Sabato 10 ottobre 2020, 18.00
I signori Barlow, come loro solito, erano a lavoro. Courtney cominciò a prepararsi indossando dei normalissimo vestiti. Doveva uscire con Duncan Nelson, mica con Orlando Bloom. Si guardò allo specchio e fece spallucce, era normale, quindi sicuramente bella ma non doveva fare colpo su nessuno quindi non le importava più di tanto il suo aspetto. Controllò il telefono e vide che si erano fatte le 18.30. Quindi scese e si avviò verso casa di Bridgette, dove le amiche avevano appuntamento prima di andare dai ragazzi. Fortunatamente i Fairlie non abitavano tanto lontani e arrivò lì dopo dieci minuti circa. Bussò e Bridgette le aprì uscendo subito e sistemandosi. «Come sto?» domandò. «Non capisco perché tutta questa importanza nel modo di vestirsi. Gli piacevi con la felpa celeste, perché non dovresti piacergli con un vestito verde?» cominciò a ragionare Courtney mentre s'incamminavano verso il luogo dell'appuntamento. «Strano sentirlo dire dalla figlia dei Barlow» disse Bridgette facendo ricordare a Courtney quanto importante fosse il look nella sua famiglia. «Giusta osservazione. Il look è importante. Questo vestito è bello, sempre meglio della felpa di due giorni fa» commentò Courtney ricordando cosa fare da brava Barlow. «Sono così nervosa!» disse Bridgette scuotendo l'amica. «Ma calmati! A lui già piaci, no? A te piace lui. Aspetta che ti chieda di essere la sua ragazza, accetti e boom: fidanzata» spiegò Courtney che, nonostante fosse la single del gruppo, quella con zero esperienza in amore, dava sempre consigli eccezionali.Sabato 18 ottobre 2020, 18.47
«Amico! Siamo qui da mezz'ora. Perché sei venuto un'ora prima?» domandò Duncan alzandosi nuovamente dalla panchina su cui era seduto. «Avevo paura di arrivare in ritardo» spiegò Geoff levandosi il cappello tipico da cowboy che indossava dall'età di quindici anni. «Non ho parole con te» disse Duncan ridendo e guardando l'ora sul suo cellulare. «Dai, mancano dieci minuti» disse Duncan sospirando. «Solo dieci!? E se non mi volesse?» cominciò a domandare Geoff camminando avanti ed indietro. «Geoff, amico... Ha accettato di uscire con te. Senza offesa ma... Non ci sai fare con le ragazze quindi per aver accettato gli piaci o è proprio disperata. Credo la prima» gli disse Duncan provando a tranquillizzarlo. Videro da lontano due figure e Geoff si calmò perché almeno era arrivata. «Mo non fare l'idiota nervoso. Fa' l'idiota calmo» disse Duncan dandogli una pacca sulla schiena. «Ragazze, siete arrivate!» disse emozionato Geoff guardando la biondina. Duncan affiancò Courtney. «Lasciamoli camminare avanti soli» le sussurrò facendo annuire la castana. Geoff fece cenno a Bridgette di andare e così i quattro cominciarono a camminare per le strade di Toronto. «Vedi, cara Courtney, noi attori non siamo tutti come credi» cominciò a spiegare Duncan. «Ah no?» disse lei sarcasticamente. «Sono uno che ha dovuto subire offese, anche se non mi hanno mai pesato, per entrare a far parte di questo mondo» disse venendo subito interrotto. «È sempre la stessa storia. Ora dirai che hai avuto un'infanzia infelice, che i tuoi hanno divorziato...» cominciò a dire facendolo annuire. «Ma le audizioni ve le fanno in base a questi principi?» domandò ridendo. «Senti. Io mi faccio un mazzo tanto per guadagnare ed essere quello che mio padre non è potuto essere per via del suo suicidio. Cosa c'è di sbagliato in me?» domandò alzando leggermente la voce all'inizio. «Tuo padre...» «Sì. Avevo dodici anni. Faceva uso di droghe, fu messo in carcere per aver provato ad uccidere mia madre ed aver ucciso sua sorella. Alla fine decise che la sua vita non aveva più senso e si uccise» spiegò catturando l'attenzione di Courtney che non pensava si sarebbe ritrovata davanti ad una storia del genere. «Mi spiace. Io non volevo riaprire questa ferita» si scusò la castana. «Non fa niente, è una ferita chiusa. Forse cicatrizzata ma per me ormai è chiusa. Ad ogni modo, guadagno i soldi come un cittadino onesto e se per farlo devo anche firmare autografi a ragazzine invaghite di me, lo farò. Forse a te non piacciono gli attori. Sei una di quelle che pensano che gli unici bravi siano avvocati, giudici, dottori... Vero?» disse vedendo la ragazza abbassare il capo e dire un timido "sì". In quel momento Courtney cominciò a provare vergogna per i suoi pregiudizi, quelli che aveva sempre avuto per via della sua famiglia.angolo autrice
angolo autrice eliminato per ansia
santa tell me... xmas is here
ci sentiamo domani
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Vorrei, Potrei, Non Dovrei
FanfictionLei, una ragazza abituata a vivere segretata in casa, promessa in sposa al figlio di un medico. Lui, un ragazzo che vive nel mondo del cinema e lo svago. Duncan Nelson, ventiquattrenne che per un film si dirige in una scuola dove conoscerà Courtney...