~|Time Travel|~ (pt2)

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-Che diavolo significa "dobbiamo cambiare i nostri corpi"?- Diego stava urlando a Cinque, dato che il ragazzo aveva appena riferito ciò su cui Reginald li aveva avvertiti.

-Da quanto ne so, siamo ricercati dall'intera popolazione di nostro padre. Sai com'è, tutti sanno chi siamo, e se non rimediamo subito, potrebbe essere troppo tardi.-

-E credi che cambiare la nostra età servirebbe a qualcosa?-

-Sai, genio, quando ero ricercato dalla Commissione, essere di nuovo nel mio corpo da tredicenne mi ha salvato la vita!- Ringhiò Cinque, sembrando un assassino pronto a fare a pezzi la sua vittima. Klaus e numero cinque trasalirono nel vederlo in quello stato.

-Ragazzi, chi se ne importa della nostra età!- Disse numero sei/Emily, cercando di placare gli animi. -Se non facciamo quello che ha detto Cinque, ci uccideranno tutti!-

-È l'affermazione più sensata che ti abbia mai sentito dire da quando ci siamo conosciuti.- La informò il ragazzo, incrociando le braccia e poggiando la schiena sul muro rovinato.

-Hai ragione. Se dobbiamo salvarci la vita, dobbiamo fare di tutto.- Lo appoggiò numero tre.

-Non posso credere che nostro padre sia un alieno, e noi siamo solo le sue stupide costruzioni.- Esclamò finalmente Luther, che quel giorno non aveva voglia di dire nulla. -Io..... solo non posso crederci.-

-Ma ti sembra il momento di perderti in chiacchiere!?- Diego gli urlò contro. -Lila ancora non si sveglia, papà è uno stupido essere sovrannaturale con un popolo psicopatico, che vuole uccidere noi e vuole la testa di Vanya!-

-Diego, calmati, se è per questo, non è nemmeno il momento per perdere la pazienza.- Lo rimproverò Allison. Sin da piccolo, Diego aveva sempre avuto seri problemi nel gestire la rabbia. Spesso, da bambina Allison riusciva a sentire i pugni che suo fratello tirava alle pareti, o il rumore delle ante dell'armadio che spaccava a causa del suo cattivo umore. Tuttavia, la riccia sapeva che Diego era una brava persona, e non avrebbe mai toccato un'innocente. Non la spaventava affatto, anzi, lei lo trovava solo molto stupido.

-Non ne sono così sorpreso: insomma, quello che papà ci faceva da bambini non era umano. Si spiega tutto.- Osservò Klaus, mentre nella sua mente iniziarono a farsi vividi tutti gli incubi che aveva vissuto a causa del padre.

-Già..... Con voi era così terribile?- Chiese Ben/numero uno.

-Beh, che dire! Da dove cominciamo?- Rifletté il ragazzo della morte ad alta voce, guardando Luther.

-Oh, ecco, ora ricordo! Ha mandato Luther da solo in missione, facendolo quasi uccidere. Dopodiché, gli ha salvato la vita trasformando il suo corpo in quello di uno chimpanzee e lo ha mandato sulla luna per quattro anni, senza motivo.- Spiegò, con una nota divertita nella sua voce.

-Poi, torturava, nel vero e proprio senso della parola, Ben. Mio Dio, la mia povera puttana fantasma odiava i suoi poteri! Ne era terrorizzato! E questo lo ha portato alla distruzione. Ovviamente, papà diede la colpa a noi.- Disse guardando negli occhi numero uno/Ben.

Girò lo sguardo verso Vanya. -E quello che ha fatto a lei...... è assolutamente vergognoso. L'ha chiusa in un bunker insonorizzato per mesi, sai non proprio l'ideale per una bambina di quattro anni, e ha usato Allison per farle credere che non avesse poteri. L'ha drogata, dicendole che era malata, e l'ha isolata da tutti per anni.-

Sospirò. -In quanto a me, si divertiva a chiudermi nei mausolei dei cimiteri, per ore e ore. Diceva che la vita avrebbe preso il sopravvento su di me, e che non sarei mai stato in grado di affrontarla.- Abbassò lo sguardo, e come lui, anche gli altri suoi fratelli assunsero delle espressioni completamente vuote.

~ApOcAlYpSe~ (TUA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora