𝐗𝐈𝐕

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Si poteva sentire la musica fin fuori il locale, le luci a led dell'insegna tutte colorate erano in forte contrasto con l'abito nero e triste dell'uomo che stava all'entrata, in piedi senza muovere un muscolo, incutendo una sorta di timore se rimanevi a fissarlo per più di cinque secondi.
Mi feci coraggio, mi avvicinai e gli mostrai il mio biglietto per entrare, lui annuì freddamente e mi lasciò passare, così mi ritrovai catapultato in quella realtà di cui ormai avevo perso un po' l'abitudine.
All'interno c'era molta gente che ballava o parlava seduta sui divanetti in pelle, una ragazza mi urtò uscendo da quel posto e potei sentire fin troppo bene la puzza di alcool che emanava, sarei finito così anche io?

Alla fine ero andato a quella festa in discoteca, sarei potuto benissimo andare in un qualsiasi pub a bere e magari rimorchiare qualcuno, ma scelsi di andare là. Non sapevo perché, o meglio, in realtà lo sapevo, ma mi convinsi che non fosse per via di quel ragazzo.
Mi guardai intorno, cercando qualcuno che conoscessi o con cui avrei potuto approcciare una conversazione, chissà magari quella serata sarebbe potuta finire nel modo migliore.

Decisi di andare a prendere qualcosa da bere, essere un po' brillo mi avrebbe sicuramente aiutato a lasciarmi andare con qualcuno.
Fu proprio in quel momento che lo vidi, appoggiato al bancone mentre aspettava, molto probabilmente, il suo ordine.
Si girò per un attimo e, nonostante la grande quantità di persone presenti, non potei fare a meno di notare la sua camicia con due bottoni aperti e le maniche arrotolate fino al gomito. Cavolo quanto era figo, mi morsi il labbro inferiore senza rendermene conto, era solo la seconda volta che lo vedevo e già lo trovavo attraente?
"Basta San tanto sai che non ne vuole sapere niente di te".

Rimasi a guardarlo per due minuti poi "Oh fanculo!" Mi diressi a passo svelto verso di lui.
Naturalmente non fu molto felice di vedermi, in realtà non capivo se gli avessi fatto qualcosa io, che non ricordavo minimamente, o se era per via della mia famiglia, anche se per essere la seconda mi sembrava un po' esagerata la sua reazione ogni volta.
Lo osservai allontanarsi, se non voleva parlarmi non potevo certo forzarlo, rimasi un po' sorpreso quando vidi che si era diretto verso altri tre ragazzi, e due di loro li conoscevo benissimo.

Mingi e Yeosang stavano seduti insieme a lui e ad un tipo dai capelli rossi, trovarli in quel posto era l'ultima cosa che mi aspettavo, sapevo quanto Mingi fosse riluttante all'idea di partecipare ad eventi con molta gente, di qualsiasi tipo essi fossero.
Senza pensarci due volte mi sedetti al bancone e ordinai un Margarita, scambiai quattro chiacchere con il barista, un tipo abbastanza simpatico, e anche molto sexy in verità.
<<Devi averlo fatto arrabbiare molto quel ragazzo>> fu lui il primo a parlare <<In realtà non ho idea di cosa io gli abbia fatto, vorrei cercare di capirlo però>> continuai a sorseggiare il mio drink mentre il ragazzo si accingeva a preparare quelli richiesti dalle persone accanto a me <<Lo conosco, viene qui spesso....>> Si fermò per un attimo <<Se ti serve una mano con lui fammi sapere>> <<Sarà fatto>> risposi ridacchiando leggermente per quell'insolita offerta.

Finii di bere e mi voltai per buttare un occhio alla pista da ballo, vidi i quattro ragazzi che si stavano dirigendo verso il centro della sala, probabilmente volevano scatenarsi come tutti gli altri.
Rimasi fermo a guardarli, in realtà guardai più che altro Wooyoung, dato che il tipo dai capelli rossi era sparito dalla circolazione e gli altri due, dopo un po', erano finiti nell'altro angolo della sala.

Però Wooyoung rimase lì davanti ai miei occhi e mi persi osservando i suoi movimenti fluidi ed energici, a tratti anche sensuali. Era molto bravo a ballare, al contrario di me che invece facevo un po' pena. Pensai che se volevo parlare con lui quello era il momento migliore, potevo portarlo fuori senza che nessuno dei suoi amici si mettesse in mezzo, e così feci, mi avvicinai a lui e lo afferrai d'improvviso per un braccio bloccando i suoi movimenti, lo tirai costringendolo a seguirmi verso l'uscita di sicurezza che avevo adocchiato poco prima.

ѕανє мє || ᴀᴛᴇᴇᴢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora