"Smetterà mai di piovere?" si lamentò Pris seduta sul davanzale che dava sul cimitero
"Siamo a novembre, fattene una ragione..." rispose Stella voltando la pagina del suo libro.
Ormai da tre mesi l'anno scolastico era nuovamente iniziato e come al solito Anna aveva già dato tutti gli esami in regola
"Non mi spiego come facciate tu e Gilbert a essere sempre al pari con lo studio! Sarò pigra io, ma non riesco a concentrarmi per più di un'ora" continuò Priscilla
"Ci piace competere e...anche studiare. Tra un mese dobbiamo partire e non ho intenzione di portarmi i libri ad Avonlea!"
"Non avevi un appuntamento, tu?" si intromise Stella dando un'occhiata all'orologio
Non appena Anna vide l'orario sgranò gli occhi "Oh mio Dio no! No No! Roy mi ucciderà!"
Quello era un giorno importante per Anna. Roy aveva deciso di presentarle sua sorella, venuta direttamente dagli Stati Uniti. Sfrecciò verso la sua camera, infilando la giacca e prendendo l'ombrello. Corse a perdifiato per almeno due isolati finché finalmente non si ritrovò davanti casa di Roy.
Aveva un'aspetto a dir poco orribile.
"Signorina Shirley! Sta bene?" esclamò Jordan, in maggiordomo, con cui Anna ormai era entrata in confidenza
"Ero in ritardo..." disse riprendendo fiato "Non avevo preparato la carrozza e sono corsa fin qui dalla pensione..."
"Roy è in salotto, la sta aspettando"
Anna non gli diede nemmeno il tempo di prenderle la giacca che subito corse tra i corridoi. Non appena trovò la stanza, girò la maniglia ed entrò senza bussare.
Un silenzio tombale calò. Davanti a lei si trovavano Roy, disteso elegantemente su una poltrona di velluto con un bicchiere di vino in mano, e una bellissima ragazza dai capelli biondo cenere e dagli occhi verde smeraldo, che la guardava a dir poco sconvolta. La somiglianza con il ragazzo era sconcertante.
Anna non capiva perchè la stessero fissando in quel modo, almeno finché non vide il suo stesso riflesso in uno specchio alla parete.
I suoi capelli erano tutti scombinati a causa dell'umidità e del non averli spazzolati prima di uscire. Anche il vestito era malconcio, pieno di pieghe, e le scarpe erano totalmente infangate. Per poi non parlare del suo viso, aveva corso talmente veloce che la sua temperatura corporea era schizzata alle stelle, facendo comparire un colorito rosso sulle guance. Il suo fiato era ancora corto e poteva sentire il suo cuore battere velocemente nel petto.
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Chiamatemi Anna [QUINTA STAGIONE]
Fanfic[COMPLETA] Anna e Gilbert, dopo essersi lasciati, trascorrono un'anno a insegnare: la prima nella piccola scuola di Avonlea, l'altro nella cittadina di White Sands. Cosa succederà quando i due ragazzi si ritroveranno inevitabilmente insieme all'Univ...