18. HALLUCINATIONS

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-Allucinazioni-

Non capivo per quale motivo Lydia ci tenesse così tanto a farci bere quel punch, non appena vedeva una sola persona con le mani libere le riempiva con un bicchiere con dentro del liquido rosso.

E tra l'altro aveva anche un sapore strano, pensai dopo essere arrivata al terzo bicchiere.

Improvvisamente tutto alle mie orecchie arrivava ovattato, vidi le persone, che prima erano accerchiate allargarsi, fissandomi mentre io non riuscivo a muovermi, ero come incollata al pavimento e lasciai scivolare il bicchiere che cadde a terra frantumandosi in mille pezzi.

Lui era lì, con una bottiglia di whiskey in mano che in tutta la sua possenza mi indicava accusatoria.

"Eccola lì ragazzi" disse mio padre mentre con la mano libera si sistemava la cravatta "Lei è mia figlia" continuò ridendo, la prima cosa che mi venne in mente fu quella di chiamare Scott, ma la voce non mi usciva.

"Una figlia inetta, ingrata che non apprezza il lavoro del padre. Troppo impegnata a seguire i sogni di una bambina. Una cantante" sbraitò lanciandomi la bottiglia, iniziai a vedere tutto sfocato a causa delle lacrime, lui quelle cose le pensava veramente.

"Davvero pensi di avere del talento!" continuò avvicinandosi "Davvero pensi che qualcuno vorrà investire su di te. Tu non raggiungerai mai il tuo obiettivo Luna, tu sei stato un errore" continuò afferrandomi per i polsi, strinsi forte gli occhi, non volevo guardarlo da vicino "Uno stupidissimo errore" urlò.

Riaprì gli occhi, stavo tremando. Mi guardai intorno spaventata e spaesata, nessuno sembrò aver notato il mio spavento e continuavano a ballare e a bere spensierati.

Mi avvicinai al tavolo del punch e notai qualcosa di viola.

"Il punch" sussurrai riempiendone un bicchiere, probabilmente era il punch il problema ecco perché aveva un sapore così strano, dovevo avvisare mio fratello.

"Scott" urlai raggiungendolo, se ne stava lì impalato a fissare le scale "Scott" lo richiamai nuovamente scuotendolo, ma non reagì così gli mollai uno schiaffo.

Mio fratello strizzò più volte gli occhi prima di sussultare e toccarsi la guancia "Scusa" sussurrai "Ma ho appena avuto un'allucinazione, credo che il problema sia il punch" ipotizzai e lui annuì "Sì, anch'io ne ho appena avuta una".

Seguì qualche secondo di silenzio poi mio fratello spalancò gli occhi e mi guardò "Dobbiamo trovare Lydia prima che combini qualcosa di grave" asserì prima di darmi una pacca sulla spalla e andare alla ricerca di Lydia.

"Hai visto Lydia?" chiesi a due ragazze che si trovavano a chiacchierare proprio accanto alla porta, ma loro negarono, continuai così per un po' fino a quando non mi scontrai con mio fratello.

"Hai visto anche Stiles?" domandai preoccupata "No, eravamo insieme poi ci siamo divisi" spiegò Scott col fiatone, ma io non lo stetti troppo impegnata a vedere Stiles sedersi vicino alla panchina e fissare il vuoto.

"E' lì che fissa il vuoto" lo indicai prendendo mio fratello per il polso e andare verso il suo migliore amico.

-

"Stiles devi bere l'acqua" disse Scott, insistendo e mantenendogli la bottiglietta vicino alla bocca. Stiles era ubriaco fradicio e riusciva a malapena a tenere gli occhi aperti.

"Stiles sta succedendo qualcosa, devi riprenderti" lo incitò ancora mio fratello, ma senza successi.

"Che cosa sta succedendo qui? Se vuoi farlo riprendere non è questo il modo" si intromise una ragazza sedendosi accanto a Stiles e sbraitando contro mio fratello.

"Ne conosci un altro?" chiese mio fratello ingenuamente.

La ragazza afferrò Stiles per il collo e immerse la sua testa nella piscina e lui scattò subito strizzando gli occhi.

"Come ti senti?" domandai divertita "Dovrei rivedere la mia tecnica per rimorchiare" disse sarcastico Stiles.

"È sobrio" constatò la ragazza.

"Decisamente" commentai incrociando le braccia continuando a ridere.

"Dai andiamo a cercare Lydia" esclamai aiutandolo ad alzarsi, lui annuì e ci separammo.

"Ragazzi avete visto Lydia?" chiesi a un gruppo di persone intente a ballare ma loro scossero la testa in segno di negazione, così controllai in ogni angolo della casa, passai tra, non so quanti, ragazzi tutti sudaticci che si strusciavano tra di loro, disgustoso, ma di Lydia nessuno traccia. E ne ebbi conferma dagli altri due, dopo esserci rincontrati.

"Tutte le persone che hanno bevuto quella cosa hanno perso la testa" osservò Stiles "L'ho notato anch'io. Cosa c'era in quel punch?" chiesi dato che aveva fatto effetto anche su Scott.

"Non so nuotare" urlò qualcuno.

"Matt" sussurrò Scott dopo che il ragazzo venne buttato in piscina.

Stava per annegare, nessuno faceva niente, tutti guardavano, fino a quando non arrivò Jackson che gli tese una mano e lo aiutò.

"Che vi guardate" urlò Matt per poi andarsene inseguito dalle risate degli altri, si fermò per un attimo davanti a noi e guardò Scott come se lo stesse sfidando.

Sentimmo delle sirene in lontananza "La polizia" urlò qualcuno e tutti iniziarono a scappare. 

I know you love me ; ParalyzedOnde histórias criam vida. Descubra agora