t h i r t y n i n e .

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Jisung si svegliò e rimase seduto sul letto a fissare imbambolato il muro. Era passata una settimana da quando Minho l'aveva lasciato, o forse due. Jisung non si ricordava, non teneva il conto, tanto i giorni erano tutti identici. Minho non si era fatto vivo a scuola dal giorno in cui si erano lasciati. Man mano che il tempo passava Jisung stava sempre meglio. Aveva smesso di piangere tutta la notte e non c'era più bisogno di tenere perennemente la mente impegnata, ma ovviamente c'erano giorni più pesanti degli altri. Aveva ripreso a mangiare regolarmente, era quasi tornato come prima, sebbene le circostanze non lo fossero. I suoi amici e i suoi fratelli si erano tranquillizzati, ma lo tenevano comunque d'occhio. Se non fossero stati al suo fianco probabilmente Jisung non ce l'avrebbe fatta a superare quella situazione.

Jisung prese il telefono e corrugò le sopracciglia. Ancora non si era abituato al fatto di non ricevere più il buongiorno dal suo ormai ex ragazzo. Lasciò il cellulare sul letto per poi prendersi la testa tra le mani. Si strofinò gli occhi e sospirò, sarebbe stata una lunga giornata.

Improvvisamente il cellulare vibrò e Jisung si prese un colpo. Aggrappò il cellulare e notò un messaggio di Jeongin sulla chat di gruppo.

Il bambino
Ma quindi usciamo oggi?

Seungmean

Yongyongbokie
Sì, ci vediamo da Seungmin

Jisung
A che ora?

Seungmean
13:30

Jisung controllò l'ora: 12:04. Minchia, ho dormito così tanto? Si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. Fece una doccia veloce e si lavò i denti quando il cellulare vibrò di nuovo. Prese il telefono, aspettandosi di vedere il nome di uno dei suoi amici, invece vide quello di una persona che gli fece venire voglia di lanciare il telefono fuori dalla finestra.

Moonjin
Yo Jisung ti va di fare il compito di scienze oggi?

Jisung aveva dato il suo numero all'altro per potersi confrontare per il progetto di scienze, ma quella era la prima volta che Moonjin gli scriveva. Jisung non sapeva se rispondere o meno al messaggio, alla fine decise di farlo per non risultare maleducato.

Jisung
Sono impegnato.

Moonjin
Dobbiamo consegnare il compito venerdì e non abbiamo ancora fatto un cazzo. Non voglio prendere un brutto voto e sono certo che nemmeno tu lo voglia.

Jisung gemette, buttando la testa indietro. Non voleva ammetterlo ma Moonjin aveva ragione, se non avessero cominciato quel dì, non sarebbero riusciti a finirlo in tempo.

Jisung
Va bene, vediamoci in biblioteca

Moonjin
È sabato, la biblioteca è chiusa. Facciamolo a casa mia, non ho voglia di portare le mie cose in giro

Jisung scrisse subito "no", ma prima di inviarlo ci rifletté un attimo. Minho non vorrebbe che andassi a casa sua, ma era perché pensava che Moonjin ce l'avesse con me per farlo soffrire. Non stiamo più insieme, non c'è motivo per cui Moonjin dovrebbe farmi del male. Il cellulare vibrò di nuovo.

Moonjin
Uh sei morto?

Jisung
Va bene, facciamolo a casa tua
Mandami l'indirizzo vengo subito

Moonjin
[indirizzo]
Oh ci sono anche mio fratello e mio padre a casa, quindi scusa se ci sarà casino

Jisung
Non importa

His Scars || MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora