero credere che una navicella spaziale fosse sopra le nostre teste e ci avrebbe ammazzati tutti seduta stante.
"Ho paura a saperlo." rispose Bruce.
Si sentì un sospiro, e la voce che seguì fu quella di Tony:
"Nebula." disse.Non capii cosa volesse dire, e nemmeno ci provai perchè spalancai gli occhi quando vidi una specie di missile che veniva rilasciato dalla navicella.
"Tutti a terra!" strillai, e giusto il tempo di buttarmi giù dal tavolo, ignorando la ferita che probabilmente ricominciava a sanguinare, che l'edificio venne distrutto.
****
Aprii gli occhi e inizia a tossire.
Ero sdraiata su macerie e cocci di pietra, ciò che rimaneva della New Avengers Base, edificio megagalattico e supertecnologico che era stato la mia dimora per quasi sei anni.A fatica mi rialzai sulle ginocchia e cercai di togliermi la polvere dagli occhi e dal viso.
Mi girai per mettermi a sedere e sollevai la maglia per controllare la ferita.
La garza stretta aveva resistito, ma il cerotto sotto di essa era impregnato di sangue: sapevo che prima o poi sarebbe ritornato il dolore lancinante che mi aveva colpito poco prima.

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𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐋𝐚𝐬𝐭 𝐖𝐚𝐫
Fanfiction• SEQUEL di "Avengers: The Ultimatum" • Tempo di ambientazione: Endgame Sono passati cinque anni. Grace continua a struggersi per le perdite accusate contro Thanos, perchè lei stessa avrebbe potuto impedirle. Gli Avengers sono praticamente smantell...