𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈

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Scesi di corsa le scale di casa intento a cercare con lo sguardo il mio cellulare, ignaro di dove lo avessi lasciato prima di andarmi a preparare. Ancora era tutto deserto, le sale vuote e i camerieri occupati a correre da una parte all'altra per far essere tutto in perfetto ordine per l'arrivo degli ospiti. I miei zii stavano probabilmente sistemando gli ultimi affari e Mingi si stava finendo di preparare, io avevo già indossato il mio abito quando finalmente trovai il telefono in cucina, lo afferrai iniziando a cancellare un po' di notifiche da vari social e anche qualche spam. Mi resi conto solo dopo che sul grande tavolo erano apparecchiati tutti i vassoi che aspettavano di essere trasferiti nella sala principale, mi avvicinai controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi, e presi qualche stuzzichino da mangiare.
Quella sera non avevamo neanche cenato a causa dei preparativi e quindi ero completamente a digiuno dal pranzo, oltre alla fame, poi, avevo il presentimento che avrei bevuto parecchio quella sera ed era meglio mettere qualcosa sotto i denti prima di rischiare di sentirmi male con del semplice vino bianco.

Sapevo che Mingi avrebbe portato Seonghwa, ma dentro di me continuai a sperare che non fosse così. Mi sentivo troppo in colpa per quello che avevo fatto, e se me lo fossi trovato davanti non so cosa avrei potuto dirgli. Era meglio che non avessimo occasione di parlarci, perché avevo paura di riuscire a ferirlo ancora di più, e sapevo di esserne in grado.
<<Mingi! Hongjoong! Venite qua un momento>> La voce di mia zia risuonò in tutta casa, subito mi pulii le mani dalle briciole e corsi nell'atrio da lei, <<Bene, il vostro compito stasera è quello di accogliere gli ospiti, e chiunque voglia venire>> iniziò a parlare quando ancora mio cugino stava scendendo le scale, roteai gli occhi sbuffando, <<Seriamente???>> Risposi io palesemente scocciato <<Sì, e non voglio sentire polemiche, mi sembra anche un lavoro piuttosto semplice salutare>> "Un lavoro semplice, si, ma non se devi salutare la persona che ti piace quando questa ti odia" avrei voluto rispondere, ma mi limitai ad annuire. <<E tu figliolo sbrigati, non sei esentato>> asserì prima di sistemarsi una piega del vestito e dirigersi verso l'ufficio di mio zio. Osservai la sua sagoma camminare sui tacchi con quei capelli biondi che sventolavano da una parte all'altra e mi chiesi quando avrebbe smesso di credersi su un piedistallo.

Mingi mi sorpassò andando verso il bagno, mancavano ancora quindici minuti all'arrivo delle persone, ma già avevo deciso che non avrei salutato proprio nessuno, per una volta non volevo essere il ragazzo perfetto ai loro occhi, rimasi però lì nell'atrio in disparte per vedere chi arrivasse. Ben presto Mingi si fermò sulla porta e iniziò ad accogliere persone, ogni tanto buttavo un occhio a chi mi passava davanti, nessuno che conoscessi realmente. Alcune persone ero piuttosto sicuro di averle già viste in vita mia anche se non sapevo dove, altri erano amici di famiglia e questi mi salutavano con uno sguardo e un sorriso che non sempre ricambiavo. C'erano anche parecchie persone che non conoscevo minimamente e a quanto pare neanche i padroni di casa, dal momento che li salutavano in modo distaccato e piu formale. Dal punto in cui ero riuscivo a vedere sia quello che accadeva dove l'entrata e sia le persone dentro la sala, continuai a guardare il cellulare finché non vidi entrare Seonghwa. Alzai la testa osservandolo passare davanti a me insieme a Yeosang, mi guardò per un secondo e mi fece pietrificare, aveva lo sguardo di qualcuno che sarebbe voluto essere in qualsiasi posto all'infuori di quello. La sua bellezza mi lasciò spaesato, non lo avevo mai visto con una camicia elegante, ma cavolo quanto gli stava bene, mi sentii ancora più in colpa a vedere quel ragazzo meraviglioso, ma sapendo che non mi meritavo più di averlo.

Vidi che i due si trovavano piuttosto spaesati all'interno della casa, e l'ultima cosa anche volevo era che i miei zii mi dicessero di intrattenerli. Così andai da Mingi e mi offrii di fare quel "lavoro" al posto suo, lui sembrò colpito da ciò e accettò di buon grado la cosa, d'altra parte chi non l'avrebbe fatto?
Rimasi là per un po' cercando di sorridere a più persone possibili nonostante ciò mi risultasse al quanto difficile, ad un ceto punto vidi arrivare il ragazzo di Mingi, lo riconobbi per via dei capelli rosa e della sua statura, se l'era scelto davvero bello. <<Ciao>> mi disse fermandosi davanti a me, <<Ciao, sei l'amico di Mingi, vero?>> Chiesi non volendo dare nulla per scontato <<Esatto>>
<<Bene intanto entra, vado a chiamarlo>> mi ero già stancato di stare lì fuori con il freddo invernale oltretutto per cui ne approfittai per vedere la situazione all'interno. Il ragazzo rimase nell'atrio mentre io mi diressi verso gli altri dopo averli visti un angolo della casa. Rimasi sorpreso a vedere che il castano non era con loro, e mi chiesi dove fosse. Appena Mingi seppe del nuovo arrivato, andò da lui senza pensarci due volte lasciandomi solo con Seonghwa che prontamente iniziò  a guardare altrove. Cercava di sembrare sereno benché si vedeva che c'era qualcosa che lo turbava e sapevo benissimo di essere io.

ѕανє мє || ᴀᴛᴇᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora