15.Secret Party pt.1

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-La festa segreta-

Per la prima volta Stiles si offrì di darci il passaggio anche a scuola. Durante il tragitto casa-scuola sia lui che mio fratello non fecero altro che parlare della festa segreta, e decisero di ignorarmi.

"Ci sarà un altro modo per avere i biglietti" insistette Scott sistemandosi lo zaino sulla spalla "Per una feste segreta c'è solo un modo ed è segreto" sospirò Stiles chiudendo la portiera della Jeep, sbattei la portiera per catturare la loro attenzione "Potete finirla di parlare di questa festa segreta e includermi nella conversazione? Grazie" cantilenai forzando un sorriso ironico, Stiles mi lanciò un'occhiata truce ed indicò la Jeep "sta bene" sussurrai roteando gli occhi.

"Ehi sapete come mai nessuno è stato sospeso dopo quello che è successo l'altro giorno" ci domandò Matt, dietro di me, facendomi spaventare "Che importa nessuno si è fatto male" mentì Stiles "Io ho sbattuto la testa" replicò Matt "Nessuno si è ferito gravemente" azzardai alzando le spalle.

"Sono stato sei ore all'ospedale".

"Vuoi sapere una cosa Matt? Il tuo bernoccolo in questo momento è a questa altezza nella nostra lista dei problemi" sbottò scocciato Stiles abbassandosi.

"Stai bene ora?" domandai

"Si sto bene ora, l'altra sera non avete più preso i biglietti" esclamò Matt cambiando subito discorso.

"Ancora questa festa segreta" sbraitai.

"Li vendono ancora?" domandò speranzoso Scott "No, ma ne ho trovati due online, dovreste provarci sembra che ci vanno tutti" disse Matt per poi andarsene.

"Ragazzi, io vado ho lezione di musica, cercate di non architettare piani malefici" mi raccomandai, diedi un bacio sulla guancia a mio fratello e me ne andai.

"Ehi" mi salutò dolcemente Thomas, passando un braccio attorno alle mie spalle per poi darmi un bacio sulla tempia "Ehi" ricambiai sorridendoli "Ho saputo quello che è successo ieri. Me l'ha raccontato tuo fratello, mi dispiace. Tu stai bene?" chiese preoccupato.

Annuì e Thomas scoppiò in una fragorosa risata "Non sapevo avessi la fobia del vetro Luna".

"Sembra assurdo vero? Ma voglio evitarti la storia del padre ubriacone che trascurava i figli" tagliai corto, Thomas annuì e fece per dire qualcosa ma Lydia ci interruppe.

"Luna, Thomas" ci richiamò a bassa voce venendo verso di noi con passo furtivo "Cosa c'è Lydia?" domandai.

"Ecco ieri avete dimenticato questo" mi consegnò un quaderno con su scritto 'Aprilo quando sei sola' ma non capì, non feci in tempo ad esprimere i miei dubbi che la ragazza si volatilizzò. Io e Thomas ci guardammo interdetti, poi scrollammo le spalle ed entrammo nell'aula di musica.

-

Poco prima che la ricreazione suonasse entrai nel bagno delle ragazze, e decisi di aprire il quaderno che questa mattina mi aveva dato Lydia e rimasi sorpresa nel notare che si trattasse dei biglietti per questa dannata festa segreta, io non volevo andarci e nemmeno Thomas a quanto pare, dato che non aveva accennato a nulla.

"E questo cos'è?" domandò Stiles riferendosi al quaderno che avevo sbattuto sul tavolo della mensa "Quello che state cercando da stamattina" risposi ovvia.

Ai due per poco non li cadde la mascella "Ma come?" disse incredulo Stiles "La tua amata, se volete sono vostri, io e Thomas non vogliamo venire".

"Ma perché? Ci saranno tutti" intervenne Scott "E rinunciare alla maratona di How I Met Your Mother? Scherzi? Vero Scott?" lui annuì.

"Ma Thomas non ha detto nulla come fai a sapere che..."

"Stiles, abbiamo programmato questa giornata due giorni fa e Thomas non ha detto nulla su questa festa" lo interruppi, usando un tono calmo.

"Ah e comunque avevamo in mente di..." iniziò Stiles, ma lo interruppi subito "Oggi non contate su di me. Mi prendo il giorno libero"

"Cosa? Ma non puoi" esclamarono sbigottiti entrambi "Si che posso, ragazzi, almeno oggi, è da più di una settimana che io e Thomas non stiamo un po' da soli".

Alla fine Stiles e Scott cedettero.

Finalmente avrei passato una serata normale senza sovrannaturale.

Non avevo visto Tom per il resto della giornata e questo non andava affatto bene, avevo come una strana sensazione che venne confermata quando poco prima dell'ultima ora mi era arrivato un messaggio da parte del mio ragazzo in cui chiedeva di incontrarci nell'aula di chimica, unica stanza libera.

Quando entrai mi scontrai con Scott "E tu che ci fai qui?" domandammo insieme indicandoci a vicenda.

"Ero con Allison"

"Aspetto Tom" rispondemmo insieme.

Ci guardammo per un attimo seri e poi scoppiammo a ridere "Okay io devo incontrarmi con Thomas deve parlarmi e sono pronta ad essere scaricata stasera. Tu invece?".

"Ero con Allison ti spiegherò tutto dopo" sussurrò guardandosi intorno preoccupato poi continuò "Comunque Isaac mi ha dato due biglietti nel caso in cui tu vorresti ripensarci sai dove trovarmi, vado da Deaton" spiegò frettolosamente, e il motivo era Thomas, che comparve alle mie spalle spaventandomi.

"Allora che volevi dirmi di così tanto urgente?" domandai spazientita, lasciando la borsa sul banco "Vedi... purtroppo stasera non possiamo più vederci" sentenziò Tom con tono tranquillo.

"Okay. Lo sapevo che mi avresti dato buca, fa nulla ormai sono abituata alle tue misteriose sparizioni".

"Luna vorrei darti una spiegazione ma non riesco a trovarla".

"No va bene tranquillo" lo interruppi con un gesto della mano "Non so cosa ti stia succedendo ma va bene se non vuoi dirmelo aspetterò quando sarai pronto" risposi comprensiva.

"Davvero mi perdoni?" sorrise afferrando le mie mani, sospirai scuotendo la testa "Io...non lo so Tom. Ultimamente sei strano, non mi dici mai nulla e questo mi fa stare male" ammisi.

Lui annuì evitando il mio sguardo "Ti capisco. E ti prometto che appena scopriremo qualcosa te ne parlerò" annuì non del tutto convinta e poi Thomas mi strappò un bacio veloce.

Afferrai la mia borsa e mi allontanai "Ehi ti amo" sussurrò sorridendo, ricambiai mimando un "Anch'io" e poi andai via.

-

Il tragitto scuola-clinica non mi era mai sembrato così lungo, come l'ultima ora, non è vero quella passava sempre lentamente.

Aprì con violenza la porta facendo suonare i campanelli e attirai l'attenzione di tutti su di me.

"Allora dov'è quel biglietto?" domandai sotto lo sguardo interrogativo di Scott e Stiles.

Sorrisi prima di esclamare "Si va ad una festa".

I know you love me ; ParalyzedOnde histórias criam vida. Descubra agora