When I look at you, I see forgiveness, I see the truth.

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Ci sono momenti, nelle nostre vite, in cui il tempo sembra fermarsi, proprio come in una fotografia. Momenti e ricordi restano congelati come dopo il flash di una macchina fotografica. Esistono punti fissi nel tempo che nessuno può cambiare, giorni che sarebbero impossibili da vivere in una maniera diversa, dove nemmeno l'immaginazione ha nessun potere.

Sono i giorni in cui ci rendiamo conto che la 'vita reale' è iniziata, e non possiamo più fingere di vivere immersi nella fantasia. Può essere il primo giorno di scuola, il primo bacio...eventi che non potremo mai dimenticare, nemmeno volendolo.

Quel giorno, ad Avonlea, Diana Barry stava per vivere uno di quei momenti, ma mai sarebbe riuscita a farcela senza l'aiuto della sua vera anima gemella: Anna Shirley Cuthbert.

"Oggi sarà il giorno più bello della tua vita, Diana. Sono così felice per te..." disse la rossa sistemandole il velo per quella che era la centesima volta.

Il vestito bianco faceva sembrare la mora una vera 'regina delle fate', come Anna l'aveva sempre definita. Era fatto di merletti pregiati provenienti da una delle boutique più elitarie di Parigi, con rifiniture in pizzo e balze maestose. Il bouquet era composto fa fiori bianchi raccolti da Anna nel giardino di Esther Gray, un angolo di paradiso che le ragazze avevano scoperto durante una delle loro avventure estive. I suoi capelli, invece, erano raccolti e decorati da una bellissima tiara, degna di una principessa.

"Sei splendida, non oso immaginare cosa penserà Fred quando ti vedrà!"

"Sono così tesa, Anna...e se avesse cambiato idea?"

"Il matrimonio di Prissy e il Signor Philips ti ha traumatizzata a vita mi sa...andrà tutto bene!"

In fondo...tutte le spose hanno dubbi fino all'ultimo...

Anna, quella mattina, si era svegliata più felice che mai, ma c'era un pensiero, nascosto negli angoli più oscuri della sua mente, che la faceva sentire cattiva. Si sentiva cattiva perché in quel momento invidiava la sua amica del cuore, che finalmente aveva trovato la felicità.

Ma dov'era la sua felicità? L'avrebbe mai trovata?

I suoi pensieri furono interrotti dalla marcia nunziale, che echeggiò tra le mura della chiesa.

"è il momento" disse Anna prendendo le fedi nunziali e abbracciando un'ultima volta l'amica.

In poco tempo si ritrovarono a percorrere insieme la navata fino all'altare, sotto lo sguardo d'ammirazione di tutti i presenti. Per un momento, egoisticamente, Anna finse che la sposa fosse lei.

Stava percorrendo quel corridoio con un abito meraviglioso, con le maniche a sbuffo proprio come piacevano a lei. In prima fila vi erano Marilla e Rachel, emozionate più che mai. Tutti facevano commenti su quanto bella Anna fosse con quel vestito e su quanto i suoi lunghi capelli rossi risaltassero con il bianco candido della stoffa.

Poi, girato di spalle, all'altare vi era un ragazzo. Anna cercò di immaginare un bellissimo principe dagli occhi verdi e dai lunghi capelli castani, ma nel momento in cui lo sposo si girò, alzando il velo dal viso di Anna, ecco che Gilbert Blythe apparì in tutta la sua bellezza.

Anna si fermò di scatto davanti a quell'eccesso di immaginazione, ritrovandosi ancora con gli anelli in mano mentre Fred alzava il velo a Diana. Ancora una volta aveva fantasticato troppo.

Si sedette accanto a Ruby, che guardava Diana con aria sognante, molto probabilmente anche lei si stava immaginando al suo posto.

La funzione iniziò e come sempre il sermone fu inerente all'occasione. Nonostante lo sforzo che Anna stesse facendo per non distrarsi durante la celebrazione, non poteva negare di sentire lo sguardo di qualcuno bruciare su di lei dall'altro lato della chiesa.

Chiamatemi Anna [QUINTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora