L'arrivo in Italia di Aurora

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Aurora, dopo quelle tante ore di volo, arrivò in Italia. quel paese a lei tanto amato, ora le appariva triste. si era abituata a quel viaggio, a quella compagnia delle amiche, a quel ragazzo conosciuto per caso. le mancava già tutto quanto, ma ormai, non poteva più tornare indietro, ma l'avrebbe tanto voluto fare. Arrivo a Vicenza in tarda serata, suonò alla porta, il padre Leo la vide, ne fu davvero molto felice. ora quella casa fu nuovamente piena, anche se con due sole persone. per Leo, avere la figli a casa, era una gioia immensa, per Aurora invece non fu cosi, certo, fu felice di rivedere il padre, ma non entusiasta di dover stare in quella casa. ''dei siediti, racconta'' disse Leo. Aurora si sedette accanto a lui sul divano, e cominciò a raccontare del viaggio, com'era andata, e tutto il resto. nascose un particolare, la violenza subita. se ne vergognava e decise di tenerglielo nascosto. mai l'avrebbe saputo. non per il momento. Aurora le fece vedere alcune foto scattate col cellulare, anche di Michael. Raccontò al padre ciò che aveva vissuto con quel ragazzo, e Leo, ascoltandola, trovò un assomiglianza con la storia tra lui e Mia, ormai deceduta da qualche anno. sorrise, e fu felice per la figlia. ''c'è un altra cosa papà! gli ho scritto una lettera per dirgli addio.. '' disse Aurora. Leo, la guardò, e vide che negli occhi della figlia, ci fu molto, troppa tristezza, ma fu forte, e cercò di tranquillizzarla, che l'avrebbe dimenticato presto. ''se non ti dispiace io vado a letto papà.. buona notte''. lo baciò sulla guancia, e andò a dormire. in quella stanza Aurora ricordò tutto quanto, e pianse sino ad addormentarsi. in quelle ore, Cristina e Tamara furono già in aereo, rientrando anche loro in Italia. Le due amiche commentarono il gesto di Aurora, e non appena sarebbero arrivate, sarebbero andate subito a casa di lei, per parlarne. anche loro furono Vicentine, non ci fu il problema della distanza. 

Aurora si svegliò più e più volte nel cuore della notte, sognava di essere altrove, ma al suo risveglio non fu cosi, si ritrovò in quella stanza cosi triste. e tornò in uno sconforto tremendo. mancarono poche ore all'alba, e non riusci più a chiudere occhi. si alzò, e si accese una sigaretta, fumata frettolosamente dal nervoso implacabile. decise cosi, di prepararsi, e fare una passeggiata, volle distrarsi un attimo. quella mattina accaddero diverse cose.

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