4.🌧

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Il piano era semplice: svegliarsi un po' più presto del solito, tipo alle 18, andare al molo e lasciare l'ombrello.
Ovviamente sperando piovesse.

Era un piano perfetto, fino a quando non é arrivata quella chiamata.

-Tuo padre sta avendo una ricaduta, ma non hai lasciato abbastanza soldi per una dose extra di medicine. Vuoi che chieda un prestito da parte tua a qualcuno dei medici dell'ospedale?- mi aveva comunicato un'infermiera.

Un altra volta avevo sentito il mondo cadermi addosso, ma non ci avevo dato nemmeno troppo peso. Sono abituato ormai.

Avevo risposto che no, non volevo chiedere un prestito. Avevo già fatto lo stesso errore in passato.

I prestiti non sono mai convenienti per chi li chiede, perché poi ci sono gli interessi, e per un ragazzo come me sono sempre molto salati.

Non so cosa ho fatto per meritarmi questa reputazione, forse niente, ma non sono mai stato visto di buon occhio.

Ho chiesto all'infermiera quanto tempo avessi per portarle i soldi. Mi ha detto 6 giorni al massimo, altrimenti non avrebbero curato mio padre.

Giuro di aver sentito una punta di entusiasmo nell'annunciare quell'ultima frase.

Mio padre ha fatto cose nella sua vita di cui non sono mai andato fiero, ma di certo non si merita di soffrire per una malattia schifosa perché i privati decidono di aumentare i soldi dei farmaci solo per lui.

Tanto quello che ci rimette sono io...come sempre.

Ed ecco come sono finito qui l'ennesima volta chiuso in casa a fare una cosa che ormai sto odiando con tutto me stesso.

Ecco come non sono riuscito a portare l'ombrello al ragazzo.

·• 𝐻𝑒'𝓈 𝒾𝓃 𝓉𝒽𝑒 𝓇𝒶𝒾𝓃 •· // JunhaoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora