✯ 𝐏𝐑𝐎𝐋𝐎𝐆𝐔𝐄 - 𝐁𝐔𝐒𝐀𝐍

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Erano le due di pomeriggio quando Hyejin e il suo ragazzo, Jihoon, arrivarono nel loro nuovo appartamento a Busan

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Erano le due di pomeriggio quando Hyejin e il suo ragazzo, Jihoon, arrivarono nel loro nuovo appartamento a Busan.
Entrambi erano molto entusiasti di dare inizio a quella nuova sfida, ovvero provare a convivere insieme.

Prima abitavano a Seoul, ma a Jihoon mancava così tanto la sua famiglia che decise di trasferirsi a Busan per stare di più con i suoi cari.
Fu proprio lui a proporre a Hyejin l'idea di convivere insieme e la ragazza aveva accettato senza alcun tipo di problema: certo, le sarebbe dispiaciuto lasciare la sua città natale, ma d'altra parte vedeva quella proposta come un qualcosa di nuovo che doveva essere sperimentato.

Avevano deciso di prendere un appartamento in affitto nel cuore della città: i genitori di Jihoon avrebbero contribuito a pagare le spese fino a quando i due non si sarebbero trovati un impiego che li avrebbe resi in grado di mantenersi da soli.

«Questa è la casa...» disse Jihoon, controllando che l'indirizzo fosse giusto

«Mi sembra un po'...piccola...» disse Hyejin, entrando e guardandosi intorno

«Lo so...ma almeno le foto che avevano pubblicato sul sito sono molto fedeli alla realtà.» disse Jihoon visibilmente più soddisfatto di Hyejin «Poi non dobbiamo nemmeno preoccuparci di sistemare la casa con nuovi mobili perché dobbiamo attenerci a questi.»

Hyejin continuò a guardarsi intorno e non si sentì completamente soddisfatta per l'affare appena concordato.
Aveva sperato che la casa fosse leggermente più grande, invece era proprio fatta per due persone, non di più.

«Comunque sia, sarà il caso di dare una bella ripulita.» disse Hyejin

«Ehi calmati, siamo appena arrivati ti ricordo. Andiamo a farci un giro per la città e vediamo cosa c'è di bello!» esclamò Jihoon, facendo un sorriso che potesse convincerla

Hyejin si lasciò convincere e seguì il suo ragazzo con l'animo più sollevato e con tanta curiosità nel visitare Busan.
Intanto, dall'altra parte della città, ovvero nell'azienda della famiglia Jeon, il figlio del direttore stava facendo i conti con un caffè rivoltato e con una dipendente impacciata.

«Mi dispiace signor Jungkook!» esclamò la ragazza, coprendosi la bocca con le mani per il pasticcio appena commesso

«Dannazione Seungyeon! Ma come si deve fare per farti capire che non devi correre mentre porti una bibita o qualcos'altro?! Guarda cos'hai fatto!» esclamò il ragazzo seriamente arrabbiato

Si alzò in piedi e afferrò i fogli che prima si trovavano sulla sua scrivania e che in quel preciso istante si erano completamente bagnati con il caffè che Seungyeon, la sua segretaria, gli aveva appena portato.

«Sono mortificata signore, non volevo...non capiterà più!»

«Lo hai detto anche due giorni fa, ma non vedo cambiamenti! Prendi la tua roba ed esci. Sei licenziata: evidentemente questo lavoro non fa per te!» disse il giovane

«M-Ma i-io...»

«Mio padre ti darà ugualmente il tuo stipendio, non ti preoccupare. Ora se permetti, devo andarmi a pulire.»

Superò Seungyeon e uscì dal suo ufficio con l'intento di parlare in privato con il padre di quanto era successo.
Il ragazzo, il cui nome era Jungkook, era furioso: a quanto pareva nessuna sua segretaria era in grado di lavorare come avrebbe dovuto.

Bussò alla porta dell'ufficio di suo padre e dopo aver ottenuto il permesso, entrò.
Si inchinò davanti a lui e poco dopo si mise seduto sulla sedia davanti alla sua scrivania.

«Che succede? Ti sei dimenticato di mettere da lavare la tua camicia?» domandò l'uomo, scherzando

«Non essere spiritoso. Sono venuto qui per dirti che ho licenziato Seungyeon.»

Il padre del ragazzo rimase impassibile: chissà per quale ragione non era assolutamente stupito di tale notizia.

«Cos'avrà mai fatto Seungyeon per farsi licenziare da te dopo che è stata assunta una settimana fa?» domandò l'uomo

«La mia camicia e i miei pantaloni non sono una motivazione valida?» domandò Jungkook

«Jungkook devi avere più pazienza con le segretarie: nell'ultimo mese ne hai cambiate sei e Seungyeon è stata quella che è durata di più.»

«Se non sono in grado di svolgere il loro compito qui, non capisco perché debbano essere assunte!»

«E cosa devono saper fare per meritare di lavorare qui?»

«Beh devono essere puntuali, non mi devono far fare i bagni nel caffè, devono essere sempre raggiungibili e soprattutto devono essere organizzate!» esclamò Jungkook

«Quindi cosa proponi?»

«Metti il solito annuncio che si cerca una dipendente qui, ma dovrà sostenere un colloquio con me. Sarò io a dover decidere se va bene o meno.» disse il ragazzo

«Come vuoi tu, ma Jungkook...questa è l'ultima che ti concedo, poi spetterà a me il compito di licenziarla, intesi?»

«Va bene papà.»

Detto ciò, Jungkook si alzò in piedi e dopo essersi inchinato ancora una volta, uscì dall'ufficio di suo padre.

Quell'azienda era veramente importante e di conseguenza il personale che doveva lavorarci doveva essere professionale e serio. Non accettava nessuno che non possedesse tali qualità.

Salve!

Questo è il primo angolo autrice che faccio per questa storia.

Ho deciso di pubblicare il primo vero capitolo per farvi capire di che stampo sarà.

Vi chiedo solo un minimo di pazienza perché da questo momento in poi "Secretary" è ufficialmente in pausa perché voglio terminare "Demon" e "Idol 2" (se volete leggerle passate nel mio profilo).

Grazie per la comprensione e ancora tante grazie per la pazienza❤️

✯𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓𝐀𝐑𝐘 [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora