𝐗𝐈

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Non mi era mai capitato di avere quella sensazione, non avevo mai provato qualcosa di così forte per qualcuno e.... Era bellissimo.
Ero stato con altri, ma nessuno che mi facesse sentire come quando stavo con lui, nessuno che mi rendesse così naturale tutto ciò che facevo.
Era stato così bello, nonostante fosse la prima volta, nonostante fosse accaduto così d'improvviso.
All'inizio pensavo fosse solo attrazione fisica, ma presto mi resi conto che non era così, non dopo averlo fatto, non dopo quel bacio che, pur essendo un semplicissimo bacio, aveva significato qualcosa di più.

Ma adesso erano passati dei giorni e Hongjoong non si era fatto vivo. Mi imposi di riconsegnargli l'orecchino, andare in quella casa che incuteva così tanto timore era l'ultima cosa che avevo voglia di fare, ma ci andai.
Lo avevo visto distaccato, come se non volesse vedermi, come se si vergognasse di ciò che c'era stato.
Iniziai a farmi mille paranoie sul motivo, non gli era piaciuto? Voleva solo quello?
Qualsiasi cosa vedessi o sentissi, mi riportava a lui, con i suoi capelli blu mirtillo e il suo comportamento schivo e arrogante fuori, ma dolce dentro.

Era proprio quest'ultimo ad avermi colpito, quando eravamo soli sembrava diverso, non faceva lo stronzo. Sembrava un ragazzo come tutti gli altri.

Fu il suono della sveglia a riportarmi alla realtà e mi distrasse dai pensieri che ormai da giorni mi tormentavano anche durante la notte, impedendomi di dormire.
Mi alzai svogliatamente dal letto e lentamente mi diressi verso la porta della mia stanza per andare in bagno.

<<Hey figliolo>> mio padre mi passò accanto mentre percorrevo il corridoio di casa mia, scompigliandomi i capelli con la la mano <<Eddai non sopporto quando fai così>> risposi seccato
<<Hai la luna storta stamani?>> Sbuffai senza rispondergli ed entrai nel bagno per fare una doccia.

Non feci colazione quella mattina, non avevo molta fame e oltretutto ero in ritardo a causa della mia eccessiva lentezza nel prepararmi.
Presi solamente degli spiccioli che stavano nel mobile in soggiorno e uscii salutando di sfuggita mia madre intenta a preparare la colazione a mia sorella.

Il tragitto per la scuola fu abbastanza tranquillo e questo lasciò nuovamente spazio hai miei pensieri, così per non affliggermi di nuovo con mille supposizioni, presi le cuffiette ed iniziai ad ascoltare la musica.
Era il mio modo per uscire dal mondo, per isolarmi e non pensare più, per mettere in pausa lo scorrere del tempo.
Entrai nell'edificio scolastico e istintivamente i miei occhi andarono a cercare Hongjoong tra la miriade di ragazzi che popolavano quel posto, ma senza trovarlo.
Sentii una mano toccarmi la spalla e mi girai di scatto, quasi convinto che fosse proprio lui, forse era più una speranza che una convinzione.
Rimasi palesemente deluso nel trovarmi davanti Mingi che mi sorrideva, mi tolsi una cuffietta per sentire quello che aveva da dire <<Ti aspettavi fosse qualcun'altro?>> Si mise di fianco a me e continuammo a camminare <<Forse>> ammisi sperando che non mi chiedesse chi fosse questa persona, e infatti non lo fece <<Volevo chiederti se ti andava di vederci dopo scuola>> non risposi, continuavo a cercare con lo sguardo la solita persona <<Mi stai ascoltando?>> Appoggiò la mano sinistra sulla mia spalla e mi diede una scossa riportando la mia attenzione su di sé <<Hey! Così mi stropicci l'uniforme!>> Non che mi importasse poi tanto di quella stupida camicia bianca con la cravatta blu.
<<Insomma ti va di uscire si o no!?>>

<<S-si, va bene>> risposi non molto convinto, la mia mente stava da tutta un'altra parte.
<<Bene allora ci vediamo fuori scuola, a più tardi>> mi salutò con la mano girando verso destra per cambiare corridoio, io ricambiai il gesto e continuai fino alla classe.

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A metà mattinata iniziai ad avere fame "Si può sapere perché non hai fatto colazione quando potevi!?" Mi maledissi internamente. Per fortuna avevo almeno preso dei soldi e potevo prendere qualcosa da mangiare alle macchinette poste all'interno dell'edificio scolastico.
Chiesi all'insegnante di uscire per andare in bagno, con l'intento di andare a prendere la prima schifezza che potessi mettere sotto i denti. Stavo camminando nel corridoio, girai un angolo e proprio in quel momento, quando meno me lo aspettavo, vidi Hongjoong poco più avanti.
Stava evidentemente litigando con una macchinetta prendendola a calci. Mi congelai sul posto appena lo vidi, lo avevo cercato invano per giorni e adesso che lo avevo davanti non sapevo cosa dirgli.
Lui non mi aveva notato, era troppo impegnato ad imprecare per avere qualsiasi cosa stesse cercando di ottenere.

ѕανє мє || ᴀᴛᴇᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora