11.Jungle

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Era passato un po' di tempo ormai da quando Jackson era scappato via con a seguito Scott e Derek

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Era passato un po' di tempo ormai da quando Jackson era scappato via con a seguito Scott e Derek. Allison aveva riaccompagnato Lydia a casa e l'allegra combriccola di Derek era sparita. Eravamo rimasti solo io e Stiles, solo che quest'ultimo aveva deciso di aspettarmi nella sua Jeep mentre io aspettavo mia madre e cercavo di sistemare la casa.

"Accidenti tesoro sembra che voi abbiate dato un party qui" mi rimproverò mia madre facendomi sobbalzare, ero immersa nei miei pensieri quando lei non tardò ad arrivare "In realtà" sussurrai grattandomi nervosamente la nuca "Non mi dire che avete dato veramente un party" mi interruppe Melissa iniziando a scaldarsi "No mamma come ti viene in mente sai che sono la prima che odia i party. Stavamo studiando fino a quando non è scoppiata una rissa tra Jackson e Stiles" inventai di sana pianta, mamma spalancò gli occhi preoccupata "Accidenti! E adesso come stanno?".

"Sinceramente di Jason poco m'importa, ora sto andando a vedere come sta Stiles che è con Scott" risposi alzando l'abat-jour da terra e riponendola sul comodino "Ma non hai detto Jackson?" chiese confusa "È quello che ho detto no?" risposi ovvia alzando le spalle "No" disse mamma scuotendo la testa divertita "Va bene è solo che odio Jaaden e non ricordo mai il suo nome, vado a vedere come sta Stiles. Ci vediamo dopo" la salutai con un bacio sulla guancia e uscì fuori.

La Jeep azzurra di Stiles l'avrei riconosciuta tra un altro milione di Jeep azzurre.

"Non te ne libererai mai di questo catorcio vero?" domandai retorica dopo aver chiuso lo sportello "No Luna McCall. Mai. Nemmeno se mi dessero miliardi di dollari" rispose prontamente il ragazzo accarezzando il volante, scossi la testa assottigliando gli occhi "Fossi in te ci ripenserei" scherzai, Stiles si voltò verso di me assolutamente contrariato e sorpreso "Sul serio Luna? Sul serio?" mi canzonò.

"Dai lo sai che sto scherzando, nemmeno io lo farei, anch'io sono affezionata a quest'auto, forse anche più di te" ammisi tristemente, conoscevo Stiles da una vita e sua madre, Claudia, è sempre stata come una seconda mamma per me, e dopo la sua morte io e Stiles non riuscivamo più ad andare d'accordo, ma nonostante questo siamo ancora qui, bisticciamo sempre, ma alla fine non ci diamo tanto peso.

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Ci avvicinammo di soppiatto a mio fratello facendolo spaventare "Scusa, dov'è andato?" fece Stiles "L'ho perso" ammise Scott, con rammarico.

"Come? Non hai seguito l'odore?" chiesi "Non credo che ce l'abbia" si giustificò.

"Hai idea di dove sia andato?" domandò Stiles "Ad uccidere qualcuno" rispose prontamente mio fratello.

"Ma dai. Questo spiega gli artigli, le zanne e tutto il resto" esclamai sarcastica, mettendo la testa di lato per poi sbuffare.

Scott mi guardò in un primo momento confuso e capì subito.

"Che? Dai Scott andiamo. Io sono sessantasei chili di pelle chiara ed ossa va bene? Il sarcasmo è la mia unica difesa" urlò Stiles puntando un dito contro Scott, poi mi guardò di sottecchi "E...Tua sorella ha una cotta per me" mi rimbeccò Stiles continuando a punzecchiare la mia spalla con l'indice, scrollai la spalla allontanandolo e poi alzai un po' troppo la voce "Primo, non ho una cotta per te, sono fidanzata ricordi? Secondo semmai tu hai una cotta per me".

I know you love me ; ParalyzedOnde histórias criam vida. Descubra agora