Una mattina, Jeongin e Seungmin raggiunsero Jisung e Felix, come sempre, e insieme entrarono a scuola, ma Seungmin sembrava essere più felice del normale.
«Come mai siamo così felici oggi?» Felix alzò e abbassò le sopracciglia.
«Sono sicuro che abbia a che fare con una persona in particolare.» Jisung diede una spallata a Seungmin, che lo spinse via.
Jeongin si portò una mano sul mento. «Qualcuno il cui nome fa rima con bwang byunjin.»
Il ragazzo alto roteò gli occhi per quanto idiota fosse Jeongin. «Sì e no, sono anche felice di non dover più stare con Hwajoon ma con voi.»
«Lo fai sembrare un diavolo in persona. Sembra quasi che stare con lui sia stato infernale» sbuffò Felix.
«Perché lo è e lo è stato» disse Seungmin come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Jeongin sbuffò. «Ma se ho visto come ci ridevi insieme a pranzo.»
Seungmin alzò le sopracciglia. «Oh sei riuscito a guardare nella mia direzione a pranzo?»
Il più piccolo gli rivolse uno sguardo confuso. «Certo, perché non ci sarei dovuto riuscire?»
«Perché stavi fissando Yedam, siceramente credevo ti si fosse bloccato il collo in quella posizione e non fossi in grando di guardare da nessun'altra parte se non Yedam.»
Le orecchie di Jeongin divennero rosso fuoco, mentre Jisung e Felix risero e diedero il cinque a Seungmin. Questo non fece che imbarazzare ulteriormente Jeongin, peggiorando solo la situazione siccome divenne un pomodoro. Jisung e Felix avevano le lacrime agli occhi per quanto stavano ridendo.
«Parlando di Yedam-»
«No! Basta parlare di lui» gemette Jeongin, interrompendo Seungmin.
«-Come sono andate le ripetizioni?»
Jeongin abbassò lo sguardo per nascondere il viso ormai rosso. «Bene» bofonchiò. «Gli ho semplicemente spiegato matematica.»
Gli altri si guardarono tra loro con la stessa espressione in viso. Sapevano che Jeongin stava nascondendo qualcosa. «Perché non ci guardi?»
Jeongin alzò lo sguardo per un secondo ma questo bastò a fare vedere ai suoi amici in che stato fosse il suo viso.
«Oh quindi qualcosa è successo» disse Felix stuzzicandolo.
«Spunta il rospo.»
«Non è successo niente di che, sono solo drammatico. Probabilmente per lui non significa niente, ma mi ha chiesto il numero di telefono in modo da potermi contattare in caso avesse delle domande sui compiti di matematica.» Jeongin alzò le spalle.
Jisung sussultò con fare drammatico. «Hai il numero di Bang Yedam? Oh mio Dio quanto sei fortunato, che onore.»
Il ragazzo più piccolo roteò gli occhi. «Ma stai zitto, fidanzato di Minho.» Jisung ridacchiò. «Oltretutto non mi piace molto questa cosa che vi siete tutti fidanzati nel giro di una settimana e ora sono l'unico rimasto single.»
«Hai cinque anni. Non hai bisogno di un ragazzo» disse Jisung nello stesso momento in cui Seungmin disse: «Anche tu potresti avere un ragazzo se avessi le palle per chiederlo a Yedam.»
Jeongin guardò prima uno e poi l'altro. «Dimenticatevi quello che ho detto.»
«Comunque io non ho un ragazzo, ho solo un appuntamento» lo corresse Seungmin.
Il più piccolo sbuffò. «Sì, non ancora. Lo sappiamo tutti che per la fine di quell'appuntamento sarete fidanzati.»
«Be', entro la fine delle ripetizioni avrai un ragazzo pure tu.» Felix cercò di essere ottimista.

STAI LEGGENDO
His Scars || Minsung
FanfictionLe cicatrici intorno ai polsi di Minho? Sono dovute alle lotte. O almeno questo è quello che tutti pensano. Jisung, d'altro canto, ha il presentimento che ci sia una storia dietro quelle cicatrici rispetto a quello che tutti dicono ed è determinato...