Gilbert era finalmente riuscito ad addormentarsi, e per tutta la notte aveva dormito beatamente, senza svegliarsi nemmeno una volta. La piccola stufa che Muriel gli aveva dato riscaldava l'intera stanza, rendendola accogliente.
Il riccio aprì gli occhi lentamente, svegliato da uno strano picchiettare. Si passò le mani sul viso e si stiracchiò, scostando le coperte dal suo corpo, ormai accaldato per via della stufa.
Poi di nuovo quel rumore.
Era un lieve bussare, quasi impercettibile.
Gilbert si mise a sedere sul letto e fu in quel momento che notò qualcuno bussare al vetro della sua finestra. Sgranò gli occhi quando lo riconobbe: il piccolo Davy Keith si era arrampicato su un albero per raggiungere la sua stanza e con la sua piccola mano continuava a picchiettare sul vetro, nella speranza che il ragazzo gli aprisse.
Immediatamente si alzò dal letto e spalancò la finestra. Il suo corpo, per metà scoperto, venne all'istante investito da una folata di vento gelido che lo fece rabbrividire.
"Davy, che stai facendo qui sopra? è pericoloso!" lo rimproverò Gilbert prendendolo in braccio e facendolo sedere sul suo letto. Chiuse la finestra e avvicinò la stufa al bambino, che soffiò sulle mani per riscaldarle
"Volevo vederti...perchè ieri non sei venuto a Green Gables?" chiese con aria triste
"Beh...perchè...avevo alcuni impegni da sbrigare e dovevo aiutare Bash con i bambini..."
"Stai mentendo...è per Roy, non è vero? Gilbert, dobbiamo fare qualcosa, è a Green Gables da un giorno e già mi sembra di impazzire!"
Gilbert si accigliò "Che ha fatto?"
"Niente, non ha fatto assolutamente niente! Ma sta appiccicato ad Anna tutto il giorno e Marilla e Rachel li trattano come se fossero una vecchia coppia sposata...non ce la faccio più, lui è così noioso! Ho provato a parlargli ma non vuole saperne di me, mentre era fuori con Anna gli ho persino tirato la palla per vedere se volesse giocare, ma non l'ha nemmeno guardata..."
"Roy è un ragazzo di città, Davy...non è come noi. Si diverte in modo diverso!"
"Beh, a me non piacciono i ragazzi di città!"
"Ad Anna sì però..." sussurrò Gilbert più a se stesso che al bambino
"Pensi...pensi le piaccia? Oh Gilbert, come puoi permettere una cosa del genere? Lui non è fatto per stare con Anna! Da quando è arrivato, persino lei sembra cambiata. Pensavo che voi, dopo il bacio, foste tornati insieme...o almeno ci speravo..."
Gilbert si bloccò, squadrando Davy dalla testa ai piedi "Bacio? Di che bacio parli?"
Il bambino deglutì, capendo di aver detto qualcosa che probabilmente non avrebbe dovuto dire...
"Ehm...c'è una cosa che forse dovresti sapere..." sussurrò abbassando lo sguardo "ma ti prego, non arrabbiarti con me..."
E fu così che Davy Keith vuotò il sacco: disse tutto a Gilbert del loro piano per farli rimettere insieme. Gli disse di essere andato a casa di Diana per farsi aiutare, che Diana aveva chiamato Josie Pye per architettare un modo per farli restare da soli, e che in realtà quell'assurdo gioco aveva il solo obiettivo di farli fidanzare di nuovo.
Gilbert era a dir poco sconvolto. Era passato ormai un anno da quella notte.
Non era arrabbiato, ma si sentiva preso in giro. Il solo pensiero che Diana si fosse intromessa in una faccenda così delicata e avesse organizzato quella messa in scena per farli baciare gli dava fastidio. Soprattutto perchè alla fine tra lui e Anna non era cambiato proprio niente...quel bacio aveva solo contribuito ad aumentare la tensione tra loro e adesso lei si trovava persino tra le braccia di un altro...
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Chiamatemi Anna [QUINTA STAGIONE]
Fiksi Penggemar[COMPLETA] Anna e Gilbert, dopo essersi lasciati, trascorrono un'anno a insegnare: la prima nella piccola scuola di Avonlea, l'altro nella cittadina di White Sands. Cosa succederà quando i due ragazzi si ritroveranno inevitabilmente insieme all'Univ...