2.🌧

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Perché?

Chi era?

Cosa voleva da me?

Mi conosceva?

Ho fatto qualcosa che mi ha fatto scoprire?

Impossibile che sia venuto da me senza sapere minimamente chi fossi.

Impossibile che sia venuto qui per aiutarmi.

Chi mai si offrirebbe di aiutarmi?

nessuno.

Però chi sono io per non accettare l'aiuti di qualcuno?

Nessuno.

Non sono proprio nessuno.

Lo so che mi sta guardando, lo so perché riesco a vederlo. Lui sotto quei maledetti lampioni del lungo lago.

Io riesco a vederlo bene, lui vedrà solo l'ombrello.

Lo alzo, me lo metto un attimo sopra la testa e lo tengo lì.

Devo averlo convinto.

Vedo che se ne va, esce dal mio campo visivo correndo come un pazzo sotto la pioggia.

Chiudo l'ombrello e lo lego a un palo del molo.

Mi piace sentire la pioggia sulla mia testa.

Odio gli ombrelli.

Ma questo lui non deve saperlo.

Si è fatto tardi in ogni caso, sarà meglio che torni a casa.

Come se ci fosse qualcuno ad aspettarmi...

Dopo un paio di passi sul molo però mi volto indietro.

L'ombrello azzurro è ancora appoggiato al paletto, come se non potesse muoversi da lì per chissà quanto.

No, non posso lasciarlo qui. E se qualcuno lo rubasse?

Devo riuscire a ridarlo a quel ragazzo.

Tanto io non ne ho mai bisogno.

Lo prendo in mano, chiuso.

Lo porterò a casa e poi domani lo restituirò.


·• 𝐻𝑒'𝓈 𝒾𝓃 𝓉𝒽𝑒 𝓇𝒶𝒾𝓃 •· // JunhaoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora