Dissappointed

224 6 45
                                    

Martedì 27 ottobre 2020, 16.33
«Courtney, vero?» domandò Chloe, arrivata in anticipo. «Sono io» rispose la castana continuando a camminare verso l'uscita. «Non so bene perché ma a Duncan piaci come ragazza. Però... Hai sedici anni, lui ventiquattro... Sarebbe uno scandalo troppo grande. Io mi allontanerei per salvare la sua carriera, no? E poi... Piccola, innocente e stupida Courtney... Non hai capito che ti sta usando? Per lui sei solo usa e getta. La piccola sedicenne da una notte» disse l'attrice sorridendo falsamente mentre diceva quelle parole che facevano soffrire la studentessa. «Non è vero. Duncan non è quel tipo di persona» disse Courtney che, all'inizio, pensava davvero fosse quel tipo di persona. Che i suoi pregiudizi fossero fondati? Forse avevano ragione i suoi? «Fa' come vuoi. Intanto sono io la sua ragazza, non tu» le sussurrò all'orecchio per poi lasciarla là. La ragazza rimase immobile per un po'. Doveva lasciarlo andare. Per il bene di lei, della carriera di lui e per Chloe, che era la sua ragazza.
«Courtney!» chiamò Duncan da dietro. «Ancora qua? Non lo capisci che ogni volta che parliamo va a finire male?» domandò la castana incrociando le braccia al petto. «Lo so. Sono qui per dirti che quella con Chloe è una falsa, l'ho fatto per te» spiegò il punk grattandosi la nuca. «Bene. Che dovrei fare? A prescindere dal fatto che sia una bugia o meno, noi non possiamo nemmeno respirare l'uno accanto all'altro. Ti ringrazio per avermi salvata dalle grinfie dei miei. Spero abbia una bella vita» Detto ciò se ne andò senza voltarsi. Le aveva fatto male dovergli dire quelle cose ma non voleva avere altri problemi con i suoi e rovinargli la carriera e quindi doveva essere dura come al solito e allontanarlo con le cattive. In realtà, era sollevata dal fatto che le avesse detto che Chloe non fosse la sua ragazza ma tanto nemmeno le sarebbe andato a suo favore. E, inoltre, aveva probabilmente mentito per portarsela a letto. Che idiota. Era stata un'idiota. «Sono solo una stupida ragazzina che credeva che l'amore non esistesse, poi è spuntato il primo amore e mi ha fatta soffrire. Avevano ragione i miei: l'amore non esiste. Sono un'idiota. Non sono mai stata umiliata tanto» pensò tra sé e sé mentre cercava con lo sguardo Alejandro. «My lady» sentì dire da una voce fin troppo conosciuta. Si girò sulla destra e vide Harold. «Volevo chiederti scusa per ieri, non so che mi sia preso. Quando ti vedo non riesco a fermare certi pensieri» spiegò il rosso aggiustandosi gli occhiali. Courtney ripensò a quello che le aveva detto e quasi non vomitò al pensiero di lei e quel ragazzo che... «Non importa. Oggi non potrebbe andare peggio» disse la ragazza salendo in macchina e prendendo tra le mani i fiori che Froud le aveva portato in segno di pace. «Stavi per caso parlando con l'attore?» domandò il ragazzo mettendo in moto la macchina. «Gli stavo dicendo di lasciarmi in pace. Lui appartiene al mondo della televisione, non fa per me. Poi guarda come si veste! E che modi ha di parlare! Che schifo certa gente» commentò la ragazza ancora furiosa e delusa per essere stata solo un oggetto per l'attore. «Io potrò darti ciò che non può darti lui» disse il ragazzo sorridendo. «Spero non intendi quello che penso» disse la ragazza disgustata. «Non conosco le sue dimensioni, non posso giudicare» disse il ragazzo ridendo. «È simpatico, a volte, ci dovrò vivere, quindi vedrò di farmelo piacere» pensò la ragazza. «Essendo fi...fidanzati, potremmo fare cose da fidanzati, no?» propose la castana guardandolo. «Tipo?» domandò Froud. «Un cambio di look» propose lei sorridendogli dolcemente.

«Geoff, caz*o» urlò Duncan in un aula con l'amico. «Che c'è? Non mi hai ancora spiegato cosa è successo» disse il biondo. «Courtney mi ha detto che non possiamo frequentarci e fin qui è giusto, è per i suoi. Poi l'ho vista salire in macchina con uno» spiegò il punk sedendosi su un banco. «Sicuro non fosse il cugino?» domandò Geoff. «Ma quale cugino? Era un coso tutto brutto, secco secco, occhialuto. Un nerd sfigato. E come la guardava...» spiegò il punk urlando ancora. «Lei è costretta a starci, sarà un fidanzamento combinato. Non si confessa con le amiche ma secondo Bridgette a lei piaci tu. E sicuramente non potrebbe mai piacerle quello, lo conosce da quando era piccola e lo ha sempre reputato bruttino» spiegò quello che da manager era diventato psicologo.

angolo autrice

angolo autrice eliminato per ansia

Vorrei, Potrei, Non DovreiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora