What About Me Wanting It?

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Sabato 31 ottobre 2020, 19.47
«Mi spieghi cos'è questa presa di posizione?» domandò alla ragazza vestita da angelo davanti a lui. «E dai Haroldino! Fammi andare!» disse la ragazza accarezzandogli il petto. «S-Se mi prometti che non avrai alcun rapporto con l'attore, non dirò nulla ai tuoi» disse il ragazzo che si era nuovamente fatto raggirare. «Figurati! Perché parlare con lui se ho te come fidanzato?» disse lei prendendo dalla borsa una maschera bianca che le avrebbe coperto il viso cosicché la famiglia non avrebbe notato nulla, almeno sperava. Ovviamente, sarebbe stata attenta. Salutò il fidanzato e s'incamminò verso l'appartamento di Geoff, che si trovava non troppo distante da quello di Harold. «Gwen! E' qui» urlò Bridgette che si trovava davanti casa del fidanzato. «Ragazze!» le salutò Courtney avvicinandosi. «Court! Sei venuta!» esclamò Gwen prendendo per un braccio il fidanzato. «Scusalo, si vergogna per il vestito» spiegò la gotica buttando avanti Trent che teneva la testa bassa. I due avevano fatto vestito di coppia: Gwen si era vestita da accendino e Trent da sigaretta. «Io ti avevo detto di vestirci da assassina e vittima. Non mi ascolti mai» disse la ragazza esasperata. «Entriamo» disse Bridgette ridendo per la coppia. Presero l'ascensore e salirono fino al sedicesimo piano, dove si teneva la festa. Entrarono e videro molta gente tra celebrità e persone "comuni". «Bridgette!» salutò Geoff abbracciando la fidanzata. Courtney cercò con lo sguardo Duncan. Non poteva parlarci, non avrebbe potuto, ma almeno lo avrebbe visto, non attraverso uno schermo, come le aveva promesso quella volta. Finalmente lo vide ma la sensazione che provò non era quella che aveva immaginato di provare. Per sua sfortuna, o forse fortuna perché doveva smetterla di amare quel tale, lo vide parlare animatamente con una ragazza. Non Chloe, un'altra. Per come era vestita, sembrava una modella. Courtney sospirò e decise di andare a prendere da bere. «Bellezza, che fai qui tutta sola? Non hai paura che un angelo possa essere rapito da un diavolo?» domandò la voce dell'attore che, appunto, era vestito da diavolo. Lei alzò lo sguardo e lo fissò. «Potrei sapere il suo nome?» domandò il ragazzo senza ricevere alcuna risposta. «Ho capito... Misteriosa, ecco perché la maschera» commentò bevendo tutto il drink che aveva nel bicchiere. «Magari puoi scrivere, così non sentirò la tua voce e la tua identità sarà nascosta» disse ridendo e prendendola per un polso portandola verso una camera, quella di Geoff che era off limits, tranne che per lui. Il ragazzo chiuse la porta a chiave e prese un blocco e una penna mettendoli poi su un tavolino. Spinse poi la ragazza contro l'armadio mettendola spalle al muro, anzi all'armadio, e bloccandola definitivamente. I due si guardarono negli occhi per un po'. «Pensare che volevo crederci davvero. Davvero speravo non fossi solo divertimento per lui. Evidentemente, lo fa con tutte» pensò tra sé e sé cominciando ad avvertire una tristezza interiore mai sentita prima. Si allungò e prese il block-notes e la penna, scrisse qualcosa e poi lo diede al ragazzo che continuava a tenere le braccia ai lati di lei. «Pensavo avessi una ragazza. Allora non t'importa di lei? Ti diverti con tutte?» lesse ad alta voce il ragazzo. «Qualcuno è geloso. So dall'inizio che dietro questa maschera da angioletto si nasconde un diavolo. Speriamo che i tuoi non lo scoprano. So dall'inizio che sei tu, Courtney» disse togliendole la maschera e rivelando il suo volto. «E se non fossi stata io? Se dietro questa maschera ci fosse stata un'altra ragazza?» domandò guardandolo fisso negli occhi. «Impossibile. Non sei una ragazza qualsiasi, non sei solo una sedicenne, una studentessa. Sei Courtney. La mia piccola ragazza modello ribelle. Sei scappata dalle grinfie dei tuoi e dello stecchino per venire alla festa?» domandò facendola sorridere. Il ragazzo poi la prese per le spalle e la buttò sul letto facendola ritrovare in una posizione in cui non aveva mai immaginato di ritrovarsi. Le sue gote si tinsero di rosso e il ragazzo si alzò immediatamente girandosi dall'altro lato. «Non sai che mi piacerebbe fare con te... Hai solo sedici anni. Non so perché ma ti rispetto ed è strano che lo dica io» disse il ragazzo sempre girato dall'altro lato. «E se io volessi?» domandò la ragazza facendo spuntare un leggero sorriso sul volto del ragazzo che continuava ad essere girato dall'altro lato. «I-Io non voglio che la mia prima volta sia con lo stecchino, come lo chiami tu»

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angolo autrice eliminato per ansia

Vorrei, Potrei, Non DovreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora