✯𝐒𝐄𝐂𝐑𝐄𝐓𝐀𝐑𝐘 [𝐉𝐞𝐨𝐧 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤]

✯ 𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝟐𝟓 - 𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄 𝐎𝐅 𝐃𝐈𝐑𝐄𝐂𝐓𝐈𝐎𝐍

Hyejin aveva finalmente deciso di tornare a lavorare per Jungkook alla JTC e ancora non ci poteva credere.
Se Jungkook le avesse chiesto di ritornare il giorno dopo il suo licenziamento, sicuramente la ragazza avrebbe saputo rifiutare la sua proposta con più decisione: era incredibile come in una settimana di tempo, invece, la sua sicurezza fosse diminuita.

Ovviamente Hyejin pensò che i sensi di colpa avessero influenzato tutta la situazione: se non li avesse provati nemmeno un po', sicuramente non si sarebbe fatta alcun problema a dirgli un semplice "no".
Il giorno in cui Jungkook si era presentato al bar fu completamente difficile da dimenticare per lei: quel suo sorrisetto strafottente, le sue parole che dimostravano quanto pensasse di avere ragione e la sua insistenza rimasero impresse nella testa della ragazza.

Sicuramente se si fosse trovata al suo posto e avesse dovuto convincere qualcuno a ritornare a lavorare, avrebbe lasciato perdere già dopo due tentativi.
Invece no: Jungkook era andato fino in fondo e aveva fatto finta di cedere come ultima arma per riuscire a vincere quella battaglia a chi era più testardo.

E ovviamente Hyejin si era dimostrata di gran lunga la più testarda.

Dopo aver accettato di ritornare alla JTC, Hyejin chiese a Jungkook di poter ricominciare a lavorare dal giorno seguente dato che non riteneva professionale abbandonare il bar proprio nel mezzo del pomeriggio e durante l'orario del suo servizio.
Inoltre, c'erano molte cose che avrebbe dovuto sistemare prima di mettere effettivamente piede alla JTC.

Jihoon.

Il suo ragazzo non sarebbe stato tanto felice di sapere che sarebbe ritornata alla JTC, quindi durante il tragitto per tornare a casa, Hyejin cercò di formulare un discorso che lo avrebbe convinto senza dare vita a discussioni inutili.
Lo avrebbe accettato, così come aveva fatto lei.

Poi se Jungkook avesse tenuto fede alla parola data, probabilmente Hyejin sarebbe riuscita a trovare il giusto equilibrio e tutto il malessere che aveva dovuto sopportare prima se ne sarebbe andato.
Decise di addolcire il tutto cercando di tornare prima a casa per cucinargli il suo piatto preferito: di sicuro non si sarebbe arrabbiato troppo.

Anche se aveva detto a Jungkook il contrario, avrebbe dovuto provare a fidarsi di lui e delle sue parole: in fondo era un uomo d'affari e un uomo d'affari era sempre di parola.

Teoricamente.

La tavola era imbandita ed era tutto pronto: mancava solamente che Jihoon arrivasse e poi Hyejin avrebbe avuto il via libera.
Era ansiosa: sapeva che le avrebbe dato del filo da torcere prima di accettare la situazione.

«Jagi! Sono a casa!» esclamò lui, appoggiando le chiavi sul tavolo accanto

Non appena Hyejin lo sentì, si affacciò dalla cucina e gli riservò un grande sorriso.
Il giovane allargò le braccia e aspettò che la ragazza si avvicinasse per abbracciarlo e così fece.
Aveva regnato una grande armonia nell'ultimo periodo e Hyejin temette di dovervi rinunciare ancora una volta.