Jisung trascorse i giorni successivi a piangere fino allo sfinimento. Non aveva nemmeno voglia di andare a scuola, tuttavia ci andava lo stesso. Minho non si fece vivo tra le mura scolastiche e Jisung non sapeva se fosse una cosa positiva o meno. Gli mancava immensamente e avrebbe voluto vederlo solo un'altra volta, ma allo stesso tempo, se mai Minho si fosse presentato, sarebbe stato imbarazzante e Jisung non sarebbe riuscito a trattenere le lacrime se l'avesse visto.
Durante l'ora di pranzo Jisung andava sul tetto. Non aveva le forze per affrontare Chan e il resto della gang. Changbin e Hyunjin avevano provato a parlare con Jisung, ma era sempre la stessa storia, «Sto bene» diceva, cercando di finire la conversazione il prima possibile. Sebbene stesse tutt'altro che bene.
Jisung si concentrava al massimo durante le lezioni e cercava di occupare il maggior tempo possibile sui libri. Quando terminava i compiti, ne trovava altri da fare o passava il tempo a leggere. Non smetteva mai di tenersi occupato, perché se l'avesse fatto avrebbe pensato a colui che sedeva alla sua destra tra i banchi di scuola, arrecandosi soltanto altro dolore.
A casa era lo stesso, faceva i compiti e studiava, faceva di tutto pur di distrarsi. Jisung a malapena mangiava, era troppo triste. Non aveva mai appetito, e se mangiava lo faceva perché Jihyo lo costringeva. Andare a dormire era la parte peggiore della giornata, poiché era l'unico momento in cui si riposava e non aveva la mente occupata. Riaffioravano quindi le parole di quella sera, che lo facevano piangere a non finire. Jisung si stupì ci fossero ancora lacrime da far uscire.
Tutti i suoi conoscenti era preoccupati per lui. In particolare i suoi tre migliori amici. Volevano fargli compagnia durante le ore di pranzo, ma Jisung non glielo permetteva.
«Andate a mangiare con gli altri, non voglio rovinarvi l'appetito con il mio malumore. Comunque mi piacerebbe stare un po' da solo quindi state tranquilli» diceva Jisung, incitandoli ad andarsene.
Pranzare con la gang non era tanto meglio. Erano tutti molto preoccupati per Jisung e Minho. Non sapevano cosa fare per aiutarli.
Anche Minho non stava affatto bene. Era rimasto chiuso in camera per giorni. Aveva poi iniziato ad uscire pian piano dalla stanza, ma mai come prima. Non era felice e soprattutto non rideva con i suoi amici. Non usciva di casa a meno che non fosse per questioni di lavoro, ma comunque non dava il massimo neanche lì. Minho non era forte come prima siccome non mangiava e dunque aveva carenza d'energia. Non riusciva a concentrarsi, aveva la testa da un'altra parte.
La gang non aveva mai visto Minho in quello stato. Nemmeno agli inizi era così silenzioso. Era tutto abbastanza preoccupante e gli altri non sapevano cosa fare.
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«Ho un piano» disse Seungmin a Felix e Jeongin.
Entrambi si guardarono, prima di voltarsi verso Seungmin con le sopracciglia alzate. «Un piano per cosa?» chiese Felix.
«Per aiutare Jisung.»
«Se il tuo piano non porterà di nuovo insieme Minho e Jisung, allora non credo funzionerà» disse Jeongin e Felix concordò.
«Prima ascoltatemi, okay?» replicò Seungmin e dapprima i due esitarono, ma poi decisero di ascoltarlo. Avrebbero fatto qualsiasi cosa pur di aiutare Jisung.
«Se andassimo a casa della gang e chiedessimo a Minho di dirci il vero motivo per cui ha lasciato Jisung?» disse Seungmin.
Felix corrugò la fronte. «E in che modo dovrebbe aiutarlo?»
«Perché noi tutti sappiamo che Minho non ha assolutamente smesso di amare Jisung. Ci deve essere una motivazione valida per cui ha fatto quel che ha fatto, e se sapessimo la vera ragione magari potremmo trovare un modo per aiutare Jisung a stare meglio» spiegò il più alto.
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His Scars || Minsung
FanficLe cicatrici intorno ai polsi di Minho? Sono dovute alle lotte. O almeno questo è quello che tutti pensano. Jisung, d'altro canto, ha il presentimento che ci sia una storia dietro quelle cicatrici rispetto a quello che tutti dicono ed è determinato...