Words And Confessions

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Mercoledì 21 ottobre 2020, 16.30
«Peccato che tu non possa restare. Sai... Chiede di te ogni giorno» disse Bridgette chiudendo l'armadietto. «Sopravviverà» rispose Courtney andando verso il cortile in cerca di Alejandro. «Courtney, ti ho beccata» disse una voce alle sue spalle. «Duncan, vattene» disse lei senza girarsi. «Sai tra poco sarà il mio compleanno. Non capita tutti i giorni di andare al compleanno di una celebrità» disse lui mettendole nella tasca del cappotto un biglietto. «Spero che non lascerai il tuo futuro nelle loro mani» le sussurrò all'orecchio per poi andarsene. La ragazza alzò lo sguardo e vide il cugino di fronte a lei accanto alla macchina. Andò immediatamente lì e prima che potesse fare qualsiasi domanda entrò e guardò fuori al finestrino. «Non vuoi parlarne?» domandò cominciando a guidare. La ragazza mosse il capo in segno negativo. «Non lasciare che gli zii possiedano la tua vita» disse lui cercando di alternare lo sguardo tra la castana e la strada. Alejandro aveva ragione, Duncan aveva ragione ma non poteva mancare di rispetto alla sua famiglia. Passarono il resto del viaggio in silenzio e arrivarono davanti casa Barlow, dove Alfred la aspettava ogni giorno. «Ci vediamo, Court. Prendi la decisione giusta, ma prendila tu» disse Alejandro prima di sparire completamente girando l'angolo. «Il signorino Burromuerto sembra più saggio e tranquillo» commentò Alfred ridendo andando verso la porta. «Sarà per la nuova ragazza» continuò aprendola. «La ragazza? Per caso ha i capelli neri, gli occhi grigi, magra?» domandò Courtney sorpresa. «Ho visto Alejandro con una ragazza mentre andavo a trovare mio figlio. Lei mi pareva come l'hai descritta. Inizialmente stavano litigando, poi si sono baciati. Ah l'amore! Vallo a capire» disse Alfred lasciando entrare Courtney per poi seguirla e chiudere la porta. La ragazza annuì e salì in camera. Inizialmente era sorpresa ma in realtà si aspettava che quei due si mettessero insieme. Nonostante la loro apparente relazione, a scuola continuavano a sembrare l'uno contro l'altra. Sebbene la castana odiasse la Wilson, non avrebbe detto a nessuno del suo piccolo segreto che condivideva col cugino. Arrivata in camera si toccò la tasca del cappotto. Con quella mano le sembrava di riuscire a toccare la pelle morbida della mano di Duncan che poco prima aveva toccato quella tasca. Prese il biglietto e lo lesse. «Sabato ventiquattro ottobre, alle 20.00, sai già dove abito» Prese il biglietto e lo posò in un cassetto, per poi chiuderlo. Era come se quello fosse il suo cassetto dei sogni, uno che andava aperto solo per riponervi i sogni, ma mai per farne avverare uno. Si mise alla scrivania e cominciò a fare i compiti per la settimana dopo, avendo già anticipato quelli per tutta la settimana.

Mercoledì 21 ottobre 2020, 22.47
Duncan aveva finalmente finito la scena cinquantuno e aveva avuto il piacere di assistere ad una fantastica litigata sul set tra Chloe e Hiromi. «Amico, quelle due stavano per ammazzarsi» disse Geoff passandogli una birra. «Stavano? Pensavo Hiromi fosse morta davvero» commentò Duncan ridendo. «Le hai detto della festa?» domandò facendo un sorso dalla sua bottiglia. «Non credo che verrà. I genitori sono tipi particolari» rispose posando la birra sul tavolo senza averla ancora toccata. «Ma perché ti sei tanto fissato con lei?» domandò Geoff girando la testa verso l'amico. «E perché tu ti sei fissato con Bridgette?» chiese Duncan guardando l'altro. «Bridgette è... Bridgette. È sexy, gentile, simpatica, fantastica» cominciò ad elencare in modo sognante. «Beh vedi... Courtney è diversa dalle altre. Non mi viene appresso, anzi mi odia. Odia il mio mestiere, pensa sia stupido, deve sempre criticarmi, discutere, arrivare ad urlarmi contro quanto io sia inutile. Mi manca litigare» confessò il ragazzo considerato senza sentimenti. Geoff gli diede una pacca sulla schiena e bevve la sua birra. «È una ragazzina, Duncan. Ha anche dei genitori che non vogliono ti frequenti, dimenticala» disse Geoff, nonostante fu difficile per lui pronunciare quelle parole. «Come? Rinuncerei al mio lavoro di attore per lei, mi farei vedere in giro con quella ragazzina, sarebbe uno scandalo, mi odierebbero, la mia carriera finirebbe male ma... Pur di litigare un'ultima volta con lei, lo farei» continuò a spiegare prendendo poi la sua birra e bevendone una gran quantità in un solo sorso. «Ovviamente, queste cose lei non deve saperle, chiaro? E poi... Mi sono accorto di quello che prova per me. Quindi, quella innamorata è la ragazzina, non io» disse convincendo Geoff delle sue parole.

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angolo autrice eliminato per ansia

Vorrei, Potrei, Non DovreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora