CAPITOLO 33

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Il giorno dopo
Bellamy Pov's
"Bell dopo andiamo a farci un giro in centro?"
Gina è completamenta ignara del fatto che dopo io andrò in terrazza a 'parlare' con Clarke, non so di preciso di cosa voglia parlarmi ma ho un brutto presentimento.
"Sta sera passo, vai tu se ti va, io rimango in camera"
Che scusa stupida, ovviamente non penso che ci cascherá.
"Dai! Però se cambi idea raggiungiumi, sarò dove c'è il London Eye sola soletta"
Come non detto.
Mi sorride e si prepara per andare a cenare, faccio lo stesso io.
Appena pronti scendiamo le scale e ci dirigiamo verso la sala da pranzo.
"Buonasera, questo è il vostro tavolo"
Clarke? Ma non era solo receptionista?
"Ehy Clarke ma non eri solo receptionista?" Ecco Gina che precede la mia domanda.
Io rimango in silenzio.
"Una cameriera è malata e visto che lo ha detto pochi minuti prima del turno non avevamo tempo di chiamarne una, quindi eccomi" si indica e sorride.
Quel sorriso.
"Okay" dico rimanendo fermo li.
*spostati dai, vai dalla tua ragazza*
"Okay" ribatte Clarke.
"Okay" ridico.
Che diamine mi sta prendendo, svegliati Bellamy!
"Bell ci sei?" Gina mi riporta lo sguarso su di se.
"Sisi eccomi" mi dirigo verso il tavolo.

Dopo 10 minuti...
"Cosa vi porto da bere? Aperitivo?" Clarke si avvicina a noi che intanto abbiamo il menu in mano.
"Io solo acqua grazie" dice Gina.
Oh andiamo solo acqua? Dai.
"Io il solito" dico semplicemente.
"Il solito?" Gina mi guarda con aria confusa.
"Bitter Spritz" dice Clarke segnando sul blocchetto e io annuisco.
È l'aperitivo che prendo sempre, o meglio prendevo sempre al bar di Roan...oramai non ci vado più da diverso tempo.
Gina continua a guardarmi male.
Che ho fatto ora?
Meglio mangiare va'.

Dopo 1 ora...
Abbiamo appena finito di cenare, non so il motivo ma quando Clarke veniva a prendere le ordinazioni e i piatti ci sono stati dei momenti in cui i nostri sguardi si incrociavano, Gina penso se ne sia accorta.
Ma comunque ora lei è andata a fare una passeggiata vicino al London Eye e io invece fra poco andrò su in terrazza, sono sempre più curioso.
Il turno di Clarke è appena finito e ora tocca a Samuel quindi penso che lei sia già sopra.
Infatti eccola.
Varco la porta che da sulla terrazza e la trovo girata a guardare il panorama, in effetti è proprio bello.
"Eccoti" si gira e si appoggia con la schiena al muretto.
"Devo parlarti di una cosa ma prometti che non ti arrabbi"
Partiamo bene.
Annuisco.
"Ho parlato con Octavia e mi ha detto che da qualche mese a questa parte vi siete allontanati" Abbassa lo sguardo per poi continuare "Bellamy, Murphy? Perché non ti senti più con Murphy? Siete stati importanti l'uno per l'altro"
E ovviamemente Octavia non si fa gli affari propri nemmeno per sbaglio, con Murphy non mi ci sono sentito più perché lui era sempre a scuola e io a lavoro, poi lui si è fidanzato e....ma penso che il vero motivo del mio allontamento verso tutti non sia questo.
"Clarke insomma sei sparita per due anni, le cose sono cambiate! Io sono cambiato!" Mi avvicino a lei che intanto alza lo sguardo verso di me.
"Non sei cambiato tu, ma tu sei diverso quand-" la fermo subito, so dove vuole arrivare.
Vuole iniziare con lo stesso discorso che mi aveva fatto Octavia, ed è finita male.
"No, no, non cominciare anche tu, basta" 
Mi allontano ma lei mi prende per il polso facendomi girare.
"Ti prego Bellamy ascoltami, parla con John, parla con una persona che ti capisca, se non vuoi parlare con me almeno fallo con lui" mi supplica ma non importa, tolgo la mano dalla sua presa e me ne vado lasciandola lì.
Sapevo che sarebbe andata a finire così.
Questa era la cosa importante che doveva dirmi bello, interessante.
Ritorno in camera e mi butto sul letto, però forse ha ragione, Murphy é un buon amico, mi ha aiutato sempre....devo parlarci...insomma è ora.
Prendo il telefono e scorro la rubrica...wow l'ultima volta che lo ho chiamato è stato quasi 1 anno fa.
Squilla.

M: Pronto?
Io: ehi sono io Bellamy
M: Pensavo fossi morto!
Io: John scusa
M: Mi dispiace ma una misera scusa non basta per avermi ignorato per quasi 1 anno.
Ride.
Secondi di silenzio.
M: Però se proprio vuoi farti perdonare dovrai subirti il racconto di tutte le cose che mi sono successe.
Io: sono tutto orecchie!

Un ora e mezza dopo...

M: mi raccomando la prossima chiamata non farla dopo un anno!
Io: Mi hai raccontato la tua vita sentimentale in un ora e mezza, mi ci vorrà un bel po' per riprendermi.
Rido.
M: A quanto pare Clarke ti ha fatto cambiare idea sul tuo isolamento.
Io: Forse
M: beh io vado, ci sentiamo idiota!

Chiamata terminata

Ok lo ammetto, mi era mancato Murphy.
"Eccomi" Gina entra dalla porta della stanza.
"Parlavi con Murphy vero? Lo ho sentito visto che eri in vivavoce" dice ridendo e io faccio lo stesso.
"Ti ho convinto a chiamarlo alla fine eh?"
In realtà non è stata lei, però in effetti lei per un anno ha continuato a dirmi di chiamarlo ma io non lo ho mai fatto, non so perché ma lo ho fatto solamente dopo che me lo ha detto Clarke.
Questo è strano....è possibile che io sia veramente diverso quando sono con lei?
Driin driin
"È Samuel,vorrà parlarmi delle nuove attività del centro" mi saluta di nuovo e va verso l'uscita della camera.
Ed eccola che riesce.
Da quando siamo qui stiamo molto poco insieme....ma perché la cosa non mi fa ne caldo ne freddo?






Spazio autrice
Ehi! Preparatevi che domani ci sarà un capitolo abbastanza scioccante ahahah

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