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Zulema si aggirava tra gli scaffali del grande magazzino ormai da quasi un ora, non sapendo bene neanche lei cosa stesse cercando.

Era quasi tentata di andarsene e di lasciar perdere quell'assurda idea,  ma sapeva bene che facendolo non sarebbe mai riuscita a sistemare le cose con la bionda.

In realtà con Maca la convivenza procedeva più tosto bene... "Niente di eccezionale ma almeno nessuna ha minacciato di morte l'altra" si disse, quasi per convincersi che le cose stavano andando nella giusta direzione.

Avevano fatto finta di niente, come loro solito.

Preferivano affrontarli da sole i problemi piuttosto che condividerli e superarli insieme, probabilmente per "orgoglio" pensò la mora.

Ma questa volta la situazione la stava logorando più del previsto. Avrebbe voluto solo che tutto tornasse come prima. Maca era più fredda, distante, neanche i battibecchi erano più quelli di una volta, la bionda li troncava sul nascere.

Zulema camminava a passo sostenuto, le mani in tasca, cercando qualcosa tra quei centinaia di prodotti in esposizione che attirasse la sua attenzione. Qualcosa che le permettesse di chiedere scusa senza dover pronunciare quella parola che tanto odiava.

Un regalo di Natale e tutto si sarebbe sistemato, o almeno lo sperava.

"L'effetto sorpresa gioca dalla mia parte" pensò compiacendosi delle sue stesse idee "Sicuramente la Rubia non si aspetta un gesto del genere da parte mia"

Natale era passato da qualche giorno in realtà, ma poco importa, anzi questo avrebbe contribuito maggiormente a creare quel famoso 'effetto sorpresa'.

"Se solo sapessi cosa comprare" pensò innervosita dalla ricerca che si stava dimostrando estenuante.

Non avendo mai festeggiato il Natale, non aveva la minima idea di cosa generalmente si regalasse.

Gli unici regali che aveva ricevuto il 25 dicembre erano quelli che Saray le aveva fatto in carcere; ma anche in quel caso non era mai riuscita a ricambiare, se non con un sorriso sincero.

Alla gitana bastava, sapeva che non era da Zulema passare il tempo a fabbricare regali di Natale. Lo passava più volentieri a progettare piani per evadere, per lei andava bene così, le dimostrava affetto a suo modo.

Ma ora la situazione era completamente diversa, a Maca non sarebbe minimamente bastato un sorriso.

"Signora le serve una mano?" La voce gentile di un ragazzo sui vent'anni interuppe i pensieri dell'araba. 

Zulema lo squadrò qualche secondo, gli occhi stretti in due fessure attenti a scrutare ogni dettaglio di quel volto, sempre pronta ad un eventuale pericolo.

"Hai una fidanzata?" Chiese poi a  bruciapelo. 

"Ehm.. s-si, cosa c'entra?" Balbettò lui,  intimorito dallo sguardo dell'araba.

Zulema non si curò minimamente della domanda che gli era stata rivolta "Cosa hai regalato alla tua ragazza per Natale?" disse ora più rilassata appoggiandosi allo scaffale alla sua sinistra.

Il ragazzo si schiarì la voce facendo mente locale "Le ho fatto stampare un cuscino con una nostra foto" rispose, mentre un sorriso gli illuminava il volto al ricordo.

Zulema non riusciva a chiederci, quel commesso era ancora più imbranato di lei con i regali.

"Chi diavolo spende soldi per un cuscino con le proprie facce stampate?!" pensò prima di voltarsi e lasciare il giovane lì, senza risposta.

Zulema e Macarena SRLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora