~|Time Travel|~ (pt1)

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1955

Reginald e il "giovane" Cinque apparvero nel bel mezzo del giardino della Commissione, con l'uomo che teneva la valigetta in mano.

-Perché diavolo siamo qui!?- Ringhiò il ragazzino. -I miei fratelli sono nella tua nuova Accademia insieme a completi sconosciuti! Devo rimanere con loro!-

-Non c'è fretta, numero Cinque. Possiamo tornare dai tuoi fratelli in qualsiasi momento.- Rispose tranquillamente Reggie.

-Come fai tu a conoscere questo posto!?-

-È una lunga storia, e ti prometto che un giorno te la spiegherò. Ora seguimi.- Afferrò il ragazzo per un braccio, e lo trascinò dentro.

-Sai dove ci troviamo?- Chiese a Cinque una volta trovatosi all'interno dell'edificio.

-Commissione Temps. Ho fatto l'enorme sbaglio di lavorarci, una volta. Ma non avevo altra scelta. Ero rimasto bloccato nell'apocalisse, e questa rappresentava la mia unica via di fuga, in quel periodo. Per questo non mi piace essere qui.- Ammise Cinque.

-Coloro che vivono o lavorano qui, sono considerati "fuori dal tempo". Come saprai bene, esistono diverse versioni di noi all'interno linea temporale. Ma ciò non vale per chi si occupa di questi affarai. Non esistono i loro doppioni.-

-Ti riferisci a The Handler?-

-Però, perspicace.-

-Grazie.- Rispose Cinque. -Non è tanto difficile capirlo: chiunque conosca la Commissione, deve per forza conoscere anche lei. Sai che è morta, vero?-

-Lo so, ma non me ne faccio un dramma.-

-L'unico dramma era la sua esistenza.....- Osservò Cinque, una volta che lui e suo padre raggiunsero la cima delle scale.

-Ora ti porterò in un posto. Sai, non puoi fidarti di nessuno, se non di.....-

-Di te stesso e della tua squadra. Ce lo ripetevi in continuazione da bambini.-

-Tralasciando questo, ho avuto la fortuna di incontrare molte persone che darebbero la propria vita per la mia, e alcune di esse porterebbero esserci d'aiuto in questo momento.-

Arrivarono in uno stanzino colorato in blu.
Era praticamente deserta, se non per un tavolo e qualche sedia intorno ad esso.

-Wow, quante persone morirebbero per te! Sei davvero fortunato!- Esclamò sarcasticamente Cinque, immortalando ogni sedia vuota presente in quella stanza.

-Siamo in anticipo.- Reginald si sedette a capo tavola.

Stesso posto in cui si posizionava durante i pasti, pensò Cinque.

Beh, si sapeva, Reginald Hargreeves era un egocentrico patentato. La sua presenza non poteva di certo passare inosservata.

-Precisamente, perché siamo qui?- Cinque si posizionò accanto a lui.

-Tu sai di essere ricercato, vero?-

-Mmm, si, la Commissione mi da la caccia da un po'.-

-Bene, dobbiamo far in modo che tu non lo sia più.-

-E cosa vorresti fare? Trucco e parrucco?-

-Non proprio.- Reginald sospirò. -Cambieremo il tuo aspetto.-

-Mi ridarete di mio corpo da cinquantottenne?- Chiese Cinque speranzoso.

~ApOcAlYpSe~ (TUA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora