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Maca fece oscillare lentamente il suo corpo prima a destra e poi a sinistra, era decisamente soddisfatta. Aveva appena finito di sistemare delle lucine decorative fuori dalla loro nuova casa, le piaceva il risultato.

Raccolse le ultime cose che aveva lasciato per terra, rendendosi conto che le sarebbe servita una bella doccia calda per far rilassate tutti i suoi muscoli indolensiti.
Era decisamente stanca visto che Zulema si era rifiutata categoricamente di darle una mano: l'araba temeva che le lucine avessero potuto attirare l'attenzione di qualche curioso, ma dopo le infinite lagne della sua socia, che era stata mezz'ora a blaterare sullo spirito del Natale e su quanto lei ci tenesse, aveva acconsentito.

Maca non vedeva l'ora di farle vedere come aveva sistemato tutto, così, quasi saltellando si avviò alla Roulotte. Quando aprì la porta però si bloccò immediatamente.
Le lucine scomparsero dai suoi pensieri: Zulema era a pochi passi da lei, avvolta in un minuscolo asciugamano che a malapena riusciva a coprirle le forme sinuose.

"Vuoi chiudere questa cazzo di porta sto gelando!" Tuonò lo scorpione facendo schioccare la lingua sul palato.

Maca esitò, il suo sguardo era fisso, era veramente bella si trovò a pensare per poi arrossire a causa dei suoi stessi pensieri, poi con uno sforzo disumano riuscì a spostare lo sguardo e a chiudere la porta.

Zulema che fino ad un istante prima non si era resa conto dell'effetto che avesse avuto sulla bionda ora ebbe tutto più chiaro. E sicuramente non si sarebbe fatta sfuggire l'occasione di provocarla.
"Se ti piace così tanto quello che vedi perché abbassi lo sguardo Rubia?"
Le domandò con tale malizia nel tono della voce che Macarena dovette fare un passo indietro, poggiandosi alla porta chiusa alle sue spalle.

"Guarda mia cara che ti sbagli di grosso, ho visto decisamente di meglio" replicò Maca alludendo alla riccia e decisa a non farsi deridere dall'araba.

Zulema inarcò il sopracciglio compiaciuta, consapevole che la bionda stesse mentendo.
"Mhmhh" disse inumidendosi il labbro inferiore "Le tue reazioni ti contraddicono, impara a controllarle... è un consiglio" precisò, avvicinandosi al letto per prendere le mutande in pizzo che aveva adagiato lì poco prima.

Se le infilò facendole passare da sotto l'asciugamano, proprio davanti alla bionda che la guardava con gli occhi spalancati di chi non riusciva a credere a quello che stesse accadendo.

"Mi puoi passare la maglietta dietro di te?" Le chiese la Zulema con nonchalance.

Maca arrossì ancora, l'araba aveva dannatamente ragione: non riusciva proprio a controllarsi. Le lanciò la maglietta, andando dall'altra parte del letto e dandole le spalle.
Solo allora riuscì a respirare, cosa le era appena successo?

Macarena iniziò a sfilarsi le scarpe sporche di fango, imprecando mentalmente per la capacità di Zulema di filtrare anche con i comodini. Quella donna l'avrebbe fatta uscire di testa continuando di questo passo.
I rumori alle sue spalle le fecero intuire che l'araba avesse fatto scivolare l'asciugamano, che poco prima l' avvolgeva, sul pavimento. Deglutì, decidendo che era l'ora di finirla di fare la bella statuina.

Si trovò inevitabilmente a chiedersi perché avesse avuto quelle reazioni, non era certo la prima volta che la vedeva nuda: in carcere qualche volta era capitato, anche se Zulema era sempre stata abbastanza riservata sotto questo punto di vista. Non le piaceva mostrarsi e i primi tempi era arrivata addirittura a chiedersi se avesse un bagno privato, visto che negli orari d'apertura delle docce non c'era mai.
Poi aveva scoperto che quando poteva pagava una guardia per poter stare da sola almeno lì dentro.

"Forse perché nuda si sentiva indifesa? Più vulnerabile?" Suppose la bionda tra sé e sé.

Zulema Zahir vulnerabile, al solo pensiero gli angoli ai lati della sua bocca si inclinarono verso l'alto, 
"che idiozia" pensò alzandosi e iniziando a sfilarsi i pantaloni di pelle che indossava facendo ondeggiare leggermente i fianchi.

Zulema si era già messa sotto le coperte, l'aveva sentita spostarle poco prima.

"Fai rumore. Vai a cambiarti in bagno" il sibilo irritato dell'araba la fece sussultare per quanto la colse di sorpresa.

"Non credo proprio" Rispose Maca intenzionata a non prendere ordini da lei, quei tempi erano finiti molto prima.
Mentre questa consapevolezza si fece strada dentro di lei decise che questa volta l'avrebbe fatta dannare: roteò la testa verso l'araba e con voce vibrante le chiese "Perché ti dà fastidio?" Si sfilò definitivamente i pantaloni restando in tanga.

Gli occhi di Zulema scivolarono inesorabilmente sul suo fondo schiena. Abbassò il tono di voce, quasi sussurrando "Stai giocando col fuoco"  disse riportando i suoi occhi a contatto con quelli della Rubia. Pensava veramente sarebbe riuscita a vincere a questo gioco contro di lei?

Maca in tutta risposta non aveva la minima intenzione di cedere, non anche questa volta. Si sfilò la maglietta facendola cadere sul pavimento. Gli occhi dell'araba ardevano.

"Spogliati allora" tuonò Zulema, facendo scorrere il suo sguardo sul corpo già in intimo di Macarena. Convinta che quest'ultima si sarebbe tirata indietro e pronta ad andare a dormire vittoriosa. 

La biondà sbiancò, quella risposta l'aveva spiazzata.
"Che fare adesso?" Riflettè, era con le spalle al muro e aveva pochi secondi per prendere una decisione: da un lato non poteva tirarsi indietro, ne andava del suo orgoglio, dall'altro continuando a spogliarsi avrebbe eseguito comunque un suo ordine.

Le sue mani scivolarono dietro la sua schiena, la decisione era presa. Fece una leggera pressione sul gancetto del reggiseno lasciando che anche quest'ultimo indumento finisse ai suoi piedi.

Zulema non se lo aspettava, si morse l'interno della guancia, osservando i suoi seni scoperti per qualche attimo di troppo. Maca lo notò e sorrise compiaciuta; forse non aveva ancora vinto ma sicuramente aveva appena pareggiato.

La bionda salì sul letto, non aveva la minima intenzione di rivestirsi, il lenzuolo gelido a contatto con il suo corpo nudo le fece riempire la pelle di brividi. Il corpo caldo dell'araba era a pochi centimetri da lei.

Zulema non proferiva parola, era stata appena battuta dalla Rubia?
Si voltò dall'altro lato del letto non intenzionata a farglielo capire, chiuse gli occhi, consapevole che prendere sonno quella notte sarebbe stato impossibile.

Spazio autore

Bhe sembra proprio che la nostra cara Zulema abbia perso una battaglia, ma chi la vincerà questa guerra di seduzione?
A presto 🌹

Zulema e Macarena SRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora