False hopes are more dangerous than fears.

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"Sveglia sveglia Bella Addormentata, è ora di alzarsi!" canticchiò Anna iniziando a saltare sul letto di Stella, che si coprì istintivamente le orecchie con il cuscino per non sentirla.

"Anna Shirley Cuthbert...hai intenzione di essere la mia sveglia personale per i prossimi tre anni? Arrivare in ritardo per me è una tradizione..."

"Si! Almeno finché non mi odierai abbastanza da alzarti autonomamente" scherzò la rossa.

Quella mattina di metà settembre, Anna era particolarmente felice. La paura di stare da sola era completamente svanita, sostituita dalla consapevolezza di essere in grado di farcela. Ogni giorno era una nuova avventura da vivere e lei non vedeva l'ora di affrontare la realtà che l'aspettava fuori da quella pensione.

"L'unica cosa che mi dispiace è di non essere in classe con te, Stella..." disse Pris prendendo la ragazza a braccetto

"Fortuna che viviamo insieme e dovremmo stare separate solo qualche ora. è così emozionante avere un'amica al secondo anno!" disse Anna continuando a camminare.

Ci volevano circa dieci minuti per raggiungere la facoltà e per loro sfortuna, dovevano attraversare il cimitero che dava sul retro della pensione per arrivare.

"Questo posto mi da i brividi" disse Pris cercando di non toccare le ragnatele che erano sparse qua e là. "Come fa la signora McKenna a vivere qui?"

"é un cimitero di guerra, la sua famiglia è sepolta qui. è un po' macabro, lo ammetto" rispose Stella sistemandosi il gilet. Il suo abbigliamento assomigliava molto a quello di un ragazzo, ma ovviamente non poteva permettersi di indossare i pantaloni all'università.

"Io la trovo una cosa molto romantica, invece" disse Anna leggendo attentamente alcuni nomi sulle lapidi "Immaginate quanti uomini di valore, eroi di guerra e gentiluomini sono sepolti qui. Quante storie potrebbero raccontare i loro fantasmi, storie d'amore tragico vissute durante la guerra. Anime separate dagli eventi incontrollabili. Potrei stare qui per delle ore a fantasticare su ciò che è successo a queste persone"

"Hai mai pensato di fare la scrittrice, Anna? Il tuo vocabolario è così vasto e riesci ad ammaliare tutti con le parole che utilizzi." disse Pris

In qualche minuto, le tre ragazze si ritrovarono dinanzi la Redmond, un grande edificio di mattoni rossi con immense vetrate e lunghe rampe di scale in marmo. Anna ricordò per qualche secondo quando lei e le sue amiche si ritrovarono davanti la Queens Academy due anni prima per la prima volta. Tutte si sentivano così spaventate al pensiero di iniziare una nuova vita lì e di essere circondate da sconosciuti. Adesso, invece, Anna era emozionata. Una volta messo piede in quell'università il suo destino avrebbe iniziato a prendere forma e il suo futuro ad essere scritto.

"Bene ragazze, ci vediamo in questo stesso posto a fine giornata. Mi raccomando, siate sempre educate e non chiacchierate in classe, soprattutto durante le lezioni del Signor Payson, l'insegnante di storia, odia quando succede! Detto questo, buon primo giorno di scuola!" esultò Stella per poi scomparire tra i corridoi con un gruppo di ragazzi.

"Direi che è ora di andare in classe. Abbiamo matematica a prima ora e sento già che sarà deprimente..." si lamentò Pris per poi essere trascinata per il corridoio da Anna.

Le due ragazze entrarono nella grande aula. Era antica, i banchi erano a due posti e ai muri vi erano appesi poster con tabelline, formule geometriche e regole matematiche.

Non era ancora piena. Anna si guardò intorno per vedere chi fossero i suoi compagni, ma si bloccò istintivamente quando Gilbert fece il suo ingresso con i libri in mano.

Il suo respiro si fermò per un secondo, tanto che Pris dovette prenderle la mano da sotto il banco per farla rilassare. Gilbert, tuttavia, le sorrise lievemente, facendo venire ad Anna e farfalle nello stomaco.

Chiamatemi Anna [QUINTA STAGIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora