Warm, Uncomfortable Hugs

202 7 38
                                    

Martedì 27 ottobre 2020, 17.13
«Sei convinta che dovrei andare in questo negozio?» domandò il rosso fermo davanti alla porta. «Tutti indossano questi vestiti di questi tempi» gli spiegò Courtney. Harold si decise ad entrare e si guardò intorno. «Prova ad indossare questo» le disse la ragazza dandogli in mano una felpa. «E magari questi» disse dandogli qualche maglioncino sobrio rispetto a quelli che indossava. «Vado a provarli» disse il ragazzo. La castana annuì e lo aspettò davanti al camerino. «Sai non capisco perché t'importi tanto di vedermi con bei vestiti, tanto mi vedrai senza, no?» disse il rosso ridendo attirando l'attenzione di una commessa, il che fece arrossire tremendamente Courtney. «Zitto, Harold» gli sussurrò lei. Il ragazzo uscì dopo dieci minuti e annuì. «Le prendiamo» disse facendo tirare un sospiro di sollievo a Courtney. I ragazzi pagarono e andarono verso la macchina di lui. I pantaloni erano ok e le scarpe accettabili, quindi non c'era bisogno di comprarne delle nuove. «Andiamo a casa tua» disse la ragazza facendogli cambiare direzione. «Voglio cambiare un po' il tuo hairstyle, se non ti spiace» gli disse accarezzandogli i capelli. «Certo che no» disse lui cominciando ad ansimare e lasciandosi convincere, se posso, come un baccalà.

Martedì 27 ottobre 2020, 17.21
«Duncan! Concentrati!» gli urlò il regista. L'attore fece spallucce e provò a non pensare all'immagine della ragazza con quel ragazzo. «Possiamo fare una pausa?» domandò Geoff che sapeva che Duncan non sarebbe riuscito a concentrarsi. «Va bene ragazzi, prendetevi cinque minuti» disse il regista che si era lasciato convincere dal biondo persuasivo. «Dieci» disse Geoff incrociando le braccia al petto e guardando il regista. Egli alzò gli occhi al cielo ma alla fine acconsentì. Geoff andò da Bridgette e la prese per un braccio per poi portarla da Duncan. «Cosa ne pensi della relazione tra Courtney ed un certo tipo con gli occhiali?» domandò il ragazzo sedendosi sulla sedia del regista. «Petronijevic! Giù dalla mia sedia!» urlò il regista facendo sobbalzare il biondo. «Um... Credo parliate di Harold Froud. I genitori di Courtney hanno sempre voluto che si sposasse con Harold, figlio di un dottore e una ostetrica. A lui è sempre piaciuta lei ma a Courtney... Lo trova bruttino. In realtà non si sarebbero dovuti fidanzare obbligatoriamente a quest'età ma visto che hanno paura che lei abbia qualche rapporto con te, hanno deciso di farli fidanzare. Però se ti preoccupa cosa potrebbero fare da soli... Nella loro famiglia si fa tutto dopo il matrimonio» spiegò la biondina preoccupata per il ragazzo. «A me non importa più di tanto con chi fa cosa. Sono preoccupato per fatti miei. Come se mi fossi fissato con una ragazzina» commentò il ragazzo fingendosi indifferente. «Sì ed io sono vergine» disse Gwen che era arrivata qualche secondo prima. «Non lo sei?» domandò sorpreso Trent. «Non è questo il punto! Stiamo parlando di Duncan» rispose vaga Gwen. «Riprendiamo» disse il regista lanciando un'occhiataccia a Geoff. «E dai zio Pino! Placati!» disse il cowboy al regista.

Martedì 27 ottobre 2020, 17.47
Courtney chiuse l'acqua dopo aver lavato i capelli rossi del suo fidanzato. Li pettinò e provò ad usare del gel trovato nell'armadio del padre. Non era di certo una parrucchiera ma non le sembrava tanto difficile fare una pettinatura decente a quel ragazzo. «Questa non mi piace» disse Harold guardandosi allo specchio, nonostante avesse una pettinatura molto più bella. «E' colpa del soggetto» commentò la Barlow portandosi subito le mani alla bocca. Per sua fortuna, il ragazzo non aveva sentito. «Stai benissimo!» disse la ragazza sorridendo poiché fiera per il suo miracolo. «Se la mia ragazza mi vuole così, la accontenterò» disse il ragazzo alzandosi. Pensare che ce l'aveva messa tanto, ci aveva provato, aveva provato a credere nell'amore e aveva fallito miseramente. Voleva stare tra le braccia di quell'attore, piangergli addosso mentre lui la consolava accarezzandole i capelli. Voleva colpirlo ed insultarlo, il tutto mentre veniva avvolta dalle forti braccia dell'attore. Purtroppo, tutto quello che le restava era un abbraccio da parte di quel fragile ed esile ragazzo. Un abbraccio forse pieno di sentimento o forse semplice malizia da parte di lui ma pieno di tristezza da parte di lei. Non avrebbe mai pianto davanti a lui ma sapere che avrebbe avuto la possibilità di stare tra le braccia di Duncan ma si ritrovava tra quelle di Froud le fece scendere una lacrima che le rigò il viso e le cadde sulla mano che aveva appoggiato sulla spalla del rosso.

angolo autrice
hi popolo
na cosa veloce che devo terminare sto libro da 4 soldi

angolo autrice eliminato per ansia

Vorrei, Potrei, Non DovreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora