Il suono della sveglia mi fece prendere quasi un infarto, forse avrei dovuto togliere quella canzone rock e mettere qualcosa di un po' più adatto. Mi alzai svogliatamente dal letto per andare in bagno a lavarmi il viso e svegliarmi per bene. Un'altra giornata di lavoro era alle porte e non avevo alcuna voglia di andare a quel maledetto bar, ma dovevo farlo, era la mia unica fonte di guadagno da quando i miei genitori mi avevano buttato fuori casa e tagliato i fondi.
Erano ormai due anni che vivevo da solo, i miei mi avevano cacciato dopo aver scoperto che ero gay <<Noi non vogliamo un frocio in casa nostra!>> Furono quelle le ultime parole che sentii pronunciare da mio padre prima che uscisse dalla mia vita, all'epoca avevo quindici anni ed era stato un trauma ritrovarmi in mezzo alla strada senza nessuno da cui andare. Avevo provato a far ragionare mia madre, ma niente, lei era succube dell'uomo che aveva sposato e che io non riuscivo più a chiamare padre dopo ciò che mi aveva fatto.
Dopotutto è stato meglio così, non volevo che delle persone del genere stessero nella mia vita e non ebbi più il problema di dover convivere con loro. I primi tempi furono difficili, molto difficili, riuscii a trovare ospitalità a casa di mia nonna materna, lei viveva da sola ed era parecchio anziana; lasciai la scuola per potermi dedicare a lei e andare a lavorare dato che la sua pensione non avrebbe potuto mantenere entrambi. Purtroppo mia nonna morì qualche mese dopo, aveva 98 anni, non potei andare al suo funerale perché naturalmente era stato organizzato da quella che doveva essere mia madre ma che ormai non sapevo più se definire tale.Prima di morire fece testamento e mi lasciò la casa perché sapeva che ne avevo bisogno, nonostante il resto dei suoi beni andarono divisi ai figli.
Adesso vivevo ancora in quella casa, era parte di me ormai, avevo fatto cambiare la serratura in modo che solo io potessi avere la chiave, non avevo nessuno che viveva con me, a parte il mio gatto Fluffy che trovai fuori la porta una fredda giornata d'inverno. Dopo aver girato diversi lavori finalmente riuscii ad avere un posto fisso al Dooreyoo Café, servire ai tavoli non era poi così male e ci avevo fatto l'abitudine.Quel giorno arrivai a lavoro leggermente in ritardo e dopo essermi scusato con il proprietario mi misi il grembiule e andai a pulire i tavoli prima dell'apertura <<Ehilà Yunho tutto bene?>> Taehyung entrò tutto sorridente dal retro <<Ehi, si tutto ok, ma perché sei già qua? Non inizi il turno più tardi?>>
<<Già ma devo recuperare il permesso di ieri perciò sono venuto prima>> annuii e tornai a fare il mio dovere. Avevo conosciuto Tae quando andai a lavorare lì, fu lui ad insegnarmi tutto quanto e a coprirmi quando facevo un qualche pasticcio i primi tempi; adesso eravamo ottimi amici, a dire la verità era l'unica persona che potevo considerare veramente un amico.La mattinata passò abbastanza in fretta e tutto andava come sempre, finché non vidi entrare quel ragazzo.
Bello, alto, con i capelli castani e un cappotto attillato, era un po' di tempo che veniva, mentre prima non si era mai fatto vedere. Ma mi era bastata una volta perché mi colpisse, il modo in cui si atteggiava, sempre riservato ma allo stesso tempo socievole, il suo sorriso che mi faceva sentire un groviglio all'altezza dello stomaco ogni volta che lo vedevo. All'inizio non ci credevo neanche io, che mi fossi preso una cotta per un cliente? Non mi era mai capitato, avevo amato solo un ragazzo in vita mia, prima che tutto andasse a puttane, ma questo mi aveva spezzato il cuore e dopo esser riuscito con tanta fatica a ripararlo, non avevo più avuto il coraggio di darlo a nessun'altro.Stava lì con il suo amico a sorseggiare una bevanda calda che Tae gli aveva appena servito, faceva abbastanza freddo quel giorno e ormai l'inverno era arrivato. Dopo un po' si aggiunse un altro ragazzo, non sapevo chi fosse ma non mi importava poi più di tanto, ciò che volevo io era parlare con Mingi, lo guardavo sempre quando era lì e spesso gli sorridevo, lui lo notava e distoglieva lo sguardo, avrei voluto avere una conversazione con lui più lunga dell'unica che già avevo avuto. Incredibilmente l'occasione capitò proprio a pennello, non c'era molta gente e quindi avevo un minuto libero quando vidi Mingi entrare nel bagno, decisi di seguirlo e provare a rompere il ghiaccio, era arrivato il momento di conoscere qualcuno di nuovo e buttarmi con un ragazzo, lui poi mi attraeva proprio tanto, non riuscivo a togliermi la sua immagine dalla testa.
![](https://img.wattpad.com/cover/234958189-288-k272211.jpg)
STAI LEGGENDO
ѕανє мє || ᴀᴛᴇᴇᴢ
Fiksi Penggemar⟨⟨𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐯𝐞𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐦𝐢 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨⟩⟩ ↬Semplici adolescenti con una v...